La Cima - salita invernale (Val Vigezzo - Ossola/Piemonte)
|
|
SCHEDA TECNICA DISLIVELLO: 1050 m DURATA: 2,45 ore (salita); 1,45/2,00 ore (discesa) DIFFICOLTA': E AGGIORNAMENTO RELAZIONE: gennaio 2009
|
|
L’inverno 2008/2009 è iniziato senz’altro sotto i migliori auspici per gli amanti della montagna invernale: una grossa nevicata prima di Natale (non se ne ricordava una simile dal gennaio 1985) ha coperto le montagne, a partire dalle quote più basse, di un abbondante manto di neve. Passato il primo periodo, pericoloso per le valanghe, la voglia di calzare le ciaspole si è fatta sentire con forza e così mi sono messo in cerca di qualche bell’itinerario da proporre sul sito: La Cima (un nome ben poco fantasioso per una cima!) è uno di questi (si tratta del primo rilievo sulla dorsale che separa la Val Loana e la Valle di Finero, due laterali della Val Vigezzo).
Non è una gran montagna, ma presenta un itinerario (quello che qui viene descritto) nel complesso sicuro e offre un bel panorama sia sulle vicine montagne della Valgrande (dal Torrione alla Laurasca al Pizzo Ragno), sia su quelle più lontane, dal Monte Rosa al Monte Leone, passando per il trittico del Sempione, dai monti della Val Vigezzo al vicino Limidario (o Gridone), fino alle mie amatissime Grigne (inconfondibili per il loro caratteristico profilo che si disegna contro il cielo verso Est).
La salita si svolge in gran parte nel bosco, prima tra le conifere lungo la strada che da Malesco sale in Val Loana, poi attraverso una bella faggeta fino all’Alpe Cortino e nella prima parte della cresta finale (che solo presso la vetta, è priva di vegetazione). Si parte da Malesco, ad una quota piuttosto bassa (760 m), per cui è richiesto un buon innevamento, almeno per poter calzare le ciaspole sin dall’inizio senza doverle portare troppo a lungo sullo zaino.
ACCESSO STRADALE. Ci si porta in Val d’Ossola seguendo l’autostrada A26 e si prosegue lungo la superstrada per il Sempione (SS33) fino all’uscita di Masera-Val Vigezzo. Seguendo la strada della Val Vigezzo (SS337), si supera Santa Maria Maggiore e si raggiunge Malesco. Lasciata la strada principale, che gira a sinistra per Re e per la Svizzera, si entra in Malesco, seguendo le indicazioni per Finero e la Val Cannobina; dietro la chiesa si abbandona la via principale (via Attilio Moneta) e si prende a destra via Laurasca andando a parcheggiare presso il cimitero (è l’area da cui in estate parte la navetta per la Val Loana).
ITINERARIO. Usciti dal parcheggio (m 764) si gira a destra (Sud) in via Laurasca e la si segue in direzione della Val Loana (con abbondanti nevicate la strada è pulita solo fino alle ultime case del paese, dopo le quali si possono già calzare le ciaspole). Al primo tornante, presso una piccola costruzione, si abbandona la strada e si prende, sulla destra, il sentiero che permette di guadagnare terreno e quota più agevolmente. Tornati sulla strada, la si segue fino ad incontrare di nuovo (questa volta sulla sinistra) il sentiero (cartello indicatore), lungo il quale si prosegue fino a raggiungere per l’ultima volta la strada ad un tornante poche centinaia di metri prima della Cappella del Sasso del Broglio (m 1100 circa – ore 1 da Malesco). Dopo circa 200 m si incontra sulla sinistra la stradina che sale all’Alpe Cortino: la si può seguire, ma a mio parere è meglio proseguire ancora un tratto (altri 400 m circa) lungo la strada fino ad incontrare il piccolo parcheggio da cui partono (verso destra e in discesa) gli itinerari (diversi cartelli) per la Valle del Basso. Subito dopo, sulla sinistra, parte il sentiero per l’Alpe Cortino. Non ci sono cartelli indicatori, ma lungo il percorso si incontrano parecchi segnavia bianco-rossi dipinti sugli alberi (rispetto alla strada il sentiero è più ripido, ma il percorso è più bello e meno monotono). Si sale nella bella faggeta con diverso tornanti, si passa accanto a una baita e, più in alto (m 1350 circa), si incrocia la stradina; la si attraversa e si prosegue fino ad uscire sulla bella radura dell’Alpe Cortino (m 1477). Volgendo a destra si sale alle case; da esse, un po’ verso destra (oppure direttamente, ma è più ripido), si va a raggiungere l’ampia e boscosa cresta Nord-Ovest della nostra montagna. Seguendo la dorsale, che in ultimo è priva di vegetazione, si raggiunge la croce della vetta (m 1810 – ore 1,45 dalla Cappella del Sasso del Broglio; ore 2,45 da Malesco).
La discesa si svolge lungo il medesimo percorso (ore 1,45/2,00). Sotto l’Alpe Cortino, una volta raggiunta la stradina a quota 1350 m circa, è forse preferibile seguirla (in discesa la pendenza più dolce è favorevole all’uso delle ciaspole). Arrivati quindi presso la Cappella del Sasso del Broglio si torna a Malesco seguendo le tracce della salita.
|
|
BIBLIOGRAFIA: Cartina 1:50.000 foglio 285 DOMODOSSOLA, Carta nazionale della Svizzera Cartina 1:30.000 foglio 54 PARCO NAZIONALE VAL GRANDE, Cartine Zanetti
|
|