Pizzo Alto - Due itinerari da Premana (Val Varrone)(Alpi Orobie - Lombardia)
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SCHEDA TECNICA DISLIVELLO: 1590 m (Itinerario A); 1512 m (Itinerario B) DURATA: Salita: 4,15/4,30 ore (Itinerario A); 3,30/3,40 ore (Itinerario B) DURATA: Discesa: 2,45/3,00 ore (Itinerario A); 2,30 ore (Itinerario B) DIFFICOLTA': E la prima parte; EE la seconda parte (per entrambi gli itinerari) AGGIORNAMENTO RELAZIONE: giugno/luglio 2012
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Il Pizzo Alto (2512 m) è uno dei principali “satelliti” del Legnone. E’ una montagna di grande interesse e dagli accessi piuttosto lunghi per sviluppo o per dislivello. In ogni caso la fatica è ampiamente ripagata dalla bellezza degli ambienti che si attraversano e dal panorama che si ammira dalla vetta (ovviamente nelle giornate belle e limpide), secondo solo a quello (straordinario) che si gode dalla cima del Legnone. In questa pagina propongo due itinerari che partono da Premana, in Val Varrone. Il primo (Itinerario A) si svolge lungo la Val Varroncello, tocca diversi alpeggi ben curati e passa dai laghi di Deleguaggio, tre autentiche perle incastonate tra i prati e i ghiaioni del versante occidentale della Cima del Cortese (una sorta di “sentinella” che si alza a Ovest del Pizzo Alto). Il secondo (Itinerario B), dopo aver toccato il grande alpeggio di Premaniga, risale un lungo e assolato pendio solo in parte ricoperto da vegetazione ad alto fusto e raggiunge la cresta Ovest della Cima del Cortese, dove incontra l’itinerario precedente all’inizio del tratto finale. Difficoltà. Itinerario A (dislivello 1590 m): E fino al Lago inferiore di Deleguaggio, EE da qui in cima. Itinerario B (dislivello 1512 m): E fino all’Alpe Premaniga, EE da qui alla cima. ACCESSO STRADALE. Si procede lungo la statale 36 (Superstrada) dello Spluga fino all’uscita di Bellano. Si seguono quindi le indicazioni per la Valsassina e si raggiunge Taceno. Da qui, passando per Margno e Casargo, si arriva a Premana, dove si trovano diversi parcheggi. Per l’itinerario A è meglio lasciare la macchina all’inizio del paese (al parcheggio della CAMP, utilizzabile nei giorni festivi, o al silos che si trova poco più avanti); per l’itinerario B è meglio attraversare tutto il paese, lasciando la macchina al parcheggio presso il tornante sopra il supermercato alla fine delle case. ITINERARIO A. Da Premana, all’altezza del parcheggio della ditta CAMP (924 m), si imbocca, sul lato settentrionale della strada, la stretta via Legnone (cartelli indicatori per l’Alpe e i Laghi di Deleguaggio e per il Monte Legnone) che in breve si trasforma in un bel sentiero che si dirige in Val Varroncello; dopo aver superato le baite di Gorla (1007 m), si arriva a quelle di Zucco (1018 m) dove si trova un bivio segnalato (cartello). Si segue il sentiero che sale a destra, si raggiungono le case di Gianello di sopra (1119 m) e si procede in Val Varroncello attraverso un bel bosco di faggi. Oltrepassata una graziosa cappella (1513 m), il sentiero sale con diversi tornanti su terreno ormai quasi privo di alberi e quindi traversa verso Nord fino alle belle case dell’Alpe Deleguaggio (1682 m; ore 2 da Premana). A Est delle case, presso la fontana e sotto un salto di rocce, si prende (cartello su cui appare anche l’indicazione per il Pizzo Alto) il bel sentiero che risale l’ampio pendio erboso a monte delle case e, in direzione Est-Nord-Est, conduce al lago inferiore di Deleguaggio (2090 m), presso una baita privata (45 minuti/1 ora dall’Alpe