Pizzo Tracciora (dalla Val Sermenza) (Piemonte - Valsesia)
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SCHEDA TECNICA DISLIVELLO: 1070 m circa DURATA COMPLESSIVA: 2,20 ore (salita); 1,40 ore (discesa) DIFFICOLTA': E AGGIORNAMENTO RELAZIONE: giugno 2009
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Quest’inverno (2008-2009), cercando su Internet lo spunto per qualche bella ciaspolata fuori dai miei soliti percorsi, mi sono imbattuto più volte nella descrizione della salita al Pizzo Tracciora, una bella e panoramica cima tra le Valli Sermenza e Mastallone (due laterali della Valsesia). Poi, per un motivo e per l’altro, quella ciaspolata non si è fatta; tuttavia mi era rimasta la curiosità e così, all’inizio di giugno, ho coinvolto un gruppetto di amici e siamo saliti al Tracciora in una bellissima giornata, godendo del paesaggio, sempre più ampio man mano si sale, ma anche della ricchezza dei fiori e delle curiosità artistiche (la seicentesca cappella della Madonna del Purgatorio, la cappella del Signore che dorme, il quattrocentesco Oratorio di San Giovanni a Piana, l’Oratorio di Rainero), storiche (le tracce della presenza partigiana) e antropiche (i nuclei di case di Rainero e di Piana) che caratterizzano l’itinerario: La gita è quindi molto raccomandabile da tanti punti di vista; le difficoltà sono contenute (E); il sentiero è evidente e abbastanza ben segnalato. Per ora mi limito a descrivere la salita da Rossa e il ritorno lungo il medesimo itinerario con la sola piccola digressione verso Rainero. Più avanti mi riprometto di integrare la relazione con la descrizione di un percorso di discesa più lungo (già individuato sulla carta) che permetterà di realizzare un’escursione ad anello (che secondo me sono le più belle). ACCESSO STRADALE. Raggiunta la Valsesia, si segue la strada di fondovalle (Statale 299) fino a Balmuccia (10,5 km dopo Varallo). Da qui si prende a destra la strada della Val Sermenza (indicazioni per Rima, Carcoforo e Rimasco). Poco dopo si trova, ancora sulla destra, il bivio per Rossa, punto di partenza della salita. Raggiunto in breve il piccolo comune si parcheggia l’auto in uno dei diversi parcheggi (utilizzati anche dagli abitanti e quindi abbastanza pieni già al mattino presto; almeno così li abbiamo trovati noi). Una nota a proposito della quota di partenza: ufficialmente l’altezza di Rossa è 813 m; tuttavia i miei rilievi (fatti con due altimetri molto affidabili) indicano altro: la piazzetta del comune mi risulta a 850 m c.a di quota ed è questo il valore che terrò come riferimento nella relazione. ITINERARIO. Dalla piazza del comune di Rossa si prende la stradina asfaltata che sale verso Ovest e, dopo un tornante a destra, termina in un’ultima piazzetta all'inizio della quale, sulla sinistra, si prende una bella mulattiera selciata che sale nel bosco. Si ignora una prima deviazione verso destra e si raggiunge presto un bivio segnalato (m 960 al mio altimetro). La mulattiera principale prosegue verso sinistra in direzione di Rainero; noi proseguiamo a destra (itinerario n. 400) lungo un bel sentiero che, dopo aver toccato la cappelletta della Madonna del Purgatorio, sale attraverso i pascoli alle case di Piana (m 1050 – ore 0,30 da Rossa). Qui troviamo un trivio segnalato: si ignorano le indicazioni per Rainero (a sinistra) e per l’Alpe Fey (a destra) e si prosegue diritto in direzione della nostra cima. Si passa dietro l’oratorio di San Giovanni e di nuovo ci si immerge nella faggeta. Raggiunto un ampio pascolo con due belle baite, lo si attraversa verso Nord raggiungendo la cresta Sud-Sud-Ovest del Pizzo Tracciora nei pressi della Cappella del Signore che dorme (m 1289 secondo il cartello segnaletico). Da qui in poi l’itinerario segue la cresta. Raggiunta la panoramica Alpe Campello (m 1565 secondo il cartello segnaletico), si attraversa un’ultima fascia boscosa e quindi si affronta il tratto finale lungo il crinale erboso. Accompagnati dalla vista che progressivamente si allarga (molto bello lo scorcio sul Monte Rosa) si raggiunge quindi la vetta del Pizzo Tracciora (m 1917 – ore 2,20 da Rossa). La discesa si svolge lungo il medesimo itinerario. Tuttavia è molto consigliabile questa variante, che permette di rientrare a Rossa (in circa 1,40 ore dalla cima) passando dalla bella frazione di Rainero. Giunti alla cappella del Signore che dorme, invece di abbassarsi a sinistra verso Piana, ci si abbassa a destra (itinerario n. 403), entrando in una grande faggeta. Attenzione però: occorre quasi subito abbandonare il sentiero che prosegue diritto e abbassarsi a sinistra (ci sono due segnavia sugli alberi) lungo un sentiero all’inizio non troppo evidente. Giunti a Rainero (m 1075 sulla cartina), proprio all’inizio delle case si trova la mulattiera che si abbassa a destra verso Rossa (itinerario n. 401). Prima di scendere e chiudere l’escursione vale comunque la pena di visitare il piccolo agglomerato di case, con la bella chiesetta e l’agriturismo “l’Eremo” (dove una sosta non guasta assolutamente).
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Escursionismo |