Pizzo del Becco - Via normale
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Salendo al Passo di Mezzeno. In primo piano la bella Baita delle Foppe (1860 m circa); sullo sfondo spicca il Pizzo Roncobello (2274 m), alla sinistra del quale si vede il Monte Vetro (2054 m). |
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Lungo il pendio che il sentiero risale prima di giungere al Passo di Mezzeno. Si vede bene la bella valletta con la Baita della Croce. Sullo sfondo svetta il Pizzo Arera (2512 m) con il suo ampio e complesso versante settentrionale. |
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Al Passo di Mezzeno (2144 m), con la croce metallica ben visibile già dalla Baita della Croce. Sullo sfondo, verso Sud, si ammira il versante settentrionale dell'imponente Pizzo Arera. |
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Ancora dal Passo di Mezzeno, ma sul versante opposto, guardando verso Nord. Dietro il mio compagno si osservano i Laghi Gemelli, dominati dalla mole del Pizzo del Becco. Sullo sfondo, a sinistra e molto in lontananza, si può vedere il Monte Disgrazia (3678 m). Il nome del lago ha una spiegazione: prima della costruzione della diga qui c'erano due piccoli laghi, chiamati appunto «gemelli». L'innalzamento delle acque dovuto alla diga li ha riuniti in un unico specchio d'acqua che, però, ha mantenuto la vecchia denominazione. |
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Il Rifugio Laghi Gemelli (1968 m) sorge su un modesto rilievo a Nord-Ovest del muraglione della diga che forma l'omonimo lago. Al ritorno dalla cima può costituire un ottimo punto di sosta prima di risalire al Passo di Mezzeno e tornare alla macchina. |
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Il Pizzo del Becco visto dalla stradina che collega le dighe dei Laghi Gemelli e del Lago Colombo. Si vede benissimo il massiccio torrione quadrato sotto il quale scende (leggermente verso destra) il canalone percorso dalla breve ferrata. L'uscita sulla cresta sommitale avviene all'intaglio subito a sinistra del torrione stesso. |
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Il Lago Colombo visto dalla diga. Siamo all'inizio di giugno e la superficie è ancora in parte coperta dal ghiaccio. Sullo sfondo si alza la Cima Orientale di Valsanguigno (2580 m). |
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Arrampicando nel primo tratto della via ferrata, quello più ripido e impegnativo. |
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Nella seconda parte della ferrata, su bellissime placche appoggiate. |
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Ed eccoci alle ultime catene della ferrata, sotto il torrione. Sullo sfondo si vedono i Laghi Gemelli dominati dal Monte Spondone (2445 m) e dal Monte del Tonale (2425 m). A sinistra di questa due cime vediamo il Pizzo di Ronconbello (2274 m). |
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Ed eccoci sulla cresta sommitale, appena sotto il castello roccioso sommitale, all'inizio della traversata sulle placche appoggiate che portano al canalino attrezzato. Oltre la prima quinta di cime che non riesco a identificare, spicca contro il cielo il Pizzo del Diavolo di Tenda (2914 m). Alla sua destra si vedono: il Diavolino (2810 m), il profondo intaglio del Passo di Valsecca (2496 m) e il Pizzo Poris (2710 m). |
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L'ultimo passaggio attrezzato è un aperto diedrino quasi verticale. Alle spalle del mio compagno si vede il facile canalino attrezzato che conduce alla base del diedrino. Ho scattato la foto dalla crestina terminale, a pochi passi dalla vetta. |
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Alcune femmine di stambecco incontrate sulla pietraia alla base del versante meridionale del Pizzo del Becco. In primo piano, sulla destra, si vede un segnavia rosso. |
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Una giovane femmina di stambecco. |