Deleguaggio). Da qui, tenendosi sui pendii detritici a Sud del lago, si segue un evidente sentierino con i segnavia bianco-rossi dell’Alta Via della Valsassina e in breve si raggiunge (catene nell’ultimo tratto) l’inizio di un ripido canale roccioso che solca l’erta parete che incombe a Est del lago. Il canale è completamente attrezzato con una robusta catena metallica; non è difficile, ma alcuni passaggi sono esposti e richiede attenzione (eventualmente ci si può assicurare alla catena con l’opportuna attrezzatura). Superato il canale, si raggiunge la conca detritica dove si trovano i due laghetti superiori di Deleguaggio (2230 m al mio altimetro; 30 minuti dal lago inferiore). A sinistra del secondo laghetto (cartello indicatore) si prende un sentiero segnalato che, con percorso semicircolare in senso orario, traversa in salita tutto il versante occidentale della Cima del Cortese (2427 m) e ne raggiunge la cresta Ovest alla Bocchetta del Cortese (2345 m). Da qui il sentiero procede (all’inizio quasi pianeggiante e anche con una leggera perdita di quota) lungo i ripidissimi pendii di roccia ed erba del versante meridionale del Pizzo Alto, la cui massiccia piramide sommitale è presto ben visibile. Raggiunto uno sperone che scende dalla cima, si abbandona il tracciato dell’Alta Via che prosegue in leggera discesa e, volgendo a sinistra, si superano le ultime ripide decine di metri, raggiungendo la vetta (2512 m; ore 1 dai laghetti superiori; ore 4,15/4,30 da Premana). DISCESA. Si svolge lungo l’itinerario della salita (ore 2,45/3,00) ITINERARIO B. Dal parcheggio in fondo a Premana (1000 m c.a) si segue via Prealpi verso il centro del paese fino a incontrare, sulla destra, via Valtellina. Salire lungo questa vietta pedonale (cartello indicatore per Premaniga e Pizzo Alto) che diviene subito una bella mulattiera acciottolata (qualche segnavia rosso-bianco-rosso con il n. 5) che sale verso Est e poi verso Nord-Est in direzione dell’alpeggio di Premaniga. Dopo una bella cappella dedicata alla Madonna (1095 m), si incontra un bivio segnalato: salire a sinistra, proseguendo lungo la mulattiera che, dopo aver traversato le baite di Déscol (1225 m) e di Pezzapra (1332 m), arriva al grande alpeggio di Premaniga (1401 m; 50 minuti da Premana), preceduto da una cappella. Passare in piano tra le case e raggiungere un bivio; salire a sinistra e, dopo l’ultima casa, traversare il prato raggiungendo la grande croce dell’alpeggio. Da qui, volgendo a sinistra, salire fino a un bivio con cartello indicatore per Acqua Torbole e Pizzo Alto. Si sale a destra seguendo un sentierino evidente tra prati, boschetti di betulle e cespugli di ginestre. Oltre ai segnavia bianco-rossi (sbiaditi) compaiono adesso numerosi segnavia bianchi. Tra i 1600 e i 1700 metri si passa attraverso alcune fasce di rocce elementari e, oltrepassata una sorta di valletta, si affronta una caratteristica placconata di roccia mista a erba che sale lungo il pendio erboso. All’inizio, sulle prime facilissime placche, la traccia è poco individuabile, poi si sposta sul prato a destra delle placche e torna evidente. A quota 1930 m circa, si incontra un sentiero pianeggiante, si va a destra e dopo pochi minuti si raggiunge la fonte dell’Acqua Torbole (1942 m) dove si trova un bivio segnalato. Si prende la traccia che sale a sinistra della fonte e si affronta il ripido pendio erboso; più avanti si traversa in salita verso destra e quindi, con una serie di tornanti, si raggiunge la cresta Ovest della Cima del Cortese; volgendo a destra si è subito al Cortese alto (2285 