Punta Palasina - salita invernale(Val d'Ayas - Valle d'Aosta)
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SCHEDA TECNICA DISLIVELLO: m 950 m circa DURATA: ore 3/3,15 (salita); ore 2 (discesa) DIFFICOLTA': E AGGIORNAMENTO RELAZIONE: febbraio 2014
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La salita alla Punta Palasina (2782 m) è una delle escursioni più frequentate tra quelle possibili da Estoul, la piccola stazione sciistica sopra Brusson, all’inizio della Val d’Ayas (Val d’Aosta). Nella stagione invernale si presta bene a essere affrontata anche con le ciaspole, in quanto si svolge su pendii poco inclinati e spesso sfruttando il tracciato delle stradine che collegano gli alpeggi. Durante la salita si può ammirare un bel panorama verso Sud e Sud-Ovest sulle montagne della Val d’Aosta (panorama però meno ampio di quello offerto dalla salita al Monte Zerbion descritta in un’altra pagina di questo sito); dalla cima la vista è attratta soprattutto dal Cervino che, verso Nord, domina l’orizzonte con la sua inconfondibile mole.
La prima parte dell’itinerario, fino all’imbocco del Vallone di Palasina, incrocia diverse volte le piste della stazione sciistica; il loro attraversamento non è vietato, ma richiede la dovuta attenzione. Gran parte del percorso non presenta particolari pericoli, ma il tratto lungo il Vallone di Palasina sotto il ripido versante Nord-Ovrest del Monte Bieteron richiede attenzione perché può essere esposto al pericolo di valanghe. La difficoltà dell’itinerario è contenuta: con buona visibilità e in presenza della traccia può essere valutata E.
ACCESSO STRADALE. Uscire dall’autostrada Torino-Aosta al casello di Verrès e prendere la strada che risale la Valle d’Ayas. Giunti a Brusson girare a destra (indicazioni) e, in pochi chilometri, raggiungere Estoul (ampio parcheggio subito dopo le case).
ITINERARIO. Da Estoul (1840 m) si può utilizzare la seggiovia che arriva poco sopra l’Alpe Chavanne, risparmiando 260 metri di dislivello, ma qui preferisco descrivere l’itinerario nella sua integralità. Per raggiungere la stazione di arrivo della seggiovia non esiste un percorso obbligato: descriverò quello da noi seguito. Si parte appena dopo le ultime case, dove inizia anche la pista da fondo, raggiungendo l’arrivo di un piccolo skilift (Skilift Baby) poco sotto alcune baite. Si imbocca verso Nord una sorta di stradina nel bosco (usata anche dagli sciatori in discesa), raggiungendo una prima pista da sci (blu). La si traversa, si passa appena a monte di due baite e si sale a una lunga casa ben visibile tra i larici. Si procede nel rado bosco a monte di questa casa e più in alto, spostandosi a sinistra, si raggiunge una nuova pista da sci (rossa). La si segue per un po’ verso Nord fino al bivio tra questa pista e quella attraversata più in basso. Si traversa la pista rossa e si sale in direzione di una casetta in legno ben visibile dal basso. Ci si sposta ancora verso sinistra e si passa sotto la seggiovia; a circa 2100 m di quota, si traversano le piste da sci che corrono lungo il crestone Sud-Ovest del Monte Bieteron e si raggiunge l’Alpe Chavanne (2106 m). Passando in mezzo alle baite, si prosegue verso Nord-Nord-Ovest; quindi si traversa un’ultima pista da sci (attenzione perché si passa poco sotto una curva della pista) e, in leggera discesa, si entra nel Vallone di Palasina. Seguendo verso Nord-Est il tracciato pressoché pianeggiante di una stradina sul versante sinistro idrografico, si raggiunge il fondo del vallone (attenzione ai pendii sulla destra); si passa allora sui pendii dell’opposto versante e li si risale con alcuni tratti più ripidi. Più in alto, spostandosi progressivamente verso Nord-Est, si raggiungono i tranquilli dossi lungo i quali, verso Nord-Ovest, si arriva all’Alpe Palsina (2406 m), con la lunga stalla a sinistra della baita. Si prosegue ora verso Nord in direzione della vicina Punta Palasina; quando il terreno si fa più ripido, si compie un lungo traverso ascendente verso destra (Nord-Est), raggiungendo, con alcune svolte, la cresta sommitale a destra della cima. Lungo il dorso della cresta, verso sinistra, si raggiunge in breve il punto culminante (ore 3/3,15 da Estoul).
DISCESA. Lungo il medesimo itinerario (2 ore dalla cima a Estoul)
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