Lagginhorn, cresta Ovest (via normale)(Vallese/Svizzera)
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SCHEDA TECNICA DISLIVELLO: 330 m fino al rifugio + 1284 dal rifugio alla vetta DURATA: 50 minuti la salita al rifugio; 4,30 ore la salita; 3,00 ore la discesa fino al rifugio DIFFICOLTA': PD (max II su roccia) AGGIORNAMENTO RELAZIONE: dati tecnici: luglio 2016; dati logistici aggiornati a luglio 2018
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Insieme alla Weissmies (4023 m) e al Fletschhorn (3993 m), il Lagginhorn (4010 m) costituisce la maestosa catena del celebre Trittico del Sempione. Pur essendo esteticamente meno bello delle altre due cime, è comunque molto frequentato specialmente per la via normale che percorre la rocciosa cresta Ovest: un quattromila ha sempre un suo fascino particolare. Dalla sua cima si gode un magnifico panorama, specialmente sulla spettacolare sfilata di grandi montagne che dal Monte Rosa arriva fino all’Oberland passando per i vicinissimi quattromila del Vallese.
La via normale (abbastanza facile ma tutt’altro che banale) si svolge su terreno prevalentemente roccioso, ma implica anche l’attraversamento del piccolo Lagginhorngletscher e, lungo la cresta, il superamento di alcuni tratti nevosi o ghiacciati più o meno ampi a seconda del momento in cui si affronta la salita (a fine di luglio 2016 abbiamo trovato ancora una discreta quantità di neve e anche del ghiaccio a partire da 3800 metri): piccozza e ramponi sono quindi necessari. Secondo la guida del CAI/TCI e diverse relazioni lette in Internet, il Lagginhorngletscher potrebbe presentare “qualche possibile crepaccio”: noi non ne abbiamo visti, ma l'attenzione è d’obbligo. La salita della cresta presenta una facile arrampicata su solidi blocchi nella prima parte (fino alla placca di II); poi si prosegue su terreno prevalentemente detritico e poco inclinato; infine si affronta l’ultimo tratto, decisamente più ripido e dove la roccia è spesso mista al detrito, per cui occorre prestare attenzione a non far cadere sassi. In generale la via non è esposta, ma non mancano passaggi che richiedono attenzione (specie quando il terreno è innevato o ghiacciato). Il dislivello è di 1284 m partendo dalla Weissmieshütte. Difficoltà: la guida del CAI/TCI classifica la salita F+, ma io preferisco definirla PD (come tutte le relazioni trovate su Internet), in particolare per le caratteristiche della parte finale. Tutti gli alpinisti salgono slegati o di conserva: in ogni caso, a mio parere, la corda è da portare (una corta è sufficiente). Lo stesso dicasi per il casco. Per assicurarsi bastano cordini o fettucce.
PUNTO D’APPOGGIO. Weissmieshütte (2726 m): si trova in splendida posizione panoramica su uno spiazzo erboso ai piedi delle morene dell’Hohlaubgletscher. Il rifugio appartiene al Club Alpino Svizzero (CAS), sezione di Olten. Tel. 0041.27.9572554. Per il pernottamento i soci del CAI godono dello stesso trattamento di quelli del CAS (cena e colazione hanno lo stesso prezzo per tutti). E' possibile pagare in euro.
ACCESSO STRADALE. Scesi dal Sempione si raggiunge Briga e si imbocca l’autostrada (per ora non a pagamento), uscendo all’altezza di Visp (indicazioni per Zermatt e Saas Fee). Si sale lungo la Vispertal e, giunti a Stalden, si prosegue lungo la Saastal (a destra si sale a Zermatt, nella Mattertal) fino a Saas Grund (1559 m) da dove parte la cabinovia per Kreuzboden. Il parcheggio è a pagamento (cassa automatica; solo Franchi svizzeri; non sono accettate le carte di credito, che però si possono usare per pagare il parcheggio alla cassa della cabinovia). Il biglietto della cabinovia è pagabile in euro.
ITINERARIO. Dalla stazione di arrivo della cabinovia a Kreuzboden (2397 m) un comodo sentiero segnalato sale verso Nord-Est e raggiunge la Weissmieshütte (2726 m; 50 minuti), dove è comodo pernottare. Naturalmente si può partire a piedi da Sass Grund, raggiungendo in 2 ore Kreuzboden (mulattiera e sentiero segnalati).
Dalla Weissmieshütte si prende il sentiero che sale verso Nord-Est e incrocia due volte la stradina sterrata che sale a Hohsaas (stazione di arrivo del secondo tronco della cabinovia); alla seconda volta si segue questa stradina verso sinistra e, poco prima che attraversi il torrente che scende dall’Hohlaubgletscher, si prende a destra il bel sentiero per Hohsaas. Si lascia quasi subito questo sentiero per seguire una traccia a sinistra che, pressoché in piano, costeggia il torrente sulla sua sinistra idrografica. A quota 2820 m circa si guada il corso d’acqua (due o tre ometti indicano il punto esatto) e si prosegue verso Est risalendo una morena dapprima poco inclinata poi più ripida (il bel sentierino sale con una fitta serie di piccoli tornanti). Si raggiunge così, a 3030 m circa, il piede del crestone che separa il Lagginhorngletscher dall’Hohlaubgletscher. Tenendosi a sinistra si sale per tracce e sfasciumi raggiungendo il Lagginhorngletscher: lo si rimonta prima verso Nord-Est, poi verso Nord guadagnando la conca glaciale che si insinua contro la cresta Ovest del Lagginhorn. Si piega quindi a sinistra (Ovest) e si raggiunge un’ampia terrazza detritica (ometto visibile dal basso); da qui, volgendo a destra (Nord) e seguendo ometti, segni dei ramponi sulle rocce e radi segni rossi, si raggiunge facilmente la cresta Ovest del Lagginhorn a circa 3420/3440 m (ore 2,00 dalla Weissmieshütte).
Stando un po’ a destra del filo, si prosegue lungo la cresta superando facili passi di arrampicata (I) su massi di solida roccia (anche qui si trovano ometti, segni dei ramponi e qualche sbiadito segno rosso). Si arriva quindi a una placca adagiata di ottima roccia, sul filo della cresta. La si supera con facile arrampicata (II), poi si prosegue sul filo che diviene più ampio e detritico e presenta evidenti tracce di passaggio. Più in alto la cresta si raddrizza: tratti di roccia buona si alternano a sfasciumi e a macchie di neve (più o meno ampie a seconda del momento in si affronta la salita). E’ possibile trovare anche ghiaccio e occorre quindi prestare attenzione (anche per non provocare cadute di sassi). Superato un ultimo nevaio si raggiunge la nevosa cresta Nord a breve distanza dalla vetta. Le ultime facili rocce si superano appena a destra del filo giungendo sulla vetta, dove si trova una semplice croce di ferro (ore 2,30 dall’inizio della cresta; ore 4,30 dalla Weissmieshütte).
DISCESA. Si effettua seguendo il percorso della salita (ore 3,00 dalla vetta alla Weissmieshütte).
VARIANTE. Il Lagginhorngletscher è raggiungibile anche partendo da Hohsaas (3098 m), però con un percorso più impegnativo rispetto a quello descritto nella relazione. A Hohsaas, stazione di arrivo del secondo tronco della cabinovia, si trova un rifugio privato (Bergrestaurant Hohsaas; tel. 0041.27.9571713). Per questa variante si rinvia al sito “vienormali.it” o al sito del “Green Rock Alpine Club”.
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