Camminare tra gli alberi

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Entrare in Valgrande significa spesso  immergersi nella realtà di una foresta rigogliosa, dove la natura, lasciata ormai da decenni padrona pressoché assoluta di un territorio abbandonato dall'uomo, ha potuto manifestare tutta la sua forza creatrice. Qui siamo nel vallone del Rio Biordo, poco prima della sua confluenza con la Val Rossa.
Nel bosco di betulle e felci che precede l'Alpe Vald scendendo dall'omonima bocchetta. Il sentiero sembra invisibile, ma in realtà non lo è, anche se, ovviamente, non disegna sul terreno un percorso di immediata evidenza. E' il fascino dell'escursionismo in Valgrande: sentire "l'abbraccio" della natura e  muoversi in essa per coglierne a fondo le infinite suggestioni.
Nella faggeta presso In la Piana, nel cuore della Valgrande. I boschi di faggio, privi di sottobosco, sono aperti ed ariosi e il percorso sembra più facile da seguire. Le foglie cadute formano però un tappeto morbido e uniforme, dove talvolta la traccia del sentiero si confonde e si perde. In mancanza di segnavia, è dunque sempre importante saper "leggere" il terreno.
La Valgrande offre comunque anche percorsi meno complessi da seguire. Nelle zone meno impervie e selvagge, la rete di sentieri e mulattiere costruita un tempo per collegare gli alpeggi non è del tutto scomparsa. In alcuni casi si è anche conservato il lastricato originale. Ce ne offre un'esempio questa foto, nella quale si vede l'ultimo tratto della mulattiera che da Cicogna sale all'Alpe Prà.
 

 

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