Lyskamm orientale - Cresta Sella
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SCHEDA TECNICA
DISLIVELLO: 920 m circa dal Rifugio Gnifetti DURATA: 6 ore dal Rifugio Gnifetti (2/2,30 ore per la discesa) DIFFICOLTA': AD- (II la parte rocciosa) AGGIORNAMENTO RELAZIONE: agosto 2004 (aggiornata nell'estate 2010 per l'avvicinamento ai rifugi)
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La cresta Sud del Lyskamm orientale
(m 4527) è detta anche “cresta Sella”, credo proprio in onore dei
fratelli Alessandro e Corradino Sella che nell’agosto del 1884 ne
fecero il primo percorso completo insieme a Guido Rey con le guide
Daniele e Giuseppe Maquignaz. Si tratta di una bella cresta di roccia
che si stacca dalla cresta Est un centinaio di metri ad oriente della
vetta e scende verso il Naso del Lyskamm da cui la separa il piccolo e
affilato Colle della Fronte. La roccia è a blocchi e offre
un’arrampicata panoramica e divertente in ambiente di grande fascino.
Le difficoltà sono contenute (II), ma bisogna tener conto che il
percorso è lungo e che ci si muove oltre i 4000 metri. Per la sicurezza
sono utili cordini o fettucce lunghi; noi abbiamo usato in diverse
occasioni anche i friend (n. 2 e 4 della Ande) e qualche nut (2-4 cm).
La discesa si svolge lungo la classicissima cresta Est, molto aerea ed
affilata, caratterizzata da grandi cornici che sporgono verso Sud. Offre
un percorso glaciale molto bello (PD+/AD-) che richiede sicurezza di
piede e attenzione (generalmente c’è la traccia).
La base ideale è costituita dal Rifugio Gnifetti (m 3611, tel. 0163/78015), posto sulle rocce dello sperone roccioso che divide il Ghiacciaio di Garstelet da quello del Lys. In alternativa (si tratta di zone frequentatissime) c’è il più basso Rifugio Città di Mantova (m 3470, tel. 0163/78150), costruito alla base del piccolo Ghiacciaio di Garstelet.
AVVICINAMENTO. Il punto di partenza della salita è la stazione di arrivo (3275 m) della nuova funivia che collega il Passo dei Salati (2980 m) al Ghiacciaio d’Indren. Il Passo dei Salati è raggiungibile con gli impianti di risalita sia da Gressoney (Val d’Aosta) che da Alagna Valsesia (Piemonte). Da Gressoney (località Stafal) si prende la cabinovia che porta all’Alpe Gabiet e poi quella che conduce al passo. Da Alagna si prende la cabinovia che porta all’Alpe Pinalunga e poi la funivia che conduce al passo (e che ha sostituito il vecchio impianto per Punta Indren, chiuso al termine della stagione invernale 2006/2007). Per l’apertura degli impianti e gli orari si può consultare il sito “monterosa-ski.com” oppure, cosa più consigliabile, telefonare ai numeri 0163.922922 se si parte da Alagna, o 0125.303111 se si parte da Gressoney.
ITINERARIO. Dalla stazione di arrivo degli impianti si raggiunge in pochi minuti il Ghiacciaio d’Indren e lo si risale verso Nord guadagnando alcune decine di metri di dislivello; quindi si volge a Nord-Ovest e, praticamente in piano, si raggiunge la base della bastionata rocciosa che lo separa dal soprastante Ghiacciaio del Garstelet. Da questo punto, proseguendo verso Ovest, si traversa (tracce evidenti e una corda fissa) verso il termine della barriera rocciosa e poi, volgendo a Nord, si sale al Rifugio Città di Mantova (m 3470; tel. 0163-78150; 40 minuti dalla stazione della funivia). Si raggiunge verso Nord-Est il vicinissimo Ghiacciaio del Garstelet e si procede un po’ sul suo lato meridionale, poi lo si traversa in salita verso sinistra, raggiungendo, con un ultimo breve tratto attrezzato, il Rifugio Gnifetti (m 3611; tel. 0163-78015; ore 1,10 dalla stazione della funivia). Il percorso è facile e un’evidente traccia è praticamente sempre presente sui ghiacciai perché si tratta di un itinerario frequentatissimo. Se si vuole salire direttamente al Rifugio Gnifetti è anche possibile un percorso più diretto, ma più faticoso: dal termine del Ghiacciaio d’Indren, invece di traversare verso Ovest in piano, si sale lungo la soprastante barriera rocciosa seguendo un percorso evidente perché segnalato e attrezzato con numerose corde fisse; nell’ultimo tratto la salita si fa piuttosto ripida, ma è sempre facilitata dalle numerose attrezzature. Giunti sul bordo del Ghiacciaio del Garstelet a circa 3490 m, lo si traversa verso Nord-Ovest fino al Rifugio Gnifetti (in questo modo si risparmiamo 10 minuti rispetto all’itinerario che passa dal Rifugio Mantova).
