Monte Brusada - Cresta Sud-Ovest(Bassa Valtellina - Lombardia)
|
|
|
|
|
|
SCHEDA TECNICA DISLIVELLO: 1200 m DURATA: 3,20h (salita), 2,15h (discesa) DIFFICOLTA': EE AGGIORNAMENTO RELAZIONE: ottobre 2019
|
|
 |
Il Monte Brusada (2143 m) è la prima elevazione significativa della lunga Costiera dei Cech, il tratto del versante valtellinese delle Alpi Retiche che, da Ovest a Est, parte dall’imbocco della Valchiavenna e arriva fino all’inizio della Val Masino, separando il solco della Valtellina dalla Val dei Ratti e dalla Valle di Spluga (una laterale della Val Masino). Il termine Cech ha origini un po’ misteriose, ma è probabilmente legato a episodi storici che hanno caratterizzato il territorio. Cech potrebbe infatti derivare da Franchi, una popolazione di stirpe germanica che, calando dal Passo dello Spluga nell’Alto Medioevo, colonizzò questo territorio favorevolmente esposto a Sud; oppure potrebbe derivare da Ciechi, che alluderebbe al fatto che gli abitanti del luogo rimasero a lungo legati ai culti pagani, risultando “ciechi” davanti alla luce del Cristianesimo (notizie recuperate in rete).
Il Monte Brusada è un bellissimo punto panoramico, innanzitutto sulla Val dei Ratti e in particolare sul magnifico Sasso Manduino (2888 m), poi sulle vicine Orobie, sui monti del Lario e della Valchiavenna. In lontananza, verso Ovest, la vista arriva al Monte Rosa e ai Quattromila del Vallese; in basso si ammirano il corso dell’Adda, il Lago di Como e quello di Novate Mezzola. Insomma: la salita ha tanti motivi di interesse, compreso quello escursionistico perché la cresta finale, non difficile, è comunque per escursionisti esperti (difficoltà EE).
ACCESSO STRADALE. Il punto di partenza proposto per l’escursione è l’Alpe La Piazza (990 m), un vasto alpeggio posto in posizione molto panoramica sopra Dubino. Per raggiungerla bisogna seguire una strada consortile per la quale occorre procurarsi il permesso di transito, che si può acquistare presso i seguenti esercizi pubblici: BAR GATTO NERO a Dubino, via Maggiore 27 (apre alle 7,00); BAR SILVIO a Mantello, via Valeriana 26 (apre alle 6,00 dal lunedì al sabato, alle 7,00 di domenica); TRATTORIA DEL PELLEGRINO a Cino, via Roma 2 (apre alle 8,30).
Raggiunta la Valtellina si arriva fino a Delebio se si proviene da Ovest, fino a Rogolo se si proviene da Est. Seguendo le indicazioni per Dubino (a Delebio) o per Mantello (a Rogolo) si passa sotto la superstrada, si oltrepassa il fiume Adda e si raggiunge Mantello da cui si sale a Cino. Al primo tornante sotto le case, si imbocca a sinistra via Aldo Moro e la si segue fino in fondo al paese dove, da un tornante destrorso, si imbocca la stradina col fondo in cemento, un po’ stretta ma agevole, che dopo 5/6 km arriva all’Alpe Piazza. Si parcheggia ai lati della strada prima di un cartello con divieto di transito (940 m circa).
ITINERARIO. Dal parcheggio (940 m c.a) si continua lungo la strada che termina quasi subito davanti a una sbarra. Si prosegue verso Est lungo una traccia tra i prati e le case dell’Alpe La Piazza, raggiungendo prima una baita con un segnavia rosso-bianco-rosso sull’angolo e, subito dopo, una chiesetta. Oltre la chiesetta si arriva a un piccolo edificio quadrato (990 m; fontana) presso cui si trovano dei cartelli indicatori e una bacheca che presenta il Sentiero Bonatti. Seguendo le indicazioni per il Sentiero Bonatti e il Monte Basetta, si gira a sinistra, si passa tra altre case e in leggera salita ci si dirige a Ovest passando davanti alle case più alte dell’alpeggio (qui si può arrivare più direttamente girando a sinistra e salendo diritti attraverso i prati subito dopo la sbarra al termine della strada).
Oltrepassate le case il sentiero si inoltra nel bosco alle pendici del Monte Foffricio. Si incontra subito un bivio: tenere la destra e continuare in leggera salita ancora per un tratto; poi il sentiero inizia a salire più ripidamente e, con alcuni tornanti, raggiunge una sella coperta di felci a Nord-Est della vicinissima cima del Monte Foffricio (1258 m). Ora si volge a sinistra e si prosegue, sempre nel bosco, lungo la cresta Sud-Ovest del Monte Bassetta con percorso a tratti abbastanza ripido. Infine, lungo l’ultima parte della cresta, erbosa, larga e panoramica, si raggiunge la panoramica cima del Monte Bassetta (1746 m; ore 2, dal parcheggio dell’Alpe La Piazza), sotto la quale si trova una grande baita ancora caricata (capre e cavalli).
Dal Monte Bassetta si scende leggermente lungo la cresta Est perdendo circa 25 metri, quindi si prosegue sul dorso della cresta tra conifere e radure seguendo la traccia e i segnavia bianco-rossi del Sentiero Bonatti. Si arriva così al cosiddetto Passo Culmine (il cartello in loco e tutte le carte consultate indicano una quota di 1818 m, che però è palesemente sbagliata: siamo a 1770 m c.a). Lasciato a destra il sentiero che scende ai Prati Brusada, si prosegue lungo la cresta; poco più avanti si abbandonano i segnavia del Sentiero Bonatti (che lascia la cresta verso sinistra) e si prosegue lungo la dorsale seguendo le tracce di un sentierino fino all’inizio della vera e propria cresta Sud-Ovest del Monte Brusada, che all’inizio si presenta ripida.
Si segue la traccia che sta a destra del filo e sale verso un albero secco lungo un ripido pendio erboso. All’altezza dell’albero la traccia si sposta a destra e doppia uno spigolino roccioso, poi prosegue in piano inoltrandosi lungo il fianco meridionale della cresta, erboso e ripido. Non bisogna seguirla: ci si riporta subito in cresta e si segue la traccia tra erba e roccette, lungo il filo o appena a destra. Il percorso non presenta particolari difficoltà e non è esposto, ma i pendii ai lati della cresta sono ripidi e richiedono sempre la dovuta attenzione. Nell’ultima parte la cresta si fa più larga e conduce senza problemi sulla vetta, dove si trova un grosso ometto di pietre (2143; ore 1,20 dal Monte Bassetta; ore 3,20 dalla partenza).
DISCESA. Lungo lo stesso itinerario della salita, con un po’ di attenzione nei tratti più ripidi della cresta Sud-Ovest (ore 2,15)
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|
 |
|