Giro dei laghi della Val Gerola (2)

 

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Una femmina di stambecco e il suo piccolo fotografati durante la discesa lungo la cresta Sud della Cima Occidentale di Piazzotti, poco prima di arrivare alla Bocchetta di Trona. In questa zona delle Orobie, tra il Rifugio Benigni e la Bocchetta dell'Inferno non è raro incontrare questo magnifico ungulato alpino.
   
Anche qui vediamo una femmina di stambecco, fotografata sempre durante la discesa verso la Bocchetta di Trona. Sullo sfondo si vede la Valle di Trona con il Lago Zancone e il Lago artificiale di Trona (che si vede solo parzialmente).
   
Giunti alla Bocchetta di Trona (2224 m) possiamo ammirare l'omonima valle dominata dalla regolare piramide del Pizzo di Trona (2510 m; al centro della foto) circondato dai suoi "satelliti". La cima sulla sinistra appare più alta solo per effetto della prospettiva: in realtà il Pizzo di Trona è la seconda montagna più alta della Val Gerola, dopo il Pizzo dei Tre Signori (2554 m). Il sentiero che scende direttamente al Lago Zancone passa sul fondo della valle, al centro della foto, in basso. Quello che porta al Lago Rotondo traversa invece i pendii erbosi e detritici che si vedono sulla sinistra dell'immagine.
   
Ed ecco finalmente il Lago Rotondo (2256 m), dominato dalla triangolare parete Sud-Est del Pizzo di Trona. L'ambiente è bellissimo, severo, solitario e silenzioso, molto diverso da quello che circonda il Lago di Piazzotti. Il Lago Rotondo è un'autentica perla; nelle sue acque scure ma limpidissime si riflettono le montagne circostanti e i grandi massi delle sue sponde pietrose. Questo lago ha un suo piccolo mistero: non ha immissari visibili e non è ancora chiara la dinamica che ne mantiene l'equilibrio.
   
Ancora una foto del Lago Rotondo, particolare dell'immagine precedente ripreso col teleobiettivo. Ho voluto pubblicare questa foto per cercare di trasmettere le sensazioni offerte  dall'ambiente intorno al lago, specie se si fa un confronto con quelle che ho inserito nella pagina successiva e che ho ripreso sulle sponde del Lago Zancone, anche lui molto bello, ma situato 400 metri più in basso, dunque in un ambiente decisamente diverso.
   
Ho scattato questa foto salendo dal Lago Rotondo alla Bocchetta Paradisino. L'immagine mette in rilievo la forma del lago e la severità dell'ambiente che lo circonda. Le due cime che si vedono sono due satelliti del Pizzo di Trona non nominati né quotati sulle carte in mio possesso. Il sentiero che raggiunge il lago, sia che si venga dalla Bocchetta di Trona, sia che si salga dal Lago Zancone, raggiunge il margine orientale dello specchio d'acqua, nel punto più a destra (nella foto), presso la piccola macchia di neve. Da lì parte anche il sentiero segnalato che, verso Sud-Ovest, sale alla Bocchetta Paradisino attraversando i pendii detritici visibili nella parte bassa della foto.
   
Questa foto è stata ripresa dall'uscita del canale che porta alla Bocchetta Paradisino (2457 m). Oltre la conca dove si trova il Lago Rotondo si apre il solco della Valle di Trona con ben visibile il versante occidentale del Pizzo Tronella. Sulla destra, lungo la stessa cresta, contro il margine della foto, si intravede il Torrione di Mezzaluna. Più in lontananza si vedono le montagne della Val Gerola e, contro il margine superiore della foto, quelle che limitano a occidente la Valle del Bitto di Albaredo.
   
In primo piano si vede la distesa erbosa della Bocchetta Paradisino (2457 m), dominata dalla mole di roccia, erba e detriti del Pizzo dei Tre Signori, la cima più alta della Val Gerola con i suoi 2554 m. Il nome della cima ha un'origine storica. Sulla sua cima convergevano infatti i confini di tre stati: la Repubblica di Venezia, il Ducato di Milano e lo stato delle Tre Leghe (che poi è diventato il Cantone dei Grigioni della Svizzera), che nel 1512 aveva conquistato la Valtellina. Dalla cima del Pizzo dei Tre Signori si ha una magnifica vista a 360°: per questo è una montagna molto amata dagli escursionisti lombardi.
   
In questa foto, scattata durante la discesa dalla Bocchetta dell'Inferno (2306 m), si può vedere una parte del Lago dell'Inferno, il terzo specchio d'acqua toccato durante l'escursione. Sopra il lago si vede l'ampia sella erbosa della Bocchetta di Varrone (2130 m) con il Rifugio F.A.L.C. a brevissima distanza. Il sentiero non raggiunge la sponda del lago, ma si tiene alto lungo i ripidi pendii sulla sinistra (lo si vede abbastanza bene nella foto). E' un percorso facile e segnalato, ma  richiede attenzione in alcuni tratti  abbastanza esposti sopra dei salti rocciosi.
   
Il Lago dell'Inferno (2085 m) visto dal sentiero che collega la Bocchetta dell'Inferno alla Bocchetta di Varrone. Contro il cielo, da sinistra a destra, si distinguono il Pizzo Melasc (2465 m), il modesto rilievo del Piazzo (2269 m) e la piccola mole rocciosa dei Dentini di Trona (2252 m), che si alzano proprio sopra le costruzioni di servizio della diga. In origine, sul fondo della valle c'era un piccolo laghetto; nel 1944 venne costruita la diga che lo ha trasformato in un grande bacino (4.170.000 m3). Lo sbarramento, lungo il quale passa il nostro itinerario, ha un'altezza di 37 metri e una lunghezza di 156,6 metri.

NOTA. Le informazioni relative ai laghi sono ricavate dal "Portale dei servizi di pubblica utilità" della Regione Lombardia (alla voce "Risorse idriche") e dalla relazione di Massimo dei Cas citata nella presentazione dell'itinerario; quelle  relative all'origine del nome del Pizzo dei Tre Signori sono ricavate dalla relazione di Massimo Dei Cas.

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