Bishorn - Via normale(Val d'Anniviers - Svizzera/Canton Vallese)
|
|
|
|
SCHEDA TECNICA DISLIVELLO: 1590 m da Zinal alla Cabane de Tracuit; 900 m dalla Cabane de Tracuit alla vettaalla DURATA: 4,30/5,00h da Zinal alla Cabane de Trcuit; 3,00h dalla Cabane de Tacuit alla vetta; 3,45/4,15h la discesa DIFFICOLTA': F AGGIORNAMENTO RELAZIONE: luglio 2019 |
|
Tra i quattromila delle Alpi “facili” da salire, il Bishorn (4153 m) non è certo uno dei più singolari; anzi, visto dalla Cabane di Tracuit, base di partenza per la via normale, appare quasi solo come un rilievo della cresta Nord del ben più imponente e celebre Weisshorn (4506 m). In realtà è una bella cima a sé stante, raggiunta da una via normale facile (ma pur sempre su un ghiacciaio), e che offre un bel panorama su tanti altri quattromila delle Alpi Occidentali.
Se le difficoltà tecniche sono contenute (bisogna stare attenti a qualche crepaccio e superare con attenzione la breve ma ripida cresta che porta in cima), la salita richiede comunque un buon allenamento perché il dislivello complessivo da superare è notevole: da Zinal (1674 m), dove si lascia la macchina, alla cima ci sono quasi 2500 metri di dislivello, gran parte dei quali da superare per raggiungere la Cabane de Tracuit (3256 m). Non essendoci impianti di risalita, l’ambiente è incontaminato e si sale accompagnati solo dalla vista delle montagne, alcune delle quali davvero imponenti e molto belle, tra cui spicca lo Zinalrothoern (4221 m).
Difficoltà: F (equipaggiamento normale da ghiacciaio: corda, piccozza, ramponi e materiale per la sicurezza). Punto d’appoggio: Cabane de Tracuit (3256 m; CAS, sezione di Chaussy. Telefono: +41 (0)27 4751500.
ACCESSO STRADALE. Scesi in Svizzera dal Passo del Sempione si raggiunge Briga e si imbocca l’autostrada (necessaria la vignetta) verso Sion e Losanna. L’autostrada termina, per ora, poco dopo Visp, poi si continua sulla strada normale (e un altro breve tratto di autostrada) fino a Sierre. Da qui si seguono le indicazioni per la Val d’Anniviers, che si percorre fino a Zinal (1674 m). Si prosegue oltre il centro paese, per trovare, a destra della strada, i parcheggi gratuiti (estate 2019).
ITINERARIO. In fondo al paese di Zinal (1665 m) si prende a sinistra la breve via che porta all’Hotel Les Boquetins; da qui si gira a destra e si prosegue fino alla fermata dell’Autopostale. Da questo punto (cartelli indicatori) si sale a sinistra e si incontra subito un bivio: si lascia la strada asfaltata che va a destra e si prosegue diritti per una strada per ora sterrata. Dopo alcune decine di metri si prende a sinistra (cartello con la scritta “Tracuit”) un sentiero che sale nel bosco e raggiunge la strada asfaltata presso un tornante destrorso. Si sale lungo la strada fino al successivo tornante sinistrorso dove si trova l’inizio del sentiero (il cartello indicatore è pochi metri più in alto) che porta in pochi minuti su una stretta stradina sterrata (diretta all’alpeggio di Le Chiesso), che si segue verso destra. Poco più avanti si lascia la stradina e si riprende il sentiero che sale a sinistra e incrocia altre volte la stradina (il sentiero è segnato con un rombo giallo incorniciato di nero: segnavia però non sempre presente). Poco dopo una grande croce di legno (scritta “Tracuit 2004”), si lascia per l’ultima volta la stradina sterrata, prendendo un sentiero sulla sinistra che passa accanto alle baite dell’alpe Le Chiesso (2061 m) e, divenuto più ampio e comodo, sale fino a incrociare un bel sentiero che proviene da sinistra (2254 m; cartelli indicatori). Si prende a destra (Sud) e si percorre un lungo traverso in direzione della cascata (visibile da Zinal) formata dal Torrent du Barmé. Alla fine del traverso, il sentiero sale con alcuni tornanti ed entra nell’ampio vallone del Torrent du Barmé, raggiungendo un bivio segnalato (2477 m). Si lascia a destra l’itinerario per il vicino Roc de la Vache e si prosegue a sinistra lungo un buon sentiero segnalato (segnavia bianco-rosso-bianco). Oltrepassato l’alpeggio di Combautanna (2578 m), il sentiero prosegue verso Est sul fianco destro idrografico del vallone fino a raggiungere un dosso detritico che si supera con parecchi tornanti fin sotto le rocce della cresta che unisce il Diablon des Dames (3405 m, a sinistra) alla Tête de Milon (3693 m, a destra) e sulla quale sorge il rifugio (visibile già dal vallone sottostante). Superata la fascia rocciosa lungo un breve canalino attrezzato, si prosegue a destra lungo la cresta raggiungendo in pochi minuti la Cabane de Tracuit (3256 m; ore 4,30/5,00 da Zinal).
Dal rifugio si segue un sentierino (ometti e bolli rossi) sulla destra del vicino dosso detritico con la croce e ci si abbassa leggermente fino a un colletto dove si calzano i ramponi e ci si lega. Si attraversa il Turtmanngletscher verso Est in direzione della larga sella tra la cresta rocciosa dello Stierbärg (3507 m), a sinistra, e il pendio ghiacciato del versante Nord-Ovest del Bishorn, a destra. Il percorso è all’inizio pianeggiante e persino in leggera discesa; la traccia è quasi sempre presente, ma occorre procedere con attenzione per la presenza di eventuali crepacci (che possono anche essere coperti dalla neve). Oltrepassato questo tratto quasi pianeggiante si comincia a salire lasciando a sinistra una zona abbastanza crepacciata e, ben prima di arrivare alla sella, si gira a destra (Sud-Ovest) per risalire il pendio ghiacciato del Bishorn che, all’inizio e verso la fine, presenta due tratti più ripidi (35° circa). Anche in questo tratto occorre prestare attenzione a eventuali crepacci. Si raggiunge così la sella (4110 m circa) tra il Bishorn, a destra, e la sua anticima (Pointe Burnaby, 4133 m), a sinistra. Si sale verso destra la breve cresta sommitale (interamente nevosa in condizioni normali); superato alla fine un tratto piuttosto ripido di pochi metri, si raggiunge la cima del Bishorn (4153 m; ore 3,00 dalla Cabane di Tracuit), da cui si gode una vista spettacolare sulla vicina cresta Nord del Weisshorn.
Discesa. Si svolge lungo l’itinerario della salita (ore 1,15/1,30 dalla cima al rifugio; ore 2,30/2,45 dal rifugio a Zinal).
|
|