Monte Limidario (2)

 

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In questa foto panoramica ripresa dalla cresta Sud-Est del Limidario vediamo la spettacolare sfilata di Quattromila che si ammira verso Ovest. A sinistra si eleva il Monte Rosa (4634 m la Punta Dofour, che è la più alta); poi, verso destra, vediamo la Cima di Jazzi (3803 m), lo Strahlhorn (4190 m) e il Rimpfischhorn (4199 m), molto vicini; l'Allalinhorn (4027 m) e la vasta cupola ghiacciata dell'Alphubel (4206 m); quindi le due cime gemelle dei Mischabel, il Täschhorn (4491 m) e il Dom (4545 m). Dopo la Lenzspitze (4294 m ) e il Nadelhorn (4327 m), che si confondono tra loro, si delinea chiaramente il "Trittico del Sempione": la Weissmies (4023 m), il Lagginhorn (4010 m) e il Fletschhorn (3993 m).

In questa foto vediamo l'edificio del pluviometro, che sorge sulla quota 2120 m c.a a poca distanza dalla cima. La targa in metallo sopra la porta è un messaggio della Centrale Meteorologica di Zurigo per gli escursionisti di passaggio: «Caro amico della natura, questo apparecchio, che viene vuotato una volta in autunno, fornisce dati sulle condizioni delle precipitazioni in questa zona. La preghiamo di non influenzare artificialmente le nostre misure. Per favore non arrampicarsi sull'apparecchio e non versare oggetti nello stesso! La ringraziamo per la sua comprensione». 
   
Ed eccoci finalmente sul tratto finale della cresta: il sentiero sale tra erba e facili roccette, passando a volte vicino al ripido pendio che si vede scendere sulla sinistra. Alle spalle di chi sale si vede il profondo solco scavato dal Rio di Cavaglio (una piccola valle tributaria della Val Cannobina).
   
Sulla cima del Monte Limidario svetta una grande croce metallica. Da quassù si ammira uno straordinario panorama in ogni direzione.
   
Ed ecco una prima foto ripresa dalla cima. In primo piano vediamo la lunga cresta Ovest del Monte Limidario che termina con l'edifico roccioso delle Rocce del Gridone (la cima più alta, che si vede nella foto, dovrebbe essere la quota 2155 m). Sullo sfondo, oltre i monti della Valgrande, si ammirano alcune cime già descritte nella prima fotografia di questa pagina (dalla Cima di Jazzi alle grandi cime del "Trittico del Sempione").
   
Dalla parte opposta (Est) la vista cade innanzitutto su Locarno, sul Lago Maggiore e sul Piano di Magadino (in fondo al quale si vede la città di Bellinzona). Il piano è attraversato dal corso del Ticino. Sullo sfondo, contro il cielo, appaiono altre grandi montagne, tra le quali possiamo distinguere abbastanza agevolmente il Monte Disgrazia (3672 m), un po' sulla destra, e il gruppo del Pizzo Bernina (4050 m), pressoché al centro della foto.
   
Questa foto è stata scatta durante la discesa verso il Rifugio Al Legn. Si vede l'evidente Bocchetta di Valle (1948 m), dopo la quale la cresta riprende a salire verso la facile e panoramica Cima Fumadiga (2010 m), un ottimo punto panoramico facilmente raggiungibile dalla bocchetta in una decina di minuti.
   
Vista dall'alto sul piccolo Rifugio Al Legn (incustodito) sullo sfondo del Lago Maggiore con le due piccole Isole di Brissago. Il rifugio è incustodito, ma credo sia sempre aperto. Ci si può informare presso l'Associazione Amici della Montagna di Brissago che ne è proprietaria. La quota del rifugio non mi è ben chiara: sul cartello segnaletico in loco è indicata un'altezza di 1804 m; su altre fonti il rifugio è quotato 1785 m.
   
Un'immagine autunnale ripresa durante la discesa: si vede il bel poggio panoramico dove si trova il rudere dell'Alpe Vantarone (1410 m), davanti al quale il sentiero svolta a sinistra per proseguire nel bosco sottostante.
   
Ed eccoci ormai prossimi alla fine della lunga escursione: nella foto vediamo una delle case di Pensevrone (1233 m), da cui in breve si raggiungono Cortaccio (1067 m) e il parcheggio (970 m c.a).
   

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