Dal Rifugio Gnifetti si mette piede sul Ghiacciaio del Lys (in questo tratto quasi pianeggiante ma con diversi crepacci che richiedono la dovuta attenzione); si procede in direzione Nord-Est verso la Piramide Vincent, poi si sale (alcuni crepacci) verso Nord seguendo la pista, di solito presente, che sale alla Punta Gnifetti e alla Capanna Margherita. Giunti sotto le rocce del Balmenhorn, a circa 4050 m, si abbandona la pista per la Punta Gnifetti e si traversa verso sinistra in direzione del ben visibile Lyskamm orientale; con percorso all’inizio pianeggiante poi in leggera discesa si raggiunge la base del largo e ripido pendio di neve che conduce al Passo del Naso. Oltrepassata la crepaccia terminale, si supera il pendio fino dove la pendenza diminuisce; allora si volge a destra (Nord) e si sale per neve e detriti alla sommità del Naso del Lyskamm (m 4272). Continuando in direzione Nord, lungo l’affilata cresta spesso di ghiaccio, si scende (l’ultimo tratto è ripido) al Colle della Fronte (m 4239; ore 3 dal rifugio). Se si parte dal Rifugio Mantova non è necessario passare dal Rifugio Gnifetti: si sale lungo il Ghiacciaio del Garstelet in direzione Nord-Est, passando a destra dell’isolotto roccioso del Rifugio Gnifetti, fino a ricongiungersi (attenzione ai crepacci nel tratto pianeggiante all’altezza del rifugio) con l’itinerario precedente dove esso volge a Nord (in questo caso calcolare 30 minuti in più).
Dal Colle della Fronte non resta che seguire la cresta
rocciosa seguendola fedelmente (II) fino al breve e ripido pendio di
neve o ghiaccio che porta sulla cresta Est del Lyskamm a breve distanza
dalla vetta. Salendo a sinistra, la si raggiunge superando in ultimo un
breve gradino roccioso (ore 3 dal colle). I salti più impegnativi
della cresta Sella possono essere evitati a destra (la guida del CAI
suggerisce di aggirarli a Ovest, cioè a sinistra, ma noi, quando lo
abbiamo fatto, li abbiamo sempre aggirati a destra, cioè ad Est).
Discesa: si segue la cresta Est (AD-) del Lyskamm orientale fino a una sella nevosa (m 4153), nei pressi dello spuntone della Roccia della Scoperta (m 4178). Nel primo tratto della cresta, che è ripido, ci si tiene qualche metro sul versante Nord per evitare le cornici. Poi, sempre badando alle cornici che sporgono verso Sud, si percorre un lungo tratto quasi pianeggiante fino alla quota 4343 m; infine ci si abbassa lungo l’affilatissimo crinale fino alla sella nevosa a 4153 m (ore 1/1,30 dalla vetta). Da qui, con un traverso pianeggiante verso Sud-Est, si raggiunge presso il Balmenhorn la pista che arriva dalla Capanna Margherita. Seguendola, si ritorna al Rifugio Gnifetti (ore 1 dal colle a 4153 m).
NOTA. Qui di seguito descrivo anche l’itinerario che sale ai rifugi partendo dal Passo dei Salati. Il sentiero parte immediatamente a Nord della cabinovia che raggiunge il passo da Gressoney. Se si sale da questo versante, quindi, lo si imbocca direttamente. Se si sale da Alagna, usciti dalla stazione delle funivia, si procede verso Ovest fino all’impianto che giunge da Gressoney; poco prima di arrivarvi si sale su una sorta di terrapieno dal quale, proprio di fianco all’arrivo della cabinovia, parte il sentiero, segnalato con bolli e ometti. Il percorso segue la cresta Sud dello Stolemberg (un tratto esposto è attrezzato con corde fisse) ma, prima di raggiungerne la cima, si sposta sul suo versante occidentale e raggiunge un pulpito a quota 3160 m circa. Da qui si scende (rocce un po’ scivolose all’inizio; corde fisse) fino all’ampia sella del Colle superiore delle Pisse (m 3112) da cui si risale fino alla stazione (ormai in disuso) della funivia di Punta Indren (m 3260; ore 1,10 dal Passo dei Salati). Da qui, procedendo verso Nord-Ovest, si raggiunge il Ghiacciaio d’Indren e lo si attraversa praticamente in piano raggiungendo la base della bastionata rocciosa che lo separa dal soprastante Ghiacciaio del Garstelet. Da questo punto si segue l’itinerario descritto in precedenza, raggiungendo il Rifugio Mantova (1 ora da Punta Indren) e il Rifugio Gnifetti (ore 1,30 da Punta Indren).
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BIBLIOGRAFIA: Gino Buscaini, MONTE ROSA, CAI/TCI (guida dei Monti d'Italia), 1991
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