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Salita al Buco di Viso e al Colle delle Traversette Dal Rifugio Vitale Giacoletti |
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Dal Rifugio Giacoletti (2741 m) si percorre l’itinerario descritto per la quinta tappa fino al bivio segnalato a quota 2580 m (ore 0,50). Da qui, lasciato a destra l’itinerario che scende verso il Pian del Re, si sale a sinistra lungo una mulattiera segnalata che, con alcuni tornanti, raggiunge il Pian Mait di Viso (2715 m c.a). Attraversato il pianoro, la mulattiera percorre verso Nord-Ovest una vasta pietraia e poi, con alcuni tornanti ben tracciati (ex percorso militare), il pendio detritico sotto la parete Est della Punta delle Traversette. Passati nei pressi della Fonte Ordi (2787 m), si raggiunge la Caserma delle Traversette (2800 m c.a; edificio ormai pericolante). Lasciata a destra (bivio segnalato) la traccia per il Passo Luisas, si procede lungo il sentiero che sale con alcuni tornanti il pendio detritico dietro la caserma, raggiungendo l’ingresso italiano del Buco di Viso (2888 m; ore 1,45 dal Rifugio Giacoletti). Attraversato il traforo (un centinaio di metri calcolando il prolungamento di cemento armato realizzato nel 2014 per mettere in sicurezza l'ingresso francese; portare una pila) ci si affaccia sulla Valle del Guil, percorsa durante la seconda tappa.
Alcune relazioni suggeriscono, una volta passati in territorio francese, di salire al Colle delle Traversette (2950 m) e poi, se non si vuole ripassare dal tunnel, di scendere dal versante italiano. Date le caratteristiche dei due versanti, suggerirei di fare il contrario: se si vuole salire al Colle delle Traversette è molto meglio farlo dal versante italiano per poi scendere da quello francese e rientrare in Italia dal tunnel.
Poco prima dell’ingresso del Buco di Viso, si stacca a sinistra un sentiero segnalato che, attraversato in salita un pendio detritico, raggiunge un’aerea crestina rocciosa lungo la quale, con qualche passaggio esposto (molta attenzione con terreno bagnato o scivoloso), raggiunge il Colle delle Traversette (2950 m; ore 2,00 dal Rifugio Giacoletti; difficoltà: EE). Dal versante francese la discesa verso il Buco di Viso si svolge senza difficoltà su terreno detritico: con un traverso a destra si raggiunge in breve l’ingresso del traforo (difficoltà E).
Tornati in Italia, per tornare al Rifugio Giacoletti, si segue il percorso dell’andata (ore 1,45 dal Colle delle Traversette; ricordarsi che c’è una risalita di almeno 220 metri lungo il canalone tra la fine del “Sentiero del Postino” e il rifugio).
Se invece si effettua questa salita durante l’ultima tappa ci sono due possibilità. La prima consiste nel ritornare fino al bivio a quota 2580 m (ore 1,00 c.a dal Passo delle Traversette) e poi salire fino al Colle Armoine come indicato nella relazione della quinta tappa. La seconda (che descrivo basandomi solo su informazioni raccolte in rete e non verificate sul terreno) consiste nel seguire il sentiero recentemente (2014) ripristinato tra il Pian Mait di Viso e il Colle Armoine (cartelli indicatori al Pian Mait). Questo sentiero presenta alcuni tratti esposti (quello più esposto è stato attrezzato con una catena per una lunghezza circa 50 metri). Seguendo questa seconda possibilità, dal Colle delle Traversette al Colle Armoine calcolare circa 1,30 ore.
Scegliendo la prima possibilità, l’ultima tappa avrà la seguente durata: Rifugio Giacoletti-Colle delle Traversette, ore 2,00; Colle delle Traversette-Colle Armoine, ore 2,00; Colle Armoine-parcheggio presso il Rifugio Barbara Lowrie, ore 2,00. Totale: ore 6,00. Scegliendo la seconda possibilità la durata si dovrebbe ridurre di mezzora (ore 5,30).
Il dislivello aumenterà di 370 metri sia in salita che in discesa se si sceglie la prima possibilità (650 m in salita e 1670 in discesa); se invece si percorre il sentiero che collega il Pian Mait al Colle Armoine il dislivello in discesa aumenterà solo di 250 metri (1550 m).
La difficoltà della tappa non cambia: E con tratti EE (il “Sentiero del Postino” e quello di collegamento tra il Pian Mait e il Colle Armoine).
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