Grigna Meridionale per la Val di Campione(Valsassina - Lombardia)
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SCHEDA TECNICA DISLIVELLO: 1400 m circa DURATA: 3,00h (salita), 3,00h (discesa) DIFFICOLTA': EE AGGIORNAMENTO RELAZIONE: giugno 2016
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Anche le montagne più note e frequentate celano qualche piccolo tesoro, un angolo silenzioso e poco battuto. Anche la Grigna Meridionale (Grignetta, 2177 m) non fa eccezione: la salita per la Val di Campione è lunga e interessante e permette di attraversare alcune zone decisamente poco battute lungo sentieri quasi privi di segnaletica, immersi in un ambiente naturale particolare e di grande suggestione. Questo non vale per tutta la salita: la parte iniziale coincide con il frequentatissimo itinerario che sale al Grignone dalla cappella del Sacro Cuore (raggiungibile in auto dal Colle di Balisio), mentre alla fine ci si immette sul tracciato della Traversata Alta, anch’esso abbastanza frequentato, ma anche bello e discretamente impegnativo. In discesa, giusto per seguire di nuovo un itinerario meno battuto di altri, propongo di percorrere la Cresta Sinigaglia, salita per la prima volta nel febbraio del 1896 da Giorgio Sinigaglia con la guida Angelo Locatelli.
Quella che descrivo è un’escursione circolare con un dislivello complessivo di circa 1400 metri. La salita si svolge quasi tutta su sentieri in gran parte evidenti ma non sempre segnalati. Solo tra l’Alpe Campione e l’innesto sul tracciato della Traversata Alta ci si muove perlopiù su terreno privo di tracce. La parte finale e l’inizio della discesa presentano tratti di arrampicata facilitati dalla presenza di catene (non mancano alcuni passaggi esposti). Nella seconda parte della discesa lungo la Cresta Sinigaglia si segue un sentiero abbastanza evidente ma che attraversa pendii erbosi a volte molto ripidi che richiedono la dovuta attenzione. Si tratta dunque di un’escursione per escursionisti esperti (difficoltà EE).
ACCESSO STRADALE. Il punto di partenza è il parcheggio presso la cappella del Sacro Cuore, all’inizio della Valle dei Grassi Lunghi, in Valsassina. Se si arriva da Lecco, oltrepassato Ballabio si procede verso il Colle di Balisio: prima di arrivarvi, poco dopo un distributore di benzina, si imbocca a sinistra una stradina sterrata (varie indicazioni) che dopo 1,8 km arriva alla cappella. Se si sale in Valsassina da Bellano, 500 metri dopo il Colle di Balisio si prende a destra la sterrata di cui sopra.
ITINERARIO. Dal parcheggio presso la cappella del Sacro Cuore (830 m c.a) si prende la stradina sterrata che, verso Nord-Ovest, percorre la Valle dei Grassi Lunghi (è lo stesso itinerario che porta al Pialeral e alla cima del Grignone; all’inizio della stradina ci sono parecchie indicazioni, tra cui quella per l’Agriturismo Grassi Lunghi, che si incontra poco più avanti). Si segue la stradina ignorando le varie deviazioni laterali fino al bivio segnalato che si incontra a circa 1090 m di quota. Si lascia a destra il sentiero che sale al Pialeral e al Rifugio Brioschi (in cima al Grignone) e si prosegue a sinistra lungo la stradina (ridotta ormai a un largo sentiero) che, dapprima in leggera discesa poi in piano, raggiunge il Torrente Pioverna. Lo si guada (normalmente senza particolari problemi) e si prosegue costeggiando un grande prato parzialmente recintato fino a incrociare il sentiero della Traversata Bassa presso la baita della Cascina Vecchia (1120 m c.a). Si lascia a sinistra il percorso per i Piani Resinelli (da cui si farà ritorno) e si tiene a destra, passando dietro la baita e raggiungendo di nuovo il Torrente Pioverna. Lo si guada facilmente (in condizioni normali), si prosegue in salita verso sinistra lungo il corso d’acqua e si perviene a un altro bivio segnalato. Si lascia a destra l’itinerario che sale al Pialeral per la Traversata Bassa e si prende a sinistra (cartello in legno su un albero per Alpe Campione), andando a guadare per l’ultima volta il Torrente Pioverna. Il sentiero raggiunge quindi un altro grande prato e sale a sinistra verso una delle Baite di Pelada, presso le quali si trova l’edificio in cemento di una presa dell’acqua (Sorgente del Pioverna, 1202 m). Senza raggiungere le due costruzioni (visibili già dal basso appena guadato il torrente), si piega decisamente a destra e si traversa il prato (sentiero ridotto a una traccia; cartello in legno per l’Alpe Campione lungo il traverso) ritornando nel bosco, che ora è una bellissima faggeta. Si segue il sentiero, praticamente privo di segnavia (ci sono solo alcuni sbiaditi bolli gialli e qualche ometto) ma non difficile da individuare, guadagnando quota sul versante destro idrografico della Valle di Campione. Più in alto il bosco si fa più fitto (ai faggi si mescolano altre piante), ma il sentiero diventa più evidente e arriva, uscito dal bosco, alla conca dove si trova la baita dell’Alpe Campione (1683 m; ore 1,50 dalla cappella del Sacro Cuore).
