Camminare sotto il cielo

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Sulla cresta sud-est della Cima di Corte Lorenzo, dove corre l'itinerario che sale da Ompio (via normale). E' un percorso molto panoramico e vario, non difficile fino all'anticima (da qui inizia a farsi abbastanza impegnativo). A sud la vista si apre verso la valle del Toce, il Lago d'Orta (nella foto), il Mottarone e il Lago Maggiore (che qui non si vede); dalla parte opposta, in un suggestivo contrasto, la Valgrande respira silenziosa, immersa nel verde dei suoi boschi.
Il tratto terminale della cresta che conduce sulla Cima di Corte Lorenzo è davvero aereo ed esposto, riservato solo ad escursionisti esperti e con il piede sicuro. Sullo sfondo la cima più alta è il Monte Massone. Ai suoi piedi la valle del Toce, con il fiume, la superstrada, la cittadina di Ornavasso e i rumori della vita di ogni giorno. Ma quassù, almeno per un poco, ci si sente immersi in un'atmosfera diversa, più leggera e più libera.
Sulla cresta terminale del Monte Togano, la cima più alta della Valgrande (m 2301). Il percorso, che sale dalla Val Vigezzo attraverso il Passo Biordo, non è difficile, ma in alcuni punti richiede attenzione perché la cresta è aerea. Il panorama è apertissimo: a sinistra la Valgrande si allunga verso il Lago Maggiore, dalla parte opposta il Monte Rosa e i "quattromila" del Vallese dominano il panorama della Val d'Ossola. Sotto il Monte Rosa si vede il Tignolino, un'altra meta di grande interesse.
Sulle creste della Val Loana, nei pressi del Bivacco all'Alpe Cortechiuso. Sullo sfondo si stende la linea di montagne che delimita a settentrione la Val Vigezzo, tra Italia e Svizzera. La Val Loana, la Valle di Basso e la valle di Finero (tutte laterali della Val Vigezzo) offrono all'escursionista molti percorsi di notevole bellezza e interesse.

Salendo alla Bocchetta dell'Usciolo dall'Alpe Stavelli, lungo un itinerario riservato ad escursionisti esperti. Non siamo su una cresta, ma stiamo per giungervi. Il percorso è bellissimo: il sentiero, poco più di una traccia, sale lungo ripidi pendii serpeggiando tra canali e costole rocciose fino alla bocchetta che si affaccia sulla Val Gabbio e sull'ampia conca dove sorge l'Alpe Quagiui.
 

 

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