Traversata Monte Camino-Monte Rosso
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In primo piano vediamo gli edifici dell'Alpe Trotta. Qui, il sentiero che proviene dal basso (descritto nella relazione) si incontra con quello che arriva dalla stazione a monte della funivia di Oropa e dal Rifugio Rosazza. Dall'Alpe Trotta poi il sentiero raggiunge la Bocchetta di Finestra superando ancora un dislivello di poco superiore ai 200 metri. Sullo sfondo svetta il Monte Mucrone (2335 m), sul cui versante orientale (visibile nella foto) corrono diversi itinerari di arrampicata oltre alla bella Ferrata del Limbo (descritta in un'altra pagina del sito). |
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In questa foto possiamo vedere uno dei tratti più interessanti della cresta Est del Monte Camino, con i diversi salti rocciosi superabili con bella e divertente arrampicata su roccia sempre ottima. |
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Ed eccoci finalmente con le mani sulla roccia. Qui siamo all'inizio della cresta Est del Monte Camino, impegnati in un facile passaggio. |
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Un altro passaggio sulla stessa cresta: qui le difficoltà si fanno più significative (II). La roccia è sempre eccellente. L'ambiente circostante è aperto e panoramico: verso Sud lo sguardo spazia verso Oropa e la pianura piemontese, verso Nord spiccano molti quattromila delle Alpi, dal Cervino alle cime del massiccio del Monte Rosa. |
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Qui siamo su quello che a ma è parso il passaggio più bello della salita lungo la cresta Est del Monte Camino: uno spigoletto alto una ventina di metri di roccia chiara, salda e appigliata. E' un tratto abbastanza ripido (attrezzato con alcuni spit), ma la foto non gli rende pienamente giustizia. |
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Questa foto è stata scattata dalla parte finale della cresta del Monte Camino: in primo piano si vedono i pendii meridionali della montagna. Sullo sfondo, contro il cielo, si distinguono chiaramente il Monte Rosso (a sinistra) e la bella piramide del Monte Mars (sulla destra), che, con i suoi 2600 m, è la cima più alta delle Alpi Biellesi. |
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In questa foto, quasi un particolare della precedente ripreso con il teleobiettivo, vediamo il Monte Rosso con la sua cresta Nord-Nord-Est. Non è quella che scende verso destra contro il cielo, ma quella che le corre parallela più in basso. Si vede bene il suo tratto roccioso con, verso la destra della foto, il caratteristico gendarme del Dado. |
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Ed eccoci su Dado. Questo bel gendarme di roccia molto solida, alto una ventina di metri, offre una breve arrampicata molto divertente (II) e protetta da due spit (un terzo spit, sulla sommità, permette di allestire la sosta). Dopo il Dado la cresta diventa più semplice ma presenta ancora qualche divertente passaggio roccioso prima del facilissimo tratto che porta sulla sommità della montagna. |
![]() Come ho detto più volte nella relazione, nelle belle giornate, dalle creste di queste montagne si gode un bellissimo panorama. Qui, dalla cima del Monte Camino, possiamo ammirare il gruppo del Gran Paradiso. La cima più alta (4061 m), ben visibile nella foto, è quella che dà il nome al gruppo; alla sua destra si distinguono: il Piccolo Paradiso (3975 m), la Becca di Montandaynè (3838 m) e, un po' staccata, la tipica piramide dell'Herbétet (3778 m). A causa della prospettiva non sono in grado di individuare e indicare le cime che si alzano sulla sinistra del Gran Paradiso. |
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![]() Verso Nord lo sguardo è calamitato dalla splendida sfilata di quattromila che, dal Cervino (a sinistra), arriva fino al Monte Rosa. Si distinguono chiaramente, a destra del Cervino (4478 m), la Gobba di Rollin (3899 m), i tre Breithorh (Occidentale, 4165 m, Centrale, 4160 m, e Orientale, 4141 m), il Castore (4228 m), i due Lyskamm (Occidentale, 4481 m, e Orientale, 4527 m), la sella del Colle del Lys (4248 m), la Piramide Vincent (4215 m), le due puntine quasi gemelle del Corno Nero (4322 m) e della Ludwigshöhe (4342 m), la Punta Parrot (4432 m) e infine la Punta Gnifetti (4554 m). |
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