Monte Garzirola da Colla(Prealpi Ticinesi/Val Colla/Svizzera)
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SCHEDA TECNICA DISLIVELLO: 1000 m (1060 m contando un paio di risalite lungo la discesa) DURATA: 2,40/2,50h la salita; 2,40h la discesa DIFFICOLTA': E AGGIORNAMENTO RELAZIONE: dicembre 2016
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Il Monte Garzirola (2116 m; Gazzirola sulle carte svizzere) è una montagna posta al confine tra Italia (Val Cavargna) e Svizzera (Val Colla, sopra Lugano). Esteticamente poco appariscente, regala però un vastissimo panorama e, lungo le sue facili creste OSO e SSE, la possibilità di effettuare una bella escursione ad anello, abbastanza lunga ma senza particolari problemi (difficoltà E). L’escursione che propongo parte da Colla (nell’omonima valle sopra Lugano), raggiunge la cima del Garzirola lungo la cresta OSO, percorre in discesa la lunga cresta SSE fino al Passo di San Lucio e torna a Colla passando per l’Alpe Cottino e il paese di Cozzo. Al Passo di San Lucio si trovano la bella chiesetta di San Lucio (esistente già nel XIV secolo) e due rifugi: il Rifugio San Lucio (334.3364398), in territorio italiano (sempre aperto), la Capanna San Lucio (0041.79.8867330 oppure 0039.328.3896336), in territorio svizzero (aperta da maggio a ottobre). Tutti gli anni, il 12 luglio e il 16 agosto, al passo di svolge la Sagra di San Lucio, una festa religiosa e campestre che richiama centinaia di valligiani e turisti sia dal versante italiano che da quello svizzero. Anche lungo la cresta SSE del Monte Garzirola, poco sotto la grande croce eretta sulla quota 2075 m, si trova un rifugio. Si tratta del Rifugio Garzirola (1975 m; per informazioni: 334.3364398), aperto da maggio a ottobre (ma il locale invernale è sempre aperto). Questo rifugio, come il Rifugio San Lucio, è stato ricavato da un’ex caserma della Guardia di Finanza. Lungo il confine italo-svizzero ne sorgevano molte e sulla linea di cresta si trovano ancora i resti del filo spinato che un tempo segnava il confine tra i due paesi. Con la fine del fenomeno del contrabbando “a spalla” (tra gli anni Sessanta del Novecento e la prima metà del decennio successivo), queste strutture hanno perso la loro ragion d’essere e alcune caserme sono state riadattate a rifugi. ACCESSO STRADALE. Seguire l’autostrada A9 che collega Milano alla Svizzera; entrati in territorio elvetico percorrere l’autostrada A2 fino all’uscita n. 49 (Lugano nord), quindi seguire le indicazioni per Lugano nord e, alla rotonda, prendere la seconda uscita e immettersi nella galleria Vedeggio-Cassarate. Usciti dalla galleria seguire un tratto a curve in mezzo a diversi capannoni, quindi seguire le indicazioni per Sonvico e proseguire lungo la strada che entra in Val Colla. Dopo circa 17 km dall’uscita della galleria si raggiunge Colla (1111 m). Poco prima delle case c’è un discreto parcheggio (altri se ne trovano vicino alla chiesa e dalla parte opposta dell’abitato). ITINERARIO. Dal parcheggio si prosegue brevemente lungo la strada fino a incontrare sulla destra (cartelli indicatori) una scalinata che raggiunge la chiesa di Scatiàn (1154 m). Da qui, sulla sinistra, parte la stradina (sbarrata) che sale ai Barchi di Colla; conviene però seguire il sentiero che parte sulla destra, proprio dopo la sbarra, e che, dopo aver incrociato tre volte la stradina (asfaltata all’inizio e poi sterrata) raggiunge le numerose baite ristrutturate dei Barchi. Seguendo i segnavia, si passa tra le case e si raggiunge di nuovo la stradina presso un tornante sinistrorso (1265 m c.a) dove si trovano diversi cartelli indicatori. Seguendo le indicazioni, si prosegue lungo la stradina che, dopo essere passata davanti al Rifugio San Nicolao, diviene più stretta e sale tenendosi lungo il fianco occidentale del lungo costone erboso sul quale si trovano le baite dei Barchi. A quota 1550 m c.a si incrocia l’ampio sentiero che collega la Capanna San Lucio e la Capanna Monte Bar: lo si segue a destra e si arriva all’Alpe Pietrarossa (1549 m). Da qui (cartelli indicatori) si prende un sentierino che, verso sinistra, raggiunge il Passo di Pozzaiolo (1630 m c.a; ore 