Monviso, via normale per la parete Sud (1)
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Il Pian del Re visto dai primi tornanti del sentiero che conduce al Rifugio Sella. Il piccolo corso d'acqua che attraversa il pianoro erboso è il Po, la cui sorgente si trova proprio all'inizio del sentiero (un po' fuori dal margine sinistro della foto). Si nota anche il parcheggio strapieno di macchine. Se, in particolare in una bella domenica estiva, si arriva a Crissolo in tarda mattinata, è meglio informarsi sulla possibilità di salire fino al Pian del Re. Se non fosse possibile si deve prendere la navetta e poi arrangiarsi per tornare a Crissolo e alla macchina. |
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Il Lago fiorenza (2113 m) dominato dalla piramide del Monviso e dal Visolotto (3348 m). Per effetto della prospettiva, quest'ultimo sembra fare concorrenza al Re di Pietra: in realtà è 500 metri più basso. Sulla parete Nord del Monviso si vedono bene la macchia bianca del Ghiacciaio Superiore Coolidge e la parte alta dell'omonimo canalone. Entrambi prendono il nome dal primo salitore delle parete, l'alpinista americano William Auguste Brevoort Coolidge, che salì il canale il 28 luglio 1881 accompagnato dalle guide svizzere Christian e Ulric Almer (una parte significativa del ghiacciaio crollò improvvisamente la sera del 6 luglio 1989) |
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Il Lago Chiaretto (2264 m) nella conca erbosa e detritica che lo contiene. Sullo sfondo si vedono le montagne che chiudono a Nord la Valle Po (ma che non sono in grado identificare con certezza). |
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Il Rifugio Quintino Sella (2640 m) visto dal sentiero di accesso poco dopo aver valicato il Colle di Viso. Il rifugio è collocato in una bellissima posizione: da una parte (Ovest) guarda la grande parete Est del Monviso, dall'altra (Est) si affaccia sulla pianura piemontese regalando una visione davvero suggestiva. |
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Ed eccoci nel Vallone delle Forciolline al cospetto della parete Sud del Monviso baciata dai primi raggi del sole. Contro il cielo si notano, da sinistra, il trapezio roccioso del Viso di Vallanta (3781 m), il Colletto Pensa, i Torrioni SARI (3750 m, 3765 m, 3772 m), il Passo Perotti, la Punta Nizza, la Punta Trieste (è punto culminante del Monviso ma, per effetto della prospettiva, appare un poco più bassa della punta gemella) e infine la Punta Sella (3443 m). Sotto il Colletto Pensa si vedono i nevai dell'ex Ghiacciaio di Viso. La via di salita si svolge lungo la parete parzialmente innevata sotto la Punta Trieste. |
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La cengia con cui inizia la via normale del Monviso lungo la parete Sud (si vede uno dei numerosi segnavia gialli). Il pendio nevoso attraversato dalla traccia è una sorta di prolungamento del piccolo Ghiacciaio Sella (in stagione avanzata è probabile che questo tratto di neve non ci sia più e al suo posto ci siano invece i detriti che in parte già si vedono nella foto). |
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Salendo lungo la via normale del Monviso, tra pendii nevosi e rocce. Questa foto e le tre successive mostrano alcuni passaggi della salita, ma non sono necessariamente disposte in ordine perché non sono state tutte scattate da me (questa è di Emilio Colombo) e non sono in grado di indicare l'esatta posizione in cui sono state scattate. |
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Un bel passaggio su roccia lungo la via. La neve (siamo saliti a metà luglio) copre i detriti e, alternandosi ai tratti su roccia (buona), dona alla salita un aspetto estetico decisamente più bello ma la rende più impegnativa (anche perché, per effetto del variare delle temperature, può provocare la presenza di ghiaccio o di vetrato). La foto è di Roberto Benzi. |
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In questa foto di Emilio Colombo vediamo un altro bel passaggio su roccia sullo sfondo del Vallone delle Forciolline ancora parzialmente immerso nell'ombra. |
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Un bel tratto su neve. La cordata in primo piano procede in conserva a distanza ravvicinata. |
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Qui siamo sul pendio nevoso che conduce alla spalla sulla cresta Sud-Est, ormai nella parte finale dell'itinerario. Sullo sfondo si può ammirare il solco della Val Varaita. |