Monte Moregallo - Anello delle creste (1)
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Il versante meridionale del Monte Moregallo visto da una piccola radura aperta nel bosco accanto al sentiero che da Valmadrera sale a Sambrosera. L'itinerario descritto percorre, nella parte alta, le due creste visibili contro il cielo a destra e a sinistra della cima (quest'ultima corrisponde al punto più alto, anche se in realtà è un po' più arretrata e non si vede per via della prospettiva). Sotto la cima si nota anche la caratteristica lama calcarea della Cresta OSA, l'itinerario alpinistico (difficoltà dal II al IV grado) più frequentato del Monte Moregallo. | |
Il fontanino di Sambrosera (l'acqua è freschissima) sistemato dai volontari della OSA (Organizzazione Sportiva Alpinisti) di Valmadrera. Davanti alla fontana si trova una piccola area di sosta (716 m). Sambrosera è punto di incrocio di numerosi sentieri: da qui passa la traversata che unisce San Tomaso al Sasso di Preguda; da qui si stacca il Canale di Belasa; da qui si parte per la cresta OSA e altre arrampicate; da qui inizia il sentiero più diretto per la cima del Moregallo. Da pochi anni, inoltre, Sambrosera è un punto molto interessante anche per osservare alcune strutture della cultura montana locale: sono stati infatti restaurati un paio di casotte, una casera e due caselli del latte. | |
Salendo da Sambrosera alla Bocchetta di Moregge (dove inizia la cresta Ovest del Moregallo) si passa sotto la parete Est del Corno orientale di Canzo (1232 m). Si tratta di una bella struttura rocciosa, verticale e strapiombante, alta circa duecento metri. Un piccolo angolo di Dolomiti a due passi dalla Brianza e da Milano. | |
Ed eccoci finalmente sulla cresta Ovest del Monte Moregallo, frastagliata, a tratti aerea e con qualche passaggio un po' esposto. Ne osserviamo un tratto nella parte bassa dell'immagine. Sullo sfondo si vedono i tre Corni di Canzo. La scena è tutta per quello centrale (1368 m). Quello occidentale (1373 m; il più alto) fa capolino alla sua destra. Quello orientale (1232 m; il più basso) si intravede parzialmente a sinistra. Alla base dei due Corni più alti è visibile sulla destra (bianco contro il cielo) il Rifugio SEV, così chiamato dal nome della Società Escursionisti Valmadreresi, che lo ha costruito e lo gestisce. | |
Questa foto non è altro che un particolare della precedente, fotografato con il teleobiettivo. In particolare evidenza appare parete Nord-Est del Corno centrale di Canzo, verticale e strapiombante. Davanti ad essa, in basso sulla sinistra, si trovano i due Pilastrelli (non si distinguono bene perché si confondono con la parete retrostante). Su di essi e sulla parete del Corno ci sono diversi itinerari di arrampicata (non so però dire quanto siano attualmente frequentati: un tempo i Pilastrelli erano una palestra piuttosto nota tra gli alpinisti brianzoli). | |
Anche questa immagine propone in primo piano una sezione della cresta Ovest del Moregallo: è il tratto frastagliato che precede quella che nella relazione ho definito una sorta di anticima (in parte visibile sulla destra), dalla quale si scende lungo un tratto attrezzato con una catena. Sullo sfondo si staglia contro il cielo il Grignone (Grigna settentrionale, 2409 m) ancora in parte innevato (siamo in aprile). | |
Dalla cresta si gode, man mano si sale, un panorama sempre più ampio. Verso Nord si ammira innanzitutto il Lago di Como (ramo di Lecco). Contro il cielo, all'orizzonte, sfilano le montagne dell'Alto Lario e della Mesolcina. Il paese affacciato sul lago e ben visibile al centro della foto è Mandello. | |