Monte Limidario (1)
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Le belle case di Rescerasca (1207 m), poste in magnifica posizione panoramica verso il Lago Maggiore. Questo nucleo di case si trova poco sopra Cortaccio, da cui è visibile; lo si raggiunge seguendo un bel sentiero nel bosco lungo la variante di salita che propongo nella relazione (la via normale è invece proposta come via di discesa). |
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Salendo lungo la costola che si affronta subito dopo le case di Rescerasca. Usciti dal bosco si gode di un magnifico panorama. Poco sopra il mio compagno, sulla riva del lago, si intravedono le case di Brissago con le omonime isole. Sulla destra si vedono i bei prati e le case di Rescerasca e, più in basso, di Cortaccio (il piccolo parcheggio per escursionisti si trova più o meno al margine destro della foto, immerso nel bosco, poco sotto le case di Pienizzo). |
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Ed eccoci ora presso il grande ometto a quota 1700 m, proprio sul filo della costola (ormai solo erbosa) che raggiunge la cresta Sud-Est del Monte Limidario alla quota 1963 m. Sullo sfondo si vede la punta settentrionale del Lago maggiore con Locarno e la vasta distesa del Piano di Magadino (tra Bellinzona e il lago). La foto, come altre di questa galleria, rende molto bene la dimensione ariosa e panoramica della gita, specie se la si percorre secondo le indicazioni della relazione proposta. |
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Qui siamo ancora impegnati lungo la costola della foto precedente, ormai molto in alto, quasi all'uscita sulla cresta Sud_Est del Monte Limidario. Sullo sfondo si vedono molto bene le case di Brissago e l'ampia distesa prativa di Cortaccio. Si nota anche l'ultimo tratto della strada asfaltata, quello riservato ai residenti e quindi da percorrere a piedi dal parcheggio fino all'inizio del sentiero. |
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Appena sbucati sulla cresta, in una bella giornata, non si può non rimanere affascinati dalla visione maestosa del Monte Rosa che svetta imponente oltre le cime della Valgrande. La vista è naturalmente molto più ampia e abbraccia altri quattromila della vicina Svizzera. Tuttavia il Monte Rosa, per la sua quota e per la sua vicinanza, svetta su tutti come un gigante. |
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Salendo lungo la cresta Sud-Est del Monte Limidario si è come sospesi tra due mondi: da una parte il lago Maggiore, dall'altro le montagne, quelle più vicine della Val Cannobina e della Valgrande e quello più lontane, le grandi montagne delle Alpi. Proprio sopra la testa del mio compagno si vede la quota 1963 m con , a sinistra, la costola che si percorre per raggiungerla. |
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Dalla quota 2085 m, chiamata Cruit, vediamo gran parte della cresta che rimane da percorrere. La punta più alta è la quota 2138 m, poco prima della quale arriva da destra il sentiero della via normale che passa dal rifugio Al Legn. Alla sua sinistra, si vede la quota 2120 m c.a sormontata dal pluviometro. Verso sinistra si osserva invece la lunga cresta che unisce la cima del Monte Limidario alle Rocce del Gridone. |
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Vediamo qui Le Rocce del Gridone (2155 m la quota più alta), interessante conformazione rocciosa al termine della cresta occidentale del Monte Limidario. Offrono percorsi abbastanza impegnativi e anche alcune vie di arrampicata (però con avvicinamenti piuttosto lunghi, almeno per quanto mi è dato di sapere). Sullo sfondo, a sinistra, si staglia il celebre "Trittico del Sempione", con la Weissmies (4023 m), il Lagginhorn (4010 m) e il Fletschhorn (3993 m). Subito a destra della punta più alta delle Rocce del Gridone, spunta la cima del Monte Leone (3552 m). |
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Ancora un passaggio sulla cresta Sud-Est del Monte Limidario, sullo sfondo della quota 2085 m. Lungo la cresta si incontrano due brevi tratti attrezzati con una robusta catena (quello ritratto nella foto è il secondo). In realtà i passi sono facili: l'attrezzatura li rende un po' più sicuri (specie in caso di terreno umido o ghiacciato). |
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Ed ecco finalmente la cima del Monte Limidario vista dai pressi del pluviometro (2120 m c.a). La via di salita percorre il filo della cresta (non molto evidente nella foto perché non è contro il cielo) che dalla cima scende verso sinistra. Si nota anche la traccia di sentiero sul versante occidentale della cresta in primo piano: è più comodo da percorrere, ma anche volendo stare sul filo non si incontrano vere difficoltà. |