Si riparte a sinistra della baita, salendo per un buona taccia il pendio erboso che si alza dietro la costruzione; si raggiunge un valloncello (1740 m c.a) e lo si segue (traccia di sentiero) verso destra (ometti e qualche bollo giallo) scendendo leggermente in un’altra conca con un piccolo laghetto (zona popolata di marmotte: difficile non avvistarne una… se non sono in letargo). Costeggiato il piccolo specchio d’acqua a sinistra, si prosegue in salita verso Ovest seguendo un evidente sentiero col fondo di fine detrito; si arriva così all’inizio di un’altra conca (il sentiero scompare nell’erba) dove si incrocia una traccia che si ignora (a destra si raggiunge l’itinerario della Traversata Alta poco prima del Buco di Grigna, a sinistra si va verso la Costa Curonecc). Si attraversa la conca verso Sud-Ovest (non c’è sentiero) e si raggiunge un valloncello erboso-detritico (gli unici radi alberi sono ormai solo i mughi) che sale verso Sud: lo si segue agevolmente anche se non ci sono tracce e si arriva all’inizio di un’ampia conca detritica (1920 m), poco prima della quale si incontra l’evidente sentiero della Traversata Alta (in questo tratto, tale sentiero taglia tutto il pendio orientale dello Zucco di Campione, 2039 m, e lo si potrebbe raggiungere direttamente anche dalla conca erbosa che precede il valloncello, ma ritengo che il percorso che ho descritto sia più logico e più comodo). Seguendo questo sentiero verso Sud-Ovest, si supera un ripido pendio in parte erboso e si raggiunge in breve la visibile Bocchetta del Giardino (2004 m; ore 0,40 dall’Alpe Campione), sulla quale spicca un cartello indicatore già visibile dal valloncello erboso-detritico (in caso di scarsa visibilità, il tratto dall’Alpe Campione all’innesto con la Traversata Alta potrebbe presentare qualche problema perché il sentiero spesso non c’è e i segnavia sono presenti solo in un breve tratto prima del laghetto).
Dalla Bocchetta del Giardino si prosegue brevemente verso Sud-Est lungo la cresta di elementari roccette con molti detriti, poi ci si sposta a sinistra del filo per raggiungere l’inizio del Canalino Federazione (2080 m c.a; data l’esposizione a Nord, nel canale potrebbe esserci neve fino all’inizio di giugno). Si percorre il canale seguendo i numerosi segnavia rossi e affrontando alcuni brevi passaggi rocciosi (I/II-II+ un passo verticale di pochi metri) intervallati da tratti detritici (attenzione a non smuovere i sassi). I passaggi rocciosi sono tutti attrezzati con una robusta catena metallica. A metà del canale un tratto stretto e verticale si aggira spostandosi a destra e poi rientrando a sinistra nel canale (molti segnavia). Al termine del canale si raggiunge una selletta (2124 m) sulla Cresta Sinigaglia. Si segue la cresta verso destra affrontando il bellissimo tratto terminale di ottima roccia. Tutti i passaggi sono attrezzati con una robusta catena metallica (senza usare la catena si affrontano difficoltà di II). Prima della vetta si deve scendere a un intaglio cui segue la bella paretina finale che presenta un tratto di 4/5 metri quasi verticale e abbastanza esposto, dopo il quale si raggiunge il caratteristico bivacco nei pressi dalla croce di vetta (2177 m; ore 0,30 dalla Bocchetta del Giardino: ore 3,00 dalla Cappella del Sacro Cuore).
