Punta Gnifetti e Punta Parrot (Monte Rosa)
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Durante l'avvicinamento ai rifugi Gnifetti e Mantova. La foto è stata scattata dallo Stolemberg. Contro il cielo si distinguono chiaramente alcuni quattromila molto frequentati: la punta più alta è quella della Piramide Vincent (m 4215); alla sua destra si nota la Punta Giordani (m 4046) con la Cresta del Soldato che scende verso destra. A sinistra della Piramide Vincent, si distinguono bene la larga sella del Colle del Lys, il Lyskamm orientale (m 4527) e il Naso dei Lyskamm (m 4272). Vicino al margine destro della foto (a metà) si vede la stazione d'arrivo della funivia di Punta Indren. |
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Lungo il breve tratto attrezzato che sale direttamente al Rifugio Gnifetti senza passare dal Rifugio Mantova. Il percorso (qui siamo impegnati sul tratto più ripido) è facilitato da grosse funi e da alcuni robusti pioli di legno. In fondo si vede il Ghiacciaio d'Indren, lungo il quale si può anche distinguere la traccia lasciata dal continuo passaggio di alpinisti ma anche di semplici escursionisti che, approfittando degli impianti di risalita, hanno l'occasione di avvicinarsi al mondo della grande montagna. |
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Il tormentato Ghiacciaio del Lys orientale come appare nella luce radente del tardo pomeriggio dall'isolotto roccioso dove sorge il Rifugio Gnifetti. La punta più alta, contro il cielo, è la cima del Lyskamm orientale, da cui si stacca verso destra la celebre cresta Est: un bellissimo percorso aereo ed entusiasmante, non particolarmente difficile (AD-), ma reso delicato dalla presenza di grandi cornici che richiedono attenzione. A sinistra del Lyskamm si nota bene anche il Naso dei Lyskamm. |
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La luce del primo mattino sfolgora sul pianoro del Colle del Lys. Contro il cielo si staglia la bella piramide del Lyskamm orientale, da cui scende la perfetta lama della cresta Est. A destra precipita, invece, la bellissima parete Nord-Est (da cui fa capolino la piramide del Cervino). A sinistra della cima scende la cresta Sud (cresta Sella), al termine della quale si alza il Naso dei Lyskamm. |
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Sulla cresta Ovest della Punta Parrot: elegante, sottile, aerea, ma non proprio difficile (PD+), offre un bel percorso panoramico. Da una parte la Valsesia, dall'altra la fiumana del Grenzgletscher. Davanti a noi le cime del Monte Rosa; alle spalle il Lyskamm orientale, con il massiccio del Monte Bianco (a sinistra nell'immagine) e il Cervino (a destra). |
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Ancora un'immagine ripresa dalla Punta Parrot, ormai sulla cima. Alle spalle del mio compagno si alza la Punta Gnifetti, con a sinistra l'omonimo colle che la separa dalla Punta Zumstein. Sulla cima si può vedere l'edificio della Capanna Margherita, il rifugio più alto d'Europa (4554 m). All'altezza dei piedi del mio compagno si vede il Colle Sesia. |
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Ecco finalmente un'immagine ripresa dalla cima della Punta Gnifetti: si vede bene la lunga e magnifica Cresta Signal, che scende verso Est, tra la Valle Anzasca (a sinistra) e la Valsesia (a destra). Contro il mare di nubi si distinguono il Pizzo Bianco (m 3215) che, a onta del suo nome, è la grande massa scura a sinistra, e la punta Grober (m 3497), con la sua bella cresta Nord-Est. |
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Ancora dalla Punta Gnifetti: in primo piano si vede l'ampia distesa glaciale del Colle Gnifetti da cui si alza, per confondersi contro le rocce della Punta Dufour, la Punta Zumstein (m 4563). Il punto più alto nella foto è proprio la Punta Dufour (m 4634); alla sua destra si vede la Nordend (m 4609). Queste due cime sono le più alte d'Europa dopo il Monte Bianco e il Monte Bianco di Courmayeur. |
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Sempre dalla Punta Gnifetti: in primo piano si vedono i due Lyskamm con la loro stupenda parete Nord-Est. Contro il cielo, oltre alla piramide del Cervino, si vede il profilo del massiccio del Monte Bianco (la cui cima si intravede dietro quella del Lyskamm orientale). In basso a destra, quei puntini sulla neve sono alpinisti impegnati lungo la via normale del Monte Rosa: stanno per raggiungere (o hanno appena lasciato) il Colle Gnifetti. |