Monte Pilastro da Somana di Mandello - Varianti
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VARIANTE 1. PER LA VIA FERRATA DELLO ZUCCO DI SILEGGIO (aggiornamento della relazione: maggio 2018) Alla Bocchetta di Verdascia si può arrivare anche scavalcando la panoramica cima dello Zucco di Sileggio (1365 m sulla cartina della Comunità Montana; 1373 m per la guida del CAI/TCI). Qui descrivo la salita lungo la cresta Sud-Sud-Est, percorsa da una via ferrata senza particolari difficoltà tecniche, ma che presenta, sulla parete rocciosa sotto la cima, due scale ripidissime ed esposte (difficoltà EEA). Naturalmente la si deve percorrere adeguatamente attrezzati (casco e kit da ferrata). Seguendo questa variante, l’escursione diviene più impegnativa e ovviamente più lunga: il dislivello aumenta di circa 100 metri e la durata di 30 minuti. ITINERARIO. Poco oltre il piccolo santuario di Santa Maria si prende a sinistra (cartello indicatore dell’itinerario 17B) un sentierino che porta alla piazzola di una teleferica, poco prima della quale si sale a destra e si guadagna quota nel bosco fino alle prime catene (840 m circa) che superano facili roccette assai poco esposte. Più in alto (960 m circa) un traverso a sinistra (catene) porta a un tratto più esposto che si sale facilmente fino a una prima elevazione (Zucco di Tura, 1045 m). Dopo una brevissima discesa si sale a una successiva quota (Zucco di Morterolo, 1153 m) che si raggiunge per sentiero. Si scende a una selletta erbosa a cui arriva anche un sentiero dalla Valle di Era (cartello indicatore). Poco sopra, sempre sulla cresta, si supera un breve passaggio verticale (catena) e poi si raggiungono le due scale che superano la verticale parete che caratterizza la parte bassa del testone sommitale dello Zucco di Sileggio. La prima scala è davvero ripidissima (ma non “perfettamente verticale” o addirittura “leggermente strapiombante” come si legge su qualche sito), la seconda è meno ripida (circa 40 metri in tutto). Si superano ancora alcune roccette attrezzate e poi, per sentiero, si raggiunge la grande croce, poco a Nord della quale si raggiunge la cima dello Zucco di Sileggio (ore 1,50 dal santuario di Santa Maria). La discesa alla Bocchetta di Verdascia si compie lungo la cresta Nord seguendo il sentiero che si abbassa su terreno ripido e boscoso (10 minuti dalla cima; ore 2,00 dal santuario di Santa Maria).
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VARIANTE 2. PER L'ITINERARIO "NORMALE" DELLO ZUCCO DI SILEGGIO (aggiornamento della relazione: ottobre 2018) La panoramica cima dello Zucco di Sileggio si può raggiungere in diversi modi, non solo attraverso la ferrata descritta nella Variante 1. L’itinerario “normale” da Somana segue il sentiero 17A, piuttosto ripido e quasi tutto immerso nel bosco, ma con alcuni interessanti scorci panoramici verso i quadranti meridionali. Il sentiero è in generale evidente; inoltre ci sono alcuni cartelli indicatori e vecchi segnavia gialli. Difficoltà: E con qualche brevissimo tratto un po’ più impegnativo sotto la cima. Seguendo questa variante, l’escursione diventa ovviamente più lunga: il dislivello aumenta di circa 110 metri e la durata di 15 minuti. ITINERARIO. Da Somana si sale a Sonvico e si prosegue lungo la mulattiera che porta al Santuario di Santa Maria come descritto nella relazione. Usciti dal paesino, si incontra quasi subito un bivio segnalato: si lascia a destra la mulattiera e si prende a sinistra (cartello indicatore per lo Zucco di Sileggio, itinerario 17B) un sentiero che sale ripido, passa accanto a un baitello e raggiunge una stradina sterrata. Si piega a sinistra e dopo pochi metri si incontra un sentiero che sale a destra (cartelli indicatori per lo Zucco di Sileggio, itinerari 17A e 17B), passando accanto a una casa. Seguendo il ripido sentiero nel bosco si raggiunge un nuovo bivio segnalato: si lascia a destra il sentiero 17B (che sale allo Zucco di Tura e poi allo Zucco di Sileggio) e si segue a sinistra l’itinerario 17A (che sale più direttamente allo Zucco di Sileggio). Più avanti si incrocia un sentiero che proviene da sinistra: lo si segue verso destra e, con percorso meno ripido, si raggiunge un baitello (720 m circa) e, più in alto, un dosso panoramico con pochi alberi. Si prosegue lungo il dosso in direzione della cima (si vede bene la croce metallica), incontrando dopo pochi minuti un nuovo bivio: si ignora il sentiero che va a sinistra e si prosegue diritti (destra). Il sentiero riprende quasi subito a salire ripidamente fino a raggiungere il dorso della cresta Ovest dello Zucco di Sileggio alla selletta del Cher (1140 m c.a; a sinistra c’è un bel punto panoramico). Si prosegue a destra (cartello indicatore del sentiero 17A) lungo il dorso della cresta e poi sul suo fianco sinistro (Nord; faggeta) fino a un baitello costruito sotto un roccione (1280 m c.a). Da qui si può salire alla cima sia seguendo il sentiero che prosegue a sinistra, sia seguendo a destra la “diretta Sileggio” (piccolo cartello sulla facciata del baitello). In questo secondo caso, si seguono verso destra delle tracce abbastanza evidenti che salgono nel bosco fino a raggiungere di nuovo la cresta Ovest; seguendola verso sinistra si raggiungono in breve le roccette terminali; lungo di esse, senza particolari difficoltà, si arriva alla grande croce metallica (1350 m c.a; punto molto panoramico). Proseguendo verso Nord si raggiunge in pochi minuti la cima dello Zucco di Sileggio (1373 m; ore 2,15 da Somana). La discesa alla Bocchetta di Verdascia si compie lungo la cresta Nord seguendo il sentiero che si abbassa su terreno ripido e boscoso (10 minuti dalla cima; ore 2,25 da Somana). |
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