Da Ponte Velina a Orfalecchio (autunno) |
|
|
|
Il Ponte di Velina: un arco di pietra gettato tra le sponde ripide e rocciose del Rio Valgrande. L'attuale struttura è stata realizzata subito dopo la seconda guerra mondiale; quella precedente (costruita nel 1833) era stata fatta saltare dai partigiani nel vano tentativo di impedire l'avanzata dei tedeschi durante il tragico rastrellamento del giugno 1944. | |
Il corso profondamente incassato del Rio Valgrande nei pressi del Ponte di Velina, lungo l'itinerario che conduce ad Orfalecchio. | |
Un suggestivo passaggio dell'itinerario: il sentierino attraversa tratti rocciosi assai ripidi ed esposti, sfruttando cenge naturali o passerelle di tronchi. Le protezioni sono inesistenti o assai precarie (tratti di filo di ferro o di filo elettrico, cordini consunti). Anche lo stato delle passerelle di legno, collocate sul posto da diversi decenni e non sottoposte a manutenzione, richiede grande attenzione (le foto di questa pagina risalgono all'ottobre del 1994). | |
Un altro passaggio "caratteristico" e poco invitante: il sentiero è franato per un breve tratto e costringe a muoversi con prudenza e circospezione per evitare una scivolata che potrebbe rivelarsi molto pericolosa. Un cavetto metallico offre una sicurezza più psicologica che effettiva. | |
Ancora un momento dell'itinerario, questa volta su terreno meno impervio. La presenza di alcuni segnali gialli (visibili anche nella foto precedente) non deve trarre in inganno. Sono segnalazioni vecchie e saltuarie: per muoversi su questo itinerario è bene fare affidamento solo sulla propria esperienza e sulla capacità di muoversi in un ambiente selvaggio e difficile (si tenga presente, inoltre, che non esiste alcuna descrizione recente del percorso). | |
|
|