Forcella di Strem (1)
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Nella luce ancora dorata di un bel mattino di inizio autunno, vediamo una parte dell'itinerario da percorrere: in primo piano il sentiero che da Bodengo sale a Corte Terza, oltre gli alberi; sulla destra il ripido versante coperto di boschi che si risale per raggiungere l'Alpe Piazza; in alto la parte meridionale della vasta conca erbosa che si traversa per raggiungere la Forcella di Strem (la parte su cui si svolge l'itinerario è però più a destra, nascosta dagli alberi e poi fuori dalla foto). Sulla sinistra si vede invece la grande parete del Precipizio di Strem. |
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Il Precipizio di Strem inquadrato con il teleobiettivo. Su queste magnifiche pareti verticali e strapiombanti sono stati tacciati diversi itinerari di arrampicata caratterizzate da grandi difficoltà, significativo sviluppo e un dislivello compreso tra i 200 e i 300 m. |
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Poco dopo l'Alpe Piazza inizia il traverso che, con qualche saliscendi, raggiunge il fondo della Val di Strem, ripida, stretta e incassata. Nella parte superiore della foto, sulla sinistra, si vede il lungo canalone (prosecuzione della Val di Strem) che incide la conca erbosa sotto la Forcella si Strem. Quest'ultima corrisponde, più o meno, al punto più basso della cresta visibile contro il cielo. Alla sua destra si alza il Pizzo Gandaiole. |
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Questa foto mostra, in secondo piano, il lato sinistro idrografico della Val di Strem, percorso dal traverso che parte dall'Alpe Piazza (si vede la radura erbosa dove si trova il rudere della baita). La foto è stata scattata dal sentiero che traversa in direzione dell'Alpe di Strem, più o meno all'altezza del bivio per la Forcella di Strem. |
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I ruderi dell'Alpe Gandaiole (2078 m). Sullo sfondo appare una bella guglia che si alza sul versante meridionale del Pizzo della Piazza (2238 m), proprio sopra l'omonima alpe. |
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Anche questa foto è stata scattata lungo l'itinerario che percorre la vasta conca erbosa sotto la Forcella di Strem. In primo piano un ometto: è l'unico che abbiamo trovato. Però, come ho scritto nella relazione, ci sono i segnavia, anche se talvolta un po' scoloriti: con un po' di attenzione non è troppo difficile trovarli. In ogni caso, se la visibilità è buona, ci si orienta facilmente. Sullo sfondo, contro il cielo, sfilano, da destra a sinistra, le cime della Catena dei Muncech: il Pizzo Cavregasco (2535 m), il Pizzo Rabbi (2452), il Pizzo Ledù (2503 m), il Pizzo d'Alterno (2397 m), il Pizzo Anna Maria (2360 m) e la piramide del Sasso Campedello (2310 m). |
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Ed eccoci nell'ultima parte della salita, ormai vicini alla Forcella di Strem. In primo piano si vede un bel segnavia (non sono tutti così ben visibili). Il valico si trova contro il bordo sinistro della foto. Da qui parte la cresta SSW del Pizzo Gandaiole. Si vedono bene lo spuntone da aggirare a destra e la successiva forcellina con il passo roccioso di II/II+. Poi la cresta si fa più facile se la si percorre (con la dovuta attenzione) sui prati a destra del filo (solo nella parte finale si può tornare in cresta senza particolari problemi). Il Pizzo Gandaiole è un ottimo punto di riferimento nella salita della conca erbosa. |
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In questa foto, scattata dalla cima del Pizzo Gandaiole con il teleobiettivo, vediamo le due baite diroccate dell'Alpe Gandaiole. Si vede anche la parte finale del profondo canalone che incide la conca erbosa fino a poche decine di metri di dislivello dal colle. |
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In questa foto, scattata dal Pizzo Gandaiole verso Sud-Ovest, in basso vediamo l'ampia sella della Forcella di Strem, poi la lunga cresta che sale al Pizzo Setaggiolo di Dentro (2568 m), alla cui sinistra si vede (coperto in parte dalla nube) il Cantone di Strem (2559 m). |
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Ancora dalla cima del Pizzo Gandaiole, ma verso Est. In primissimo piano si vede la facile cresta che si abbassa alla Bocchetta di Piodella (intuibile ma non visibile), a sinistra della quale si trova il piccolo Lago Piodella (2202 m). Oltre la bocchetta, la cresta si alza verso la Punta della Piazza (2238 m) e il Mottone (2053 m). A destra si vede il solco della Val Bodengo, a sinistra quello della Val Pilotera (anch'essa molto bella e interessante). |
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In questa foto vediamo meglio il Lago Piodella e il solco della Val Pilotera con la cima del Mottone a destra e la cresta orizzontale del Dosso Mottone in fondo a sinistra. |
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Guardando verso Nord si ammira la lunga cresta di confine tra Italia (a destra) e Svizzera (a sinistra). In primo piano si vede il Pizzo Setaggiolo di Fuori (2393), cui segue, sulla linea di cresta, il Piz de Setag (2476 m), alla cui destra, nelle nubi, si trova il più modesto Pizzo Piodella (2459 m). Non sono invece in grado di identificare le altre cime visibili nella foto. |
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Spostando lo sguardo un po' più verso Ovest ecco aprirsi la visione della Val Gamba (in Svizzera) che scende fino a innestarsi nella Val Mesolcina (percorsa dall'autostrada) che culmina col Passo del San Bernardino. Anche in questo caso non sono in grado di identificare le cime visibili nella foto. |
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In questa foto, scattata durante la discesa poco sotto l'Alpe Gandaiole, si vede bene la caratteristica dei terreno su cui ci si muove dopo aver lasciato il sentiero che porta alla baita/bivacco dell'Alpe di Strem (visibile in alto a sinistra). Non c'è alcuna traccia di sentiero e si cammina nell'erba alta: in salita è un po' faticoso, in discesa bisogna stare attenti a non prendere una storta a causa dell'irregolarità del terreno su cui si cammina. |