Pizzo Ragno - via normale

(Val Vigezzo - Piemonte)

 

Escursionismo

 

SCHEDA TECNICA

DISLIVELLO: 1300 m circa (più 110/130 metri di risalita al ritorno)

DURATA: 3,50/4,00h (salita); 2,30h (discesa)

DIFFICOLTA': E la prima parte; EE la seconda parte

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: giugno 2019

 

Posto poco più a Nord dei confini settentrionali del Parco Nazionale della Valgrande, il Pizzo Ragno (2289 m) offre, lungo la sua via normale per la Valle del Basso, una bella escursione, lunga ma tecnicamente non impegnativa. Si può così raggiungere una bella cima dalla quale si gode uno splendido panorama che, oltre alle vicine vette dalla Valgrande, va dal Monte Rosa, ai “Quattromila” del Vallese e dell’Oberland, fino alle Alpi Centrali e alle Prealpi Lombarde (guardando verso Ovest si può ammirare il profilo di montagne spesso descritte in questo sito, dal Legnone alle Grigne). L’ambiente attraversato è vario e interessante, specie nella seconda (e più lunga) parte della salita, dopo le case dell’Alpe All’Erta. Fin qui, infatti, da diversi anni arriva una strada sterrata (chiusa al traffico “normale”) che sarà forse utile al mantenimento della pastorizia, ma che certamente ha deturpato il bellissimo fondovalle, particolarmente nel tratto finale, dove alcuni tornanti hanno aperto grandi ferite nel terreno.

 

Come già detto, la gita è abbastanza lunga, sia per lo sviluppo che per il dislivello (quasi 1300 metri, cui bisogna aggiungere una risalita di 110/130 metri al ritorno). Difficoltà: E fino all’Alpe Al Geccio (1774 m); EE da qui alla cima (particolare attenzione occorre in caso di scarsa visibilità, perché, anche se ometti e segnavia non mancano, le tracce si perdono spesso).

 

ACCESSO STRADALE. Raggiunta la Val Vigezzo, si prosegue fino a Malesco. Si entra in paese seguendo le indicazioni per Finero e Cannobio fino a un bivio: si lascia a sinistra la strada per Finero e Cannobio e si imbocca quella per la Val Loana. Dopo 4,3 km, si incontra sulla sinistra (presso una pensilina del servizio bus-navetta soppresso da anni) un modesto parcheggio (1120 m circa) poco sopra le case di Patqueso. Eventualmente si può lasciare la macchina lungo la strada, prima o dopo il parcheggio (qualche spazio si riesce a trovare).

 

ITINERARIO. Dal parcheggio (1120 m circa) bisogna scendere sul fondo della Val Loana per entrare nella Valle del Basso. Ci sono due possibilità: la più sbrigativa consiste nel seguire la sterrata (chiusa da una sbarra) che si stacca dalla strada in prossimità del parcheggio. La seconda è più “estetica” e consiste nel seguire il vecchio sentiero (o ciò che ne rimane): si torna indietro per una trentina di metri, fino a trovare, a valle della strada, il sentiero (cartelli indicatori) che si abbassa nel bosco verso sinistra fino a una casa. Qui scompare nel prato: bisogna spostarsi a destra, sotto la casa, fino a un faggio isolato e da qui scendere nel pascolo fino al limite del bosco. Qui si ritrova la traccia del sentiero che, verso destra, porta a un’altra casa davanti alla quale gira a sinistra e raggiunge il ponte sul Torrente Loana. Oltre il ponte si prosegue in leggera discesa e si passa il Rio del Basso su un secondo ponte (990 m circa). Quindi si prende il largo sentiero che arriva da Malesco e, verso sinistra, si raggiunge in leggera salita la strada sterrata.

 

Si percorre la Valle del Basso lungo la strada sterrata (in qualche breve tratto  si può rinvenire il vecchio sentiero), passando presso l’Alpe Aglio e l’Alpe Basso e raggiungendo l’Alpe All’Erta (1279 m; ore 1,10 dalla partenza), dove, subito dopo un tornante destrorso, la strada termina in un piccolo spiazzo. Da qui si sale nel prato soprastante (non ci sono cartelli, ma si vede uno sbiadito segnavia bianco-rosso su un masso all’inizio del prato). Il sentiero gira quasi subito a sinistra, risale una bella faggeta e poi percorre gli ampi e panoramici pascoli dell’Alpe Al Cedo fino all’omonimo rifugio del Cai Vigezzo (chiuso; le chiavi vanno richieste alla sezione del CAI), posto in bellissima posizione (1576 m; ore 0,40/0,50 da All’Erta; ore 1,50/2,00 dalla partenza).

 

Dal rifugio (cartelli indicatori) si sale verso Ovest-Sud-Ovest in direzione di una baita isolata ben visibile in alto a sinistra. Da qui si entra nel vallone percorso dal Rio del Castello e si guada il corso d’acqua dopo una breve discesa che traversa una paretina rocciosa non molto ripida; si prosegue verso Sud fino alla costa erbosa che chiude il vallone, quindi si piega a destra e si raggiungono le baite dell’Alpe Al Geccio (1774 m). Da qui si sale a destra (Nord-Nord-Ovest) e, passando accanto a un piccolo edificio in cemento armato, si risale il pendio erboso mirando a un palo segnaletico bianco ben visibile contro il cielo. Poco sotto il palo, che si trova sulla cresta che chiude a Sud il vallone del Rio del Castello, non bisogna proseguire lungo il bel sentiero che entra in leggera discesa nel vallone, ma salire a sinistra, passare accanto al palo e proseguire verso Ovest lungo la cresta (tracce e segnavia) che ben presto si trasforma in una largo pendio erboso poco inclinato. Si prosegue seguendo le tracce non sempre evidenti (ometti, segnavia e ancora qualche palo segnaletico: attenzione in caso di visibilità scarsa) fino a entrare in una caratteristica valletta. Si risale la valletta, raggiungendo la bella conca dei Laghetti del Geccio. Si costeggia sulla destra il più basso (2110 m circa) e si prosegue verso Nord-Ovest per tracce poco visibili (qualche elemento segnavia) fino a una sorta di largo colletto erboso da cui ci si affaccia sulla conca erbosa sotto il Pizzo Ragno. Da qui si sale a sinistra, verso quella che dai laghetti sembra una cima autonoma mentre è solo un rilievo della cresta Sud-Ovest del Pizzo Ragno. A quota 2190 m circa, il sentiero torna ben visibile: lo si segue compiendo un lungo traverso qualche decina di metri più in basso rispetto alla cresta. Giunti quasi sotto la vetta, si sale a sinistra, si raggiunge la cresta e, volgendo a destra, in pochi minuti si raggiunge la cima del Pizzo Ragno (2289 m; ore 2,00 da Al Cedo; ore 3,50/4,00 dalla partenza).

 

DISCESA. Si percorre lo stesso itinerario della salita (ore 1,20 fino ad Al Cedo; ore 1,10 da qui al parcheggio di Patqueso; totale ore 2,30).

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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