Pizzo Camino - Via normale da Schilpario

(Val di Scalve - Lombardia)

 

Escursionismo

 

SCHEDA TECNICA

DISLIVELLO: 1370 m circa

DURATA: 3,30/4,00h (salita), 2,30/2,45h (discesa)

DIFFICOLTA': EE

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: settembre 2018

 

Il Pizzo Camino (2491 m) è una bella montagna di aspetto dolomitico che si alza sulla dorsale montuosa che separa la Val di Scalve dalla media Val Camonica. Lo si può salire sia da Schilpario, ultimo paese della Val di Scalve, sia da Borno, in Val Camonica. Qui descriverò la via normale da Schilpario, una bella escursione abbastanza impegnativa (difficoltà EE) sia per il dislivello (1370 metri circa) che per la necessità di affrontare, nella parte finale, la salita di un canale roccioso-detritico che presenta diversi passaggi rocciosi (I/I+). Ad inizio stagione (o in autunno inoltrato), la presenza di neve può richiedere l’uso dei ramponi e della piccozza (con molta neve la salita assume un carattere alpinistico e richiede di conseguenza esperienza e capacità perfettamente adeguate). La salita risulta inoltre abbastanza faticosa tra il Passo di Cornabusa e l’attacco del canale roccioso-detritico, perché bisogna risalire un lunghissimo pendio detritico (traccia di sentiero). Nelle giornate belle e limpide, dalla cima si gode un bellissimo panorama sulla Prealpi Bergamasche, sulle Alpi Orobie e sulle cime della Val Camonica (tra le quali spicca l’Adamello). L’intero percorso è segnalato con segnavia bianco-rossi, più frequenti dove è necessario, meno altrove.

 

Un’ultima considerazione: molti escursionisti indossano il casco per affrontare il canale roccioso-detritico o anche per salire il pendio detritico. Considerata la natura del terreno, specie se ci sono altri escursionisti impegnati nella salita, l’idea pare consigliabile.

 

ACCESSO STRADALE. Raggiunta la Val di Scalve dalla Val Seriana (scavalcando il Passo della Presolana) o dalla Valcamonica, si procede lungo la SP294 fino a Schilpario. Invece di entrare in paese lungo via Nazionale, si prende a destra via Corgnola e, dove questa termina con un incrocio a T, si gira a destra per Serta (SP60). Si incontra subito, sulla sinistra, un grande piazzale, dove si può agevolmente parcheggiare (1125 m circa la parte alta del piazzale, la più vicina all'inizio dell'itinerario).

 

ITINERARIO. Dal termine del piazzale (1125 m circa) si dipartono tre vie asfaltate: verso sinistra, via Paradiso raggiunge il parcheggio della stazione sciistica ormai smantellata; verso destra si dirige via Capole; la terza via prosegue diritta verso alcune case: si segue per un brevissimo tratto questa via e poi si piega a destra (cartello indicatore per il Pizzo Camino) e si arriva a un piazzale più piccolo all’inizio del quale parte una stradina col fondo in cemento che si dirige nel bosco (cartello indicatore del sentiero 423 per la Malga di Voia e il Pizzo Camino). Si segue questa stradina che, con percorso a tratti ripido e con lunghi tratti di cemento, si inoltra in Val Voia fino all’omonima malga (1560 m; ore 1,00 da Schilpario), posta in un’ampia radura. Da qui (cartelli indicatori) si segue il sentiero che risale verso Sud-Sud-Est la radura stando sulla destra idrografica di un ruscello; entrato nel bosco, il sentiero diventa evidente (sul prato è solo una traccia) e, dopo aver guadagnato quota, piega decisamente a sinistra e raggiunge un’altra bella radura sul dorso della cresta boscosa che separa la Val Voia dalla Valle di Epolo (1760 m circa; qui arriva il sentiero 424 che sale dalla Malga Epolo). Si prosegue verso Sud-Sud-Est e, con ripida salita, si raggiunge il Passo di Corna Busa (1940 m; ore 1,00/1,15 dalla Malga di Voia).

 

Dal colle il sentiero prosegue a sinistra con un traverso in leggera discesa sul pendio erboso, quindi attraversa una grossa pietraia (un po’ di attenzione a muoversi tra i massi) e poi, di nuovo in salita, transita alla base della parete rocciosa al termine della lunga cresta Sud-Ovest del Pizzo Camino, raggiungendo un vasto e ripido pendio detritico. Si risale tale pendio lungo una traccia che si tiene a sinistra, vicino alle rocce della cresta. Giunti quasi alla sommità del ghiaione, lo si traversa verso destra, raggiungendo l’inizio di un canalone orientato a Nord-Ovest (visibile solo alla fine). Si risale il canalone seguendo i segnavia bianco-rossi (presenti lungo tutto l’itinerario) che si tengono prevalentemente sulla sua sinistra idrografica (destra salendo) dove la roccia è nel complesso buona (passaggi di I e I+). Giunti quasi alla sommità del canalone, lo si traversa e, sulla sponda opposta, si supera un breve tratto più ripido (I+) e si sbuca in cresta alla Forcella del Camino. Da qui si volge a sinistra e, seguendo una buona traccia, si risale la ripida cresta Sud (erba e facili roccette) fino alla cima del Pizzo Camino, dove si trovano una croce di metallo e il libro di vetta (2491 m; ore 1,30/1,45 dal Passo di Corna Busa; ore 3,30/4,00 da Schilpario).

 

DISCESA. Si svolge lungo l’itinerario della salita. Tuttavia, giunti alla radura dove si incontra il sentiero 424, è possibile continuare la discesa lungo la Valle di Epolo. Invece di scendere a sinistra verso la Malga Voia, si prende una discreta traccia (cartello indicatore) che scende nella radura verso destra (Nord-Est). Entrati nel bosco, la traccia diviene un sentiero evidente e raggiunge una vecchia pista da sci; lungo di essa, con numerosi e stretti tornanti (ripido), si scende alla vasta radura della Malga Epolo (1550 m circa), dove arrivava la seggiovia della stazione sciistica. Passando a sinistra di una grossa baita (ex punto di ristoro della stazione sciistica), si prende una stradina in gran parte cementata che, scendendo lungo l’ex pista da sci, arriva a Schilpario all’inizio di via Paradiso: seguendola verso sinistra si arriva in 5 minuti al vasto piazzale dove si è lasciata la macchina (ore 2,30/2,45 dalla cima).

 

NOTA 1. Dal Passo di Corna Busa, seguendo la cresta erbosa verso Ovest, si arriva in breve alla della Corna Busa, una grossa protuberanza rocciosa traversata da parte a parte da un grande foro. Ne vale davvero la pena.

 

NOTA 2. L’escursione si può naturalmente effettuare anche percorrendo in salita la Valle di Epolo. In questo caso, se poi si decide di scendere lungo la Val Voia, conviene parcheggiare nel grande piazzale di cui si parla nelle indicazioni stradali. Altrimenti si può lasciare la macchina in fondo a via Paradiso, al parcheggio (1150 m) della vecchia stazione sciistica. La tempistica non dovrebbe variare di molto.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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