Traversata Pizzo Baciamorti - Monte Aralalta - Monte Sodadura(Val Taleggio - Prealpi Bergamasche/Lombardia)
|
|
|
|
SCHEDA TECNICA DISLIVELLO: 950 m c.a (tenendo conto dei numerosi saliscendi) DURATA: 6,00h (l'anello completo) DIFFICOLTA': E (EE la traversata del Monte Sodadura) AGGIORNAMENTO RELAZIONE: giugno 2020
|
|
Questa bella escursione ad anello permette di toccare le tre cime più alte della Val Taleggio, nelle Prealpi Bergamasche: il Pizzo Baciamorti (2006 m), il Monte Aralalta (2003 m) e il Monte Sodadura (2010 m). Il percorso, arioso e panoramico, si svolge su sentieri non particolarmente segnalati ma in genere evidenti e facili. Fanno eccezione la traversata del Monte Sodadura, che si svolge lungo creste più ripide e con qualche tratto più impegnativo, e la discesa dal Passo Sodadura alla Casera Aralalta, che si effettua su terreno erboso privo di tracce. Il dislivello complessivo, tenendo conto dei diversi saliscendi, è di circa 950 metri. Difficoltà E (EE la traversata del Monte Sodadura).
ACCESSO STRADALE. Il punto di partenza è il parcheggio a Capo Foppa (1307 m), al termine della stradina a pedaggio (asfaltata) che sale da Pizzino, in Val Taleggio. L’apparecchiatura che eroga il biglietto si trova all’inizio della strada; il pedaggio è di 2,00 € (estate 2020).
Pizzino si può raggiungere in due modi. 1) Dalla bergamasca si risale la Val Brembana fino a San Giovanni Bianco, da cui si imbocca la SP 25 della Val Taleggio. Arrivati a Sottochiesa si sale a destra per Pizzino: la strada per Capo Foppa si prende a destra, prima di entrare in paese. 2) Dalla Brianza si raggiunge la Valsassina e quindi Moggio: da qui si sale al Culmine di San Pietro (1258 m; verificare l’apertura del valico) e si scende in Val Taleggio (all’inizio la strada è stretta e tortuosa). Arrivati a Sottochiesa, si sale a sinistra e si arriva a Pizzino. Navigando in rete sui siti con le indicazioni stradali si potranno trovare ulteriori indicazioni per scegliere l’uno e l’altro percorso.
ITINERARIO. Dal parcheggio di Capo Foppa (1307 m) si prende la stradina col fondo in cemento che sale al Rifugio Gherardi. Dopo un breve tratto si prende a destra il sentiero n. 153 (scritta “Passo Baciamorti” su un masso un po’ più in alto del sentiero) immerso in un bel bosco. Ad un bivio, si lascia a destra il sentiero che scende e si tiene a sinistra (c’è un piccolo cartello con la scritta “Baciamorti”) proseguendo nel bosco (all’inizio su sentiero un po’ stretto) e poi su terreno più aperto fino alla Baita Baciamorti (1453 m). Da qui, proseguendo verso Est-Sud-Est, si raggiunge il Passo Baciamorti (1541 m; ore 1,15 da Capo Foppa).
Dal passo si risale lungo un buon sentierino l’erbosa cresta Sud-Est del Pizzo Baciamorti, che alterna tratti più ripidi a tratti più riposanti. Raggiunta la cima del Pizzo Baciamorti (2006 m; ore 1,15 dal passo; ore 2,30 da Capo Foppa), si traversa in breve, verso Sud-Ovest, raggiungendo in pochi minuti la cima del Monte Aralalta (2003 m). Da qui, lungo la cresta Sud-Ovest della montagna (sentiero), si scende ad una sella erbosa e si risale in breve alla Baita Cabretondo (1870 m). Seguendo il sentiero 101, si prosegue verso Ovest e si arriva alla Bocchetta di Regadur (1853 m; ore 0,40 dal Pizzo Baciamorti), da cui si stacca verso Sud il sentiero che scende al Rifugio Gherardi (in caso di necessità la traversata si può interrompere qui). Dalla Bocchetta di Regadur, tenendosi a Nord della dorsale e proseguendo in salita verso Ovest, si aggira la quota 1927 m e ci si abbassa dolcemente fino al Passo Sodadura (1854 m c.a; ore 0,20 dalla Bocchetta di Regadur). A questo punto, lasciato a destra il sentiero 101 che prosegue verso i Piani di Artavaggio, si sale la ripida cresta Est del Monte Sodadura. Il sentierino è evidente, ma sale su terreno ripido e a tratti un po’ franoso (prestare attenzione); in alto la cresta si fa meno ripida e conduce alla cima del Monte Sodadura (2010 m; ore 0,30 dal Passo Sodadura; ore 1,30 dal Pizzo Baciamorti; ore 4,00 da Capo Foppa). Da qui il panorama (molto vasto sin dal Pizzo Baciamorti) si allarga ulteriormente verso Ovest, arrivando fino alle Alpi Occidentali (il gruppo delle Grigne impedisce però di ammirare il Monte Rosa).
Dalla cima del Monte Sodadura si scende la breve cresta Nord-Ovest, all’inizio abbastanza aerea e caratterizzata da un breve tratto roccioso (I) che richiede la dovuta attenzione. Alla base della cresta si incrocia il sentiero 101: seguendolo verso destra si raggiunge in breve il Passo Sodadura (1854 m c.a; ore 0,30 dal Monte Sodadura; naturalmente è anche possibile ripercorrere a ritroso la cresta Est della montagna, come suggeriscono altre relazioni). Dal passo ci si abbassa lungo i prati sul versante meridionale della cresta. All’inizio ci sono delle tracce che però si perdono quasi subito: bisogna scendere verso Sud-Sud-Est su terreno non ripido, ma coperto dall’erba alta. Si arriva così alla bella costruzione della Casera Aralalta (1730 m). Nel prato sinistra della grande baita si individua il bel sentiero proveniente dai Piani di Artavaggio. Lo si segue verso sinistra (all’inizio in leggera salita) e si raggiunge un bivio: si può proseguire diritti (sentiero più stretto) oppure tenere la destra (questo sentiero ha il fondo in cemento per facilitare il passaggio delle mountain bike e perde una trentina di metri di quota per poi risalire). Si raggiungono così i Piani d’Alben poco a valle dell’ex Rifugio Battisti. Andando verso Sud, e passando a destra di una grande pozza d’acqua per l’abbeverata degli animali, si raggiunge il Rifugio Gherardi (1647 m, ore 0,45 dal Passo Sodadura).
Dal Rifugio Gherardi si può tornare a Capo Foppa seguendo la stradina di accesso, ma è sicuramente più bello (anche se leggermente più lungo) seguire il sentiero n. 120. In questo caso si seguono le tracce che si dirigono verso Sud (all’inizio sono poco evidenti, ma ci sono alcuni ometti e alcuni paletti) e che, divenute un bel sentiero, si abbassano fino presso una baita a 1500 m c.a. Da qui il sentiero traversa un bel prato verso Sud-Est e poi, piegando decisamente a Est, torna a Capo Foppa (1307 m), punto di partenza della gita (ore 0,45 dal Rifugio Gherardi; ore 2,00 dal Monte Sodadura; nel complesso il giro richiede 6 ore di marcia).
NOTA. Alcuni relazioni danno una tempistica un po’ diversa e indicano in 6,30/7,00 ore la durata dell’intero percorso.
|
|
|