Giro del Gran Paradiso - Prima tappa
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La foto a sinistra è stata scattata durante la traversata tra boschi e radure che porta da Cogne a Les Ors. Sullo sfondo si notano il grande Prato di Sant'Orso e l'abitato di Cogne. La foto a destra è stata scattata da Les Ors verso Sud: contro il cielo si vedono, da sinistra, la punta rocciosa dell'Ouille (2521 m) e il Monte Herban (3004 m) a destra. Tra queste due cime, non visibile nella foto, si apre il Colletto dell'Ouille (2480 m circa) che il sentiero raggiunge con numerosi tornanti lungo l'evidente conoide erboso-detritica che si vede al centro della foto tra sole e ombra. |
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Nella foto a sinistra si vede l'inizio del traverso pianeggiante (cartello indicatore visibile in basso a destra) che permette di passare dal versante sinistro idrografico del Vallone di Vermiana a quello opposto, raggiungendo la base della conoide che porta al Colletto dell'Ouille. Nella foto a destra vediamo invece le due grandi radure dove si trovano le case di Les Ors (a sinistra) e quelle di Vermiana inferiore (a destra), che non si toccano durante la salita. La foto è stata scattata dall'inizio della conoide erboso-detritica che porta al colletto. Quando ci si trova a Les Ors si potrebbe pensare che il sentiero salga direttamente alla base della conoide: in realtà si tiene per un buon tratto sul lato sinistro idrografico del vallone e solo più in alto lo attraversa per poi salire al Colletto dell'Ouille. |
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La foto a sinistra è stata ripresa dalla parte alta della conoide erboso-detritica, poco prima di raggiungere il Colletto dell'Ouille. Si vedono il Vallone di Vermiana con la grande radura di Les Ors. Più in basso si ved il solco della Valle di Cogne, dominato dalle cime del suo versante destro idrografico. In alto, contro il margine destro della foto si nota il Monte Emilius (3559 m), la montagna che domina Aosta. La cima più alta alla sua sinistra è la Punta della Valletta (3090 m). La foto a destra è stata invece scattata dal Colletto dell'Ouille. Quasi mille metri più in basso si vedono Cogne e il grande Prato di Sant'Orso. Da Cogne, la valle prosegue verso destra fino a Lillaz, da cui parte il lungo Vallone dell'Urtier che culmina con la Finestra di Champorcher (2826 m). Verso sinistra sale invece il Vallone di Grauson. Tra i due valloni si alza un complesso di cime il cui punto culminante è costituito dalla Penne Blanche (3254 m). Subito a destra di questa cime (la più alta contro il cielo) si vede la punta della Tersiva (3512 m), che offre una bella salita di due giorni con partenza da Cogne. |
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Con queste due foto entriamo nello spettacolare mondo della traversata che porta al Rifugio Sella. Le immagini mostrano bene il carattere di questo sentiero, ben tracciato ma esposto. A sinistra si vede il primo tratto della traversata con alcune celebri montagne della Valnontey, tra cui spiccano la Roccia Viva (3650 m), che è la più alta, e la Becca di Gay (3621 m), alla sua destra, con uno dei due evidenti canaloni di ghiaccio che ne caratterizzano il versante settentrionale. Nella foto a destra (di Roberto Benzi) si nota innanzitutto uno dei notevoli salti rocciosi sopra i quali passa il sentiero che si vede in alto a sinistra, dove si nota anche la mia piccola figura. Contro il cielo, da sinistra a destra, si distinguono la Punta Tersiva (3512 m), la Torre Pontonnet (3173 m), la Torre Ponton (3101 m), la Finestra di Champorcher (2826 m; proprio al centro della foto), il Bec Costazza (3092 m) e infine la Rosa dei Banchi (3164 m). Dalla Finestra di Champorcher scende il lungo Vallone dell'Urtier, che arriva fino a Lillaz (frazione di Cogne). |
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Nell'immagine a sinistra vediamo uno dei tratti attrezzati del sentiero. In quella a destra possiamo ammirare (da sinistra a destra) alcune delle cime che si alzano sulla destra idrografica della Valnontey. Si impongono alla nostra attenzione le Punte Patrì (settentrionale, 3561 m, e meridionale (3581 m), con la loro parete Ovest, un tempo sempre innevata e ora in ben misere condizioni nel cuore dell'estate. Più avanti vediamo poi il Gruppo degli Apostoli: Torre di Sant'Orso (3618 m), Torre di Sant'Andrea (Punta Nord-Est, 3651 m, e Punta Sud-Ovest, 3644 m) e Torre del Gran San Pietro (3692 m) con la bella cresta Sud-Ovest che scende fino al Colle di Money (3443 m; non visibile perché appena fuori dalla foto). |
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Ancora due immagini della traversata che raggiunge il Rifugio Sella. Nell'immagine a destra vediamo il tratto, per diversi tratti ancora abbastanza esposto, che domina il Vallone del Loson, lungo il quale si snoda l'ampia mulattiera (ex strada reale di caccia) che sale da Valnontey e che costituisce l'itinerario normale di accesso al rifugio. |
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La traversata che parte dal Colletto dell'Ouille è davvero molto panoramica e consente di avere una splendida visione sulle bellissime montagne della Valnontey. Nella foto a sinistra vediamo al centro la Roccia Viva (3650 m), con la sua magnifica parete Nord; alla sua destra si alza la Becca di Gay (3621 m) con i due canaloni ghiacciati del versante Nord. A sinistra della Roccia Viva, invece, vediamo il Becco della Pazienza (3606 m), col ghiacciaio sospeso della parete Nord-Ovest, e poi la meno evidente Testa di Money (3572 m), verso cui sale lo scivolo ghiacciato della parete Nord. Da lì verso il margine della foto si delinea la frastagliata Cresta di Money, che parte dall'omonimo colle (non visibile perché fuori dalla foto). Nell'immagine a destra vediamo una parte della grande distesa del Ghiacciaio della Tribolazione, da cui si alzano i versanti settentrionali della Punta di Ceresole (3777 m), a destra, e della Testa della Tribolazione (3642 m), a sinistra. |
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A sinistra abbiamo un'ultima immagine panoramica, dominata ancora dal Ghiacciaio della Tribolazione: oltre alla Testa della Tribolazione e alla Punta di Ceresole, notiamo anche la Cresta Gastaldi (3894 m) e poi il Gran Paradiso (4061 m), di cui possiamo ammirare la parete Est, in parte rocciosa, in parte ghiacciata. Nella foto a destra vediamo invece i due edifici del Rifugio Vittorio Sella (2584 m) parzialmente nascosti dal Casotto dei guardaparco. |
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Uno degli aspetti più interessanti del giro del Gran paradiso è l'incontro con gli animali (siamo all'interno dell'area del primo parco nazionale italiano). Nella foto a sinistra vediamo una marmotta che ha scavato la sua tana sotto un muretto nei pressi del rifugio. Durante la traversata avevamo avvistato diversi camosci, ma, almeno in questa occasione, nessuno stambecco (ci rifaremo ampiamente durante la seconda tappa). Nell'immagine a destra: riposo serale in attesa della cena! Sullo sfondo si stagliano altre cime del versante destro idrografico della Valnontey. Da sinistra: la Punta di Valmiana (3244 m), la bifida Punta Valletta (3356 m), la Punta Cissetta (3419 m), le Punte Patrì e il Gruppo degli Apostoli. |
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