Monte di Salmurano - salita invernale

(Val Gerola - Alpi Orobie/Lombardia)

 

Escursionismo

SCHEDA TECNICA

DISLIVELLO: m 815

DURATA: ore 2,30 (salita); ore 1,15 (discesa)

DIFFICOLTA': EE

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: marzo 2010

 

Il cosiddetto Monte di Salmurano (m 2269) non è nominato ma solo quotato sulla maggior parte delle carte escursionistiche della zona; geograficamente non è altro che un punto appena rilevato sulla lunga cresta che dal Passo di Salmurano raggiunge il Monte Valletto. Da esso, verso la Val Gerola, si stacca una cresta che divide il vallone dove si trovano il Rifugio Salmurano e gli impianti sciistici di Pescegallo da quello, ben più tranquillo, lungo il quale sale l’itinerario proposto in questa pagina. In ogni caso, il Monte di Salmurano è una meta piuttosto frequentata dagli scialpinisti e dai ciaspolatori, sia perché si tratta di una gita piacevole generalmente ben innevata fino a stagione avanzata (è esposta a Nord), sia perché dalla sommità si gode un bel panorama, in particolare sulle cime della Val Gerola e, verso Nord, sulla catena che va dal Sasso Manduino al Monte Disgrazia, passando per l’inconfondibile gruppo del Pizzo Badile e del Cengalo.

 

Diverse relazioni da me consultate presentano questa salita come priva di particolari pericoli dal punto di vista delle valanghe e consigliano attenzione solo per il ripido pendio finale. A mio parere invece, seguendo il percorso oggi più frequentato (che è quello descritto anche nella mia relazione), la gita richiede neve sicura perché anche la stradina che si segue fin sotto il Lago artificiale di Pescegallo attraversa alcuni pendii ripidi.

 

La difficoltà della salita è nel complesso contenuta, ma alcuni passaggi (un tratto a circa 1700 metri di quota, il pendio finale e la breve cresta che porta in cima) con neve dura potrebbero non essere semplici, per cui preferisco classificarla EE.

 

ACCESSO STRADALE. Raggiunta la Valtellina, si arriva a Morbegno e da qui, seguendo le indicazioni, si imbocca la strada che risale la Val Gerola, che si apre sul lato meridionale della Valtellina. Superato l’abitato di Gerola Alta (m 1053), si prosegue fino al Villaggio Pescegallo, lasciando l’auto nell’ampio parcheggio degli impianti sciistici delle Foppe di Pescegallo (m 1454).

 

ITINERARIO. Sul lato meridionale del parcheggio, proprio al suo inizio, si trova l’albergo Mezzaluna; alla sua sinistra parte una stradina (cartello indicatore per il Lago di Pescegallo). Seguirla per pochi minuti e, dopo aver oltrepassato un torrentello, abbandonarla per salire un aperto pendio alla sua destra. Al termine del pendio si raggiungono le due baite della Casera di Pescegallo (m 1595), ai bordi di una delle piste da sci che scendono dalle Foppe di Pescegallo. A monte delle due case, presso un alto larice isolato, imboccare una stradina che sale verso sinistra e che guadagna quota alternando tornanti e traversi. A 1700 metri circa, oltrepassata una bella conca, la stradina, prima di raggiungere una zona con diversi paravalanghe, attraversa un ripido pendio sotto una parete rocciosa. Qui, in caso di neve dura e abbondante, si può incontrare un passaggio ostico: se non si riesce a superarlo e non si hanno i ramponi (che a mio avviso è bene avere sempre nello zaino), si può aggirarlo a valle. In questo caso ci si abbassa nella conca e si sale una sorta di valloncello con qualche larice a sinistra dei saltini rocciosi sotto la strada. Raggiunti i paravalanghe, si passa tra gli ultimi due sotto la stradina, raggiungendola qualche decina di metri oltre il tratto ostico. Si prosegue quindi fino alle baite della Casera Pescegallo Lago (m 1778). Poco più avanti, giunti in un pianoro sotto gli edifici di servizio della diga del Lago di Pescegallo, si volge decisamente a destra (Sud), salendo in direzione della massiccia struttura rocciosa della Cima di Pescegallo. Passando a destra di questa cima, per dossi e valloncelli, sempre verso Sud, si entra nel bel vallone che conduce sotto il Monte Valletto. La meta della gita appare chiaramente all’estremità destra della cresta che chiude il vallone. Senza percorso obbligato si raggiunge il ripido pendio finale, superato il quale si esce (possibili cornici) sulla cresta Est del Monte di Salmurano a breve distanza dalla vetta. Seguendo la cresta verso destra, in pochi minuti si raggiunge la sommità (ore 2,30 dal parcheggio). La discesa si compie lungo il medesimo itinerario (ore 1,15).

 

 
 
 
 
 
 

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