DISCESA. Si ripercorre in discesa la Cresta Sinigaglia fino alla selletta dove arriva il Canalino Federazione. Seguendo una fune metallica ricoperta si aggira una torre rocciosa sulla destra per facili roccette (attenzione al detrito) e poi, dopo un tratto di sentiero ancora a destra del filo, si raggiunge di nuovo la cresta e ci si abbassa all’intaglio della Bocchetta dei Venti (2065 m), che precede la vicina sommità del Torrione Magnaghi Settentrionale (ben visibile la croce della vetta). Ci si abbassa a sinistra in un canale detritico per una quindicina di metri e si arriva al passaggio attrezzato (fune metallica ricoperta e tre staffe metalliche) del Saltino del Gatto, consistente nella traversata orizzontale di una verticale parete di roccia. Al termine del traverso si è di nuovo sul filo della Cresta Sinigaglia; lo si segue per un breve tratto fino a un bivio segnalato da un cartello indicatore (a destra ci si abbassa verso il Canalone Porta, il Raccordo Cermenati e i Piani Resinelli). Continuando lungo la Cresta Sinigaglia, si deve aggirare a destra un altro risalto roccioso abbassandosi con attenzione su facili roccette con molto detrito. Ritrovato il sentiero si torna sulla cresta ora prevalentemente erbosa e la si segue fino a incontrare una ripida costola erbosa (con qualche roccetta) che si abbassa a destra. Il sentiero, che da qui in poi è ben evidente, scende lungo la costola (bella vista sul versante orientale dei Torrioni Magnaghi) fino a un colletto (1880 m c.a) a monte di uno spuntone roccioso. Ora si traversa a sinistra per prati piuttosto ripidi (attenzione) e si raggiunge un altro colletto (1750 m c.a) a monte di un massiccio torrione roccioso. Si aggira a destra il torrione, poi si riprende a traversare a sinistra passando alla testata di un ripido canalone detritico/roccioso che scende nel Canalone Porta. Si percorre con attenzione il traverso sopra il canalone e si raggiunge un’altra costola erbosa lungo la quale ci si abbassa fino a un nuovo traverso a sinistra su prati molto ripidi, raggiungendo il bivio (1555 m c.a) per il Torrione Fiorelli e il Torrione della Grotta. Dal bivio ci si abbassa ancora (il terreno diventa ora meno ripido) e poi si traversa decisamente a destra rientrando nel bosco e arrivando al solco del Canalone Porta (1405 m). Senza oltrepassarlo, si segue verso sinistra un evidente sentierino che scende fino a incrociare (all’altezza di uno slargo) la strada sterrata che proviene dai Piani Resinelli (1330 m c.a; ore 1,20 dalla cima).
Si segue verso sinistra (Nord-Est) questa strada che, tra ampi pascoli e macchie di bosco, sale fino a circa 1370 m per poi abbassarsi in breve al laghetto in località Mus’cera; poco più avanti, sulla sinistra della strada, si stacca il bel sentiero della Traversata Bassa (cartello indicatore). Si prende questo sentiero e lo si segue traversando tutto l’ampio versante orientale della Grigna meridionale. Il percorso alterna tratti in discesa a tratti pianeggianti (con qualche breve risalita). Dopo aver traversato il detritico solco del Gerone, si raggiunge la sorgente del Sasso dell’Acqua (1202 m) da cui, in una decina di minuti, si arriva al bivio presso la Cascina Vecchia (1120 m c.a; ore 1,10 dall’inizio del percorso sulla strada sterrata). Da qui si torna al punto di partenza seguendo il percorso dell’andata (ore 0,30 dalla Cascina Vecchia; ore 3,00 dalla cima). |
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