Lo stambecco: nascita e primi passi

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Un gruppo di femmine e di piccoli fotografati il 23 giugno a circa 2800 metri in Valnontey, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. I piccoli hanno circa tre settimane, perché le nascite avvengono tra la fine di maggio e l'inizio di giugno: sono però già in grado di muoversi agilmente sulle rocce e sui pendii più dirupati, ma sempre sotto lo sguardo vigile delle madri e delle altre femmine.
L'allattamento. Ho scattato questa foto presso il Colle di Entrelor (Valle di  Rhême), a quasi 3000 metri, in agosto. Questa immagine, come la precedente, ci indica chiaramente la natura di animale d'alta montagna dello stambecco: nascita e svezzamento avvengono a quote notevoli, in mezzo a rocce e ripidi pendii. Così i piccoli prendono subito confidenza con l'habitat in cui dovranno vivere.
Scambio di tenerezze tra la madre e il piccolo. Piccoli e femmine, durante tutta l'estate e per gran parte dell'anno, vivono separate dal gruppo dei maschi, occupando zone anche molto distanti di una medesima valle.
Due giovani stambecchi leccano la roccia alla ricerca di sali minerali. E' evidente anche la capacità di questi animali di muoversi sulla roccia, anche dove il terreno è ripido. La particolare conformazione dello zoccolo permette loro un appoggio saldo e sicuro.
Un giovanissimo esemplare in autunno. Il pelo si è infoltito e ha assunto un colore più scuro. Lo svernamento avviene infatti sempre a quote elevate, sfruttando le zone più ripide ed esposte al sole, che si liberano più velocemente dalla neve. Questo piccolo deve affrontare il suo primo inverno, che sarà il più duro della sua vita.
Ancora un giovane esemplare, ormai al secondo anno di vita (lo rivela la lunghezza delle piccole corna). Tra poco diventerà indipendente: se è un maschio andrà a far parte del gruppo dei suoi "fratelli", altrimenti rimarrà con le femmine.
 

 

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