Monte Magnodeno da Somasca
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Dal pulpito panoramico con la grande croce (693 m), da cui si passa durante la salita, la vista spazia sulla Valle dell'Adda, con i paesi di Vercurago e Calolziocorte, il Lago e il paese di Olginate, sopra cui si alza il Monte San Genesio (832 m), una caratteristica elevazione brianzola. |
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In questa foto ripresa durante la discesa si vede un tratto del sentiero nei pressi del Bivacco ANA dedicato a Mario Corti. Questa immagine, come le due successive, è stata scattata all'inizio di maggio a differenza delle altre (che sono state scattate poco più di un mese dopo). Quasi tutta la gita avviene nel bosco: solo dopo il Passo Tre Croci la cresta si alza pressoché priva di vegetazione, consentendo alla vista di spaziare sul panorama. |
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Il Bivacco ANA Mario Corti si trova qualche metro più in basso della cresta, sul suo versante orientale. Il sentiero che si vede proseguire in piano oltre l'edificio taglia il ripido versante meridionale del Monte Magnodeno (percorso a tratti poco agevole), fino ad incontrare uno degli itinerari proveniente da Erve; lungo questo, svoltando a sinistra, si sale al Passo Tre Croci, ricongiungendosi all'itinerario proposto nella relazione(e che ritengo più consigliabile). |
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L'idillica conca Foppetta è caratterizzata da un bel prato con diversi gruppi di betulle. Qui, o meglio al Passo Tre Croci, convergono altri due itinerari: uno proveniente da Erve (vedi la didascalia precedente) e uno da Maggianico (sentiero n. 28). |
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Dalla cresta finale che conduce al Monte Magnodeno la vista spazia liberamente in diverse direzioni. Qui, verso Nord-Ovest, si vede chiaramente la popolosa città di Lecco con il ramo del Lago di Como immortalato da Manzoni nella pagina introduttiva dei Promessi Sposi. Si distinguono anche diverse cime: il Monte Moregallo (1286 m) e il Monte San Primo (1682 m) sono le due punte alla sinistra della foto; a destra, ancora contro il cielo, si vede il Monte di Tremezzo (1700 m). Sempre sulla destra, sopra Lecco, si alzano le balze del Monte San Martino. |
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Ancora dalla cresta, guardando verso Nord, si vedono alcune celebri montagne del lecchese e della Valsassina. Da sinistra, contro il cielo, si distinguono: il Monte Coltignone (1474 m; sotto cui appare chiaramente la parete della Corna di Medale), la Grigna Meridionale (2177 m), la Grigna Settentrionale (2409), il Monte Legnone (2609), il Monte Due Mani (1657 m) e il Pizzo d'Erna (1329 m). |
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Questa foto è stata scattata dai pressi della grande croce che si alza poco più in basso della cima. Dietro l'escursionista ormai giunta alla meta si vede bene tutta la cresta boscosa percorsa dall'itinerario. Alla sua destra si distende il Lago di Garlate, dominato dal monte San Genesio, che separa la Valle dell'Adda dalle colline della Brianza. |
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Ancora una foto dalla cima, ma questa volta verso Nord-Est. L'orizzonte è dominato dall'inconfondibile profilo del Resegone, una delle cime più note e popolari delle Prealpi Lombarde. La cresta erbosa visibile in primo piano è quella che collega il Monte Magnodeno al Passo del Fo. La si può percorrere integralmente (Cresta della Giumenta) superando un bel sentiero attrezzato, oppure (da dove diventa rocciosa) tenendosi sul suo ripido versante meridionale, percorso da un sentiero esile ma ben marcato. |