1,30/1,40 da Colla), sulla cresta erbosa che dal Monte Garzirola si abbassa fino al Monte Bar. Seguendo la cresta verso destra (buon sentiero con numerosi segnavia) si arriva alla località Pozzaiolo (1718 m), dove si trova un bivio segnalato. Si lascia a sinistra il sentiero che porta al Pizzo Camoghè e si prosegue lungo l’ampia cresta. Il sentiero è ben segnalato ed evidente e conduce alla tondeggiante cima del Monte Garzirola (2116 m), dove si trovano un ometto, un cartello indicatore e il libro di vetta (ore 1,10 dal Passo di Pozzaiolo; ore 2,40/2,50 da Colla). Si prosegue ora verso Sud-Sud-Est lungo la cresta di confine in direzione della visibile croce eretta sulla quota 2075 m. All’inizio si perdono circa 70 metri di quota, poi si raggiunge la croce con una breve risalita. Si continua a scendere lungo l’ampia cresta passando accanto al Rifugio Garzirola e poi raggiungendo la vasta sella del Passo di San Lucio (1542 m), con la bella chiesetta e i due rifugi (ore 1,10 dal Monte Garzirola). Dalla chiesetta ci si abbassa verso la Svizzera per imboccare, davanti alla Capanna San Lucio, una stradina sterrata. Al terzo tornante la si abbandona verso destra, prendendo un sentiero (cartello indicatore) che in pochi minuti porta alla grande baita dell’Alpe Cottino (1441 m). Passando davanti all’ingresso della baita ci si abbassa lungo il prato sottostante e, tendendo un po’ a destra, si entra nella bella faggeta lungo un bel sentiero con diversi segnavia. A quota 1360 m c.a, dopo aver attraversato due vallette con torrentello, si incontra il bivio per Cozzo (cartello indicatore). Si prende quindi a destra e si percorre il bel sentiero che traversa nel bosco con leggere perdite di quota e tratti pianeggianti. Dopo una decina di minuti il sentiero (cartello con frecce e segnavia) si abbassa più decisamente e raggiunge, sempre verso Ovest-Nord-Ovest, una dorsale erbosa abbastanza ripida. Si passa dietro una baita (1239 m) e, subito dopo, presso un albero, ci si abbassa lungo il filo della dorsale. A 1153 m si incontra un bivio: si può andare a sinistra verso alcune case (da cui poi si gira a destra) oppure continuare (tracce) a scendere lungo la dorsale fino a incrociare (1080 m c.a) il bel sentiero che proviene dalle case di cui sopra. Si segue il sentiero verso destra e in breve si arriva sulla strada asfaltata poco prima di Cozzo. Seguendo la strada verso destra si traversa Cozzo (1023 m) e quindi (dopo circa un chilometro, all’inizio in leggera salita), si arriva a Colla (1111 m; ore 1,30 dal Passo di San Lucio; ore 2,40 dal Monte Garzirola; ore 5,20/5,30 per il giro completo).
VARIANTE. Tra i Barchi e la località Pozzaiolo è possibile tenere un altro percorso, un po’ più diretto (ma forse un po’ meno agevole per via della mancanza di sentiero nell’ultima parte). Dal tornante sopra le case, invece di proseguire lungo la stradina, prendere il sentiero che parte proprio dal cartello indicatore e risale il costone erboso su cui si trovano anche le case dei Barchi. Non ci sono indicazioni, ma si trova qualche vecchio segnavia bianco-rosso-bianco. Comunque il sentiero è abbastanza evidente e si attiene per un buon tratto sul dorso del costone. A 1360 m circa, in una zona pianeggiante, si incontra un abbeveratoio; poco sopra si ignora un’evidente sentiero che traversa a destra e si prosegue ancora sul costone per un breve tratto. A 1410 m c.a il sentiero abbandona il costone e traversa a destra il pendio erboso fino a raggiungere la località Ciapelon (1516 m), dove incrocia l’ampio tracciato che collega la Capanna San Lucio e la Capanna Monte Bar. A questo punto si continua a salire nel prato oltre il sentiero seguendo una traccia verso Nord-Est. Raggiunto un ripianino a 1570 m c.a, si piega decisamente a sinistra e, lungo una traccia più vaga, si arriva a un ampio ripiano (1600 m c.a) sul costone (ormai quasi indistinguibile dal pendio erboso) seguito all’inizio. Salendo verso Nord su terreno erboso e poco inclinato ma privo di tracce si arriva alla località Pozzaiolo, guadagnando circa 20 minuti rispetto al percorso descritto nella relazione.
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