Monte Mucrone - Via Ferrata del Limbo

(Alpi biellesi - Piemonte)

 

Escursionismo

 

SCHEDA TECNICA

DISLIVELLO: 1100 m circa

DURATA: 3/3,10 ore la salita; 2 ore la discesa

DIFFICOLTA': EEA (media difficoltà)

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: luglio 2011

 

Il Monte Mucrone, la “vedetta di Oropa”, è una delle cime più note delle Alpi Biellesi. Lungo i suoi dirupati versanti si svolgono interessanti itinerari escursionistici (tra cui la facile e frequentata via normale), numerose vie di arrampicata su ottima roccia (alcune classiche, altre di recente realizzazione) e anche una bella ferrata, oggetto di questa descrizione. La cima è anche molto panoramica, sia verso la pianura piemontese, sia verso le grandi montagne delle Alpi, dal Gran Paradiso al Monte Rosa. Purtroppo, però, il Mucrone (come tutte le montagne della zona) è spesso circondato da nebbie e nubi basse, specie durante la bella stagione. I vapori che salgono dalla pianura (dove dominano le risaie) si addensano contro i primi rilievi e così non è raro fare tutta la salita nella nebbia per poi sbucare in cima e scoprire che in alto il cielo è straordinariamente azzurro e limpido. Probabilmente la stagione migliore per una salita al Mucrone è l’autunno (quando però bisognerà badare alle prime nevicate o alle gelate notturne).

 

La via ferrata del Limbo (così chiamata dal Colle del Limbo, insellatura della cresta Sud-Est del Mucrone presso cui transita la via ferrata) è stata realizzata nel 2001 dalle guide dell’associazione Tike Saab di Biella. Si svolge su bella roccia (granito), dapprima sulla parete Est-Nord-Est del Mucrone e poi lungo alcuni speroni rocciosi esposti a Sud-Est. La via è interamente attrezzata con scalini metallici infissi nella roccia e con un robusto cavo di sicurezza. Risulta quindi mediamente difficile. Dall’attacco alla cima il dislivello è di 320 metri, ma quello della ferrata è inferiore (220 m circa), perché il tratto attrezzato termina più in basso della vetta. Naturalmente va affrontata con l’attrezzatura necessaria. E’ vietato percorrerla in discesa (ci sono espliciti cartelli in tal senso).

 

In questa relazione descrivo la salita con partenza dal Santuario di Oropa; è il percorso più lungo, ma ci sono almeno altri due modi, più brevi, di raggiungere l’attacco della ferrata (ne darò conto alla fine).

 

ACCESSO STRADALE. Da Biella (che si raggiunge lasciando l’autostrada Milano-Torino al casello di Carisio, se si viene da Milano, o di Santhià, se si viene da Torino) si sale, seguendo le indicazioni, a Oropa e all’omonimo santuario (1180 m circa). Oltrepassata la grande basilica che chiude il complesso, si raggiunge l’ampio parcheggio della funivia che sale a Oropa Sport (il parcheggio si trova a sinistra della stazione di partenza).

 

ITINERARIO. Dal termine del parcheggio (1230 m circa) si prende il sentiero che percorre la pista da sci “Busancano”; si raggiunge quindi una larga strada sterrata che proviene da destra (itinerario D13) e la si segue verso sinistra (da qui in poi strada e pista da sci coincidono). Poco sopra la  sterrata compie un’ampia curva verso destra al termine della quale, a quota 1570 m circa, si incontra, sulla sinistra, una deviazione non proprio evidente, recentemente risegnalata con segnavia bianco-rossi e placchette con il numero dell’itinerario (D11b). Il sentierino è dapprima ripidissimo, poi procede più regolare e raggiunge una baita (m 1710 circa); prosegue lungo il dosso su cui sorge la baita e arriva ad una conca detritica. Dalla conca si esce verso sinistra (il sentiero si tiene un po’ in alto, sulla destra della valletta che esce dalla conca, ed è spesso coperto dalla vegetazione: seguire i segnavia e gli ometti); raggiunta una zona con grandi massi, si sale verso destra fino a raggiungere la conca (1970 m circa) alla base della parete orientale del Mucrone, in corrispondenza della grande placca della Parete Piacenza (numerose vie di arrampicata). Costeggiando la parete verso sinistra, si sale brevemente lungo il canalone che porta al Colle del Limbo, incontrando presto l’attacco della ferrata (2015 m circa; ore 1,40/1,50 dal parcheggio). All’inizio dell’estate la conca e il canalone possono essere ancora innevati: prestare quindi la dovuta attenzione.

 

Si attacca il primo salto (110 metri di dislivello: è il più lungo) che presenta numerosi passaggi verticali; il secondo tratto, più breve, parte con un camino sulla sinistra di un salto di roccia e termina su una crestina erbosa. La si segue brevemente fino alla base di un nuovo salto di roccia dove sale la terza sezione della ferrata, che inizia un po’ a sinistra e termina con un piccolo ponte tibetano; subito dopo il ponte sospeso inizia il quarto salto (il più facile), che porta all’uscita della via ferrata (2230 m circa). Da qui un sentiero conduce alla cima passando per il dosso dove sorge una grande croce metallica. Sulla cima vera e propria c’è invece un grosso cippo di cemento (2335 m; ore 1,20 dall’attacco; ore 3/3,10 dal parcheggio).

 

DISCESA. Si segue il sentiero della via normale (itinerario D24) che percorre la cresta Nord della montagna, passa a sinistra della diroccata stazione di arrivo della vecchia funivia del Mucrone e scende fino alla Bocchetta del Lago (2026 m). Da qui ci si abbassa a destra (Nord-Est), si passa accanto al Lago del Mucrone (1902 m) e ci si porta verso gli edifici di Oropa Sport, dove arriva la funivia che parte da Oropa. Prima di arrivare alla stazione di partenza della vecchia funivia del Mucrone, si gira a destra e si prende un sentiero (qualche segnavia) che scende a raggiungere la strada sterrata su cui passa la pista di sci “Busancano”. Lungo questa ci si abbassa fino a ritrovare la deviazione (sulla destra) che riporta al parcheggio (2 ore dalla cima). Naturalmente, da Oropa Sport si può anche scendere con la funivia.

 

NOTA. L’attacco della ferrata può essere raggiunto con minor dislivello da Oropa Sport (1870 m), raggiunta dalla funivia che parte dietro il santuario. Ci sono due possibilità: la prima è più impegnativa e consiste nel raggiungere il Lago del Mucrone; da qui si prende un sentiero che traversa con alcuni saliscendi su prati anche molto ripidi (corde fisse nella stagione estiva) fino alla conca alla base della Parete Piacenza, vicino alla quale si trova l’attacco della ferrata (45 minuti). La seconda possibilità è più lunga, ma più facile: consiste nello scendere lungo la sterrata/pista da sci fino alla deviazione citata nella relazione e risalendo all’attacco con l’itinerario D11b (ore 1,20).

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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