m al mio altimetro; ore 1,50/2 dall’Alpe Premaniga), dove si trova un ometto e un cartello indicatore. Si prosegue lungo la cresta: il primo salto si aggira a sinistra, quindi si torna sul filo (facile) e, più avanti, ci si sposta di nuovo sui pendii detritici a sinistra. Con percorso abbastanza facile (segnavia bianco-rossi sbiaditi) si raggiunge il sentiero che proviene dai ben visibili laghetti superiori di Deleguaggio. Volgendo a destra si arriva alla Bocchetta del Cortese da cui, lungo l’itinerario descritto sopra, si raggiunge la cima (2512 m; 50 minuti dal Cortese alto; ore 3,30/3,40 da Premana). DISCESA. Si svolge lungo l’itinerario della salita (ore 2,30 circa). In alternativa è possibile scendere lungo l’Itinerario A, compiendo un bellissimo percorso ad anello. Naturalmente é possibile fare anche il contrario, ma a me pare che la discesa lungo l’itinerario che passa dalla Val Varroncello sia preferibile perché molto meno ripido (a parte il tratto nel canalino roccioso attrezzato) e con un bel tratto nel bosco. Per questo descriverò brevemente questo percorso in discesa. Dalla cima si torna alla Bocchetta del Cortese da cui, passati sul versante opposto della cresta, si scende ai laghetti superiori di Deleguaggio lungo una buona traccia segnalata. Dalla sponda occidentale del laghetto più piccolo, un po’ sulla sinistra, si raggiunge l’inizio (ometto) del ripido canale roccioso attrezzato che scende alla conca del lago inferiore di Deleguaggio (attenzione perché alcuni passaggi nel canale, per quanto non difficili, sono esposti; eventualmente ci si può assicurare alla catena). Raggiunta la baita privata sulla sponda occidentale del lago, si segue il bel sentiero che scende in direzione Ovest-Sud-Ovest all’Alpe Deleguaggio (fontana). Da qui si prende, sotto la grande croce dell’alpeggio, l’ampio sentiero che si abbassa in Val Varroncello, raggiungendo dapprima una caratteristica cappella e poi immergendosi nel bosco di faggi. Oltrepassati alcuni alpeggi ben tenuti (diverse fontane), si arriva a Premana, presso il parcheggio della ditta CAMP. Se si è lasciata la macchina al parcheggio in fondo al paese, bisogna ritornarvi traversando tutto il paese (1,5 km e 80 metri di dislivello). NOTA. I due itinerari qui descritti non si collegano solo alla Bocchetta del Cortese: dai laghetti superiori di Deleguaggio è infatti possibile raggiungere anche il Cortese alto seguendo un percorso recentemente risegnalato. A destra del secondo laghetto si sale verso Sud tra rocce ed erba fino a incontrare un’esposta cengia rocciosa (catena) che raggiunge la cresta Ovest della Cima del Cortese proprio al Cortese alto. Questo percorso allunga di 10/15 minuti l’itinerario A, ma può essere interessante da seguire per variare la salita o la discesa.
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CARTOGRAFIA: Carta 1:35.000 GRIGNE-RESEGONE-CAMPELLI-TRE SIGNORI-LEGNONE, Comunità Montana Valsassina-Valvarrone-Val d'Esino e Riviera Carta 1:35.000 LE GRIGNE-RESEGONE DI LECCO-LEGNONE, Zeta Beta Editrice, Verona Carta 1:50.000 MENAGGIO, foglio 287, Carta Nazionale della Svizzera Sulla carta della Comunità Montana le quote del Cortese alto e dei laghetti superiori di Deleguaggio sono diverse da quelle da me riportate nella relazione (rilevate con il mio altimetro). Avendo verificato più di una volta dette quote, ritengo che siano giuste quelle da me indicate ed errate quelle riportate sulla carta. Sulle altre due carte le quote di questi due punti non sono indicate.
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