Monte Resegone - Traversata delle creste (3)

 

Indietro (torna alla relazione)    Escursionismo

 

Anche questa foto è stata scattata dal Pizzo di Brumano, guardando verso Sud, in direzione del percorso fin qui seguito. Dopo i massi della cima, in primo piano, appare la quota 1756 m (in molte carte indicata come Pizzo di Brumano). La cima dei Solitari si intravede appena, mentre si distinguono bene le sommità della Cima di Piazzo e della Cima Quarenghi. Oltre la profonda insellatura della Passata, la cresta prosegue con la Corna Camozzera, l'Ocone, il Monte Tesoro e, infine, i monti della Valcava, oltre i quali, luminosissima a causa della foschia, si stende la Pianura Padana.
   
Nel tratto finale del percorso prima della cima, per superare il Pizzo Daina e la Torre di Val Negra (le cui cime non si raggiungono se non deviando dal sentiero segnalato) ci sono da superare alcuni canalini rocciosi, divertenti, poco esposti e abbastanza facili (I+).
   
Ed eccoci finalmente sulla cima del Resegone, poco prima della quale si trova il Rifugio Azzoni. Le foto di questo servizio non sono state fatte tutte nella stesso domenica. La maggior parte di quelle che ho proposto fin qui l'ho scattata poche settimane dopo aver compiuto la traversata completa. In una bellissima giornata sono salito fin sul Pizzo di Brumano per verificare alcune parti della relazione: ne ho approfittato per scattare molte foto che, la prima volta, non avevo potuto fare come volevo a causa di una grossa nube che non ha voluto abbandonare la cima della montagna fino al pomeriggio (quando ormai eravamo tornati a Brumano!).
   
Anche questa foto è stata ripresa dalla cima. In primo piano vediamo la Punta Stoppani (1849 m). Si può vedere, nonostante la foschia, che il sentiero principale non ne raggiunge la cima, tagliandone il versante Nord-Est una ventina di metri più in basso. Sulla destra si vede la sommità della Cima Pozzi (1810 m), terzultima cima della cresta sommitale del Resegone. Sulla sinistra, più in basso, si vede la cima del Pizzo d'Erna (1362), presso la quale arriva la funivia che sale da Lecco.
   
Scendendo direttamente dalla cima lungo la cresta Nord (qualche punto un po' esposto) ci si affaccia sul profondo solco del Canalone Comera (molto bello, ma alpinistico, solo in inverno), compreso tra la Punta Cermenati e la Punta Stoppani. Sullo sfondo si vede il solco della valle che dal Resegone scende verso Lecco e lungo la quale si snoda il lungo tracciato della "via normale" al Resegone dal versante lecchese (sentiero n. 1).
   
Scendendo dalla Punta Stoppani si passa accanto alla poco evidente Punta Manzoni (1801 m), non inquadrata nella foto. Da qui possiamo vedere innanzitutto il Dente (1809 m), con il sentiero principale che ne attraversa il versante Nord-Est e la traccia che ne guadagna la sommità. Dopo il Dente la cresta si abbassa alla sella da cui scende, verso Ovest, il Canalone Bobbio. La traversata del Resegone prosegue invece salendo la successiva Cima Pozzi (1810 m), ben visibile sulla destra della fotografia.
   
In questa foto vediamo un momento della salita alla Cima Pozzi, che si svolge un po' a destra del filo di cresta (roccioso e ripidissimo) per canalini di roccia e tratti erbosi abbastanza ripidi: sono gli ultimi passaggi un po'' impegnativi della lunga traversata.
   
Ancora un'immagine della salita alla Cima Pozzi. Lungo il margine sinistro della foto si può vedere il sentiero che arriva dalla cima del Resegone e raggiunge la sella del Canalone Bobbio.
   
Dalla Cima Pozzi, guardando verso Nord, si vedono innanzitutto le ultime due elevazioni della cresta sommitale del Resegone, il Pan di Zucchero (1754 m), che il sentiero segnalato evita sulla destra, e il Pizzo di Morterone (1751 m), dal quale la cresta cambia decisamente direzione e si abbassa verso Nord-Est fino al Passo del Giuff (la si vede nella foto andare verso il margine destro). Sullo sfondo si vedono prima il Monte Due Mani (1657 m), poi le due Grigne (Grignetta e Grignone). Tra il Monte Due Mani e le Grigne, passa il solco della Valsassina che arriva praticamente ai piedi del Monte Legnone, visibile in lontananza sulla destra della foto.
   
In questa foto, scattata ancora dalla Cima Pozzi, vediamo i Piani d'Erna, frequentatissima località sopra Lecco. Vi si può salire a piedi oppure, molto comodamente, in funivia. La stazione di arrivo si trova in quella sorta di ampia sella ben evidente al margine superiore dei Piani. Sulla sinistra vediamo di nuovo la sommità del Pizzo d'Erna.
   
In quest'ultima immagine vediamo una carbonaia ricostruita a scopo didattico lungo il sentiero cha dalla Sorgente delle Forbesette porta alla Costa del Palio. Poco prima si trova anche una calchera, una fornace per la produzione della calce. Due cartelli esplicativi illustrano egregiamente il funzionamento di questi due antichi mezzi di produzione un tempo molto numerosi su queste montagne. Vale assolutamente la pena di dedicare un po' di tempo a questi due manufatti per conoscere due mestieri per tanto tempo, praticati dagli abitanti di queste valli.
   

Indietro (torna alla relazione)    Escursionismo