Traversata Cima Bonze-Bec delle Strie
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Il piccolo rifugio Chiaromonte, punto d'appoggio ideale per la lunga traversata. E' stato realizzato nel 1982 dal Comune di Traversella sistemando una baita preesistente.
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Lungo la traversata tra la Cima Bonze e il Bec delle Strie: uno sguardo panoramico verso i monti della Valchiusella nei colori autunnali (siamo all'inizio di ottobre). Sopra la testa del mio compagno si individua la Punta Liamau, alla sua sinistra si nota la forma massiccia del Monfandì e più a sinistra ancora il Monte Giavino. |
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In arrampicata sugli ultimi saltini rocciosi che precedono il Bec delle Strie. Non sono passaggi obbligatori, ma avendo la corda vale la pena, a mio parere, affrontarli, rendendo più alpinistica la traversata. Si notano anche, alle spalle di Paolo, i ripidi prati che "precipitano" in Valchiusella. |
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Durante la traversata lo spettacolo più bello è offerto dalla sfilata di Quattromila, dal Cervino (incappucciato di nubi), ai Breithorn, ai Lyskamm, al Monte Rosa, che si alza al di sopra dell'ampio solco della Val d'Aosta. |
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L'inizio della discesa in corda doppia dal Ponton del Camoscio. Il primo tratto è verticale, poi si "atterra" su una placca inclinata e tutto diventa più facile. Con una calata di 25 metri si arriva comodamente ad una cengia che permette di uscire dalle difficoltà. |
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Il Bec delle Strie (a destra) e il Ponton del Camoscio (a sinistra). La traversata percorre la cresta contro il cielo fino in cima al Ponton del Camoscio; poi si scende la cresta che è intuibile sotto la vetta del Ponton del Camoscio fino al Colle Finestra (in basso a sinistra). La foto rende bene il carattere "quasi alpinistico" di questa grande escursione. |
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Le baite Moriondo sul costone della discesa. Il tratto dal Colle Finestra a questo piccolo alpeggio, in caso di nebbia diventa assai complicato perché la traccia di sentiero è dapprima esile e poi pressoché invisibile. |