Pizzo Suretta - Salita primaverile (1)
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Il gruppo del Suretta visto dal Lago di Montespluga. In primo piano si nota il terrapieno al termine del quale (a sinistra nella foto), parte l'itinerario. Nella foto, contro il cielo, si distinguono: 1. La cresta su cui si trova la quota 2506 m; 2. Le Cime Cadenti (Inner-Schwarzhorn); 3. Il Pizzo Suretta (che appare più basso per effetto della prospettiva); 4. La quota 2726 m; 5. La conca pianeggiante a circa 2400 metri. L'itinerario, dopo aver risalito la Valle di Suretta, guadagnata questa piccola conca, piega a sinistra, raggiunge la cresta a monte della quota 2506 m e passa a Ovest delle Cime Cadenti fino al Surettajoch. Da qui sale alla cima lungo la cresta Nord-Nord-Est della montagna. |
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Durante la salita, mentre stiamo per arrivare nella bella conca pianeggiante alla base della parete Ovest delle Cime Cadenti, ben visibile nella foto. L'itinerario prosegue traversando i pendii a sinistra, illuminati dal sole. In questo tratto è meglio tenersi un po' più alti dei 2600 metri: infatti, se dalla conca si prosegue in piano, si finisce su un pendio molto ripido. |
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In questa foto si ammira il bel vallone che conduce al Surettajoch, ben visibile in fondo. Sulla destra il vallone è dominato dalle ripide pareti Nord-Ovest delle Cime Cadenti (in primo piano) e del Pizzo Suretta (in sfondo: è la prima cima al termine della cresta che sale dal colle verso destra). Arrivando dalla conca pianeggiante visibile nella foto precedente, si entra nel vallone lungo i pendii a destra (nella foto si vedono delle tracce). In base alle condizioni della neve si potrà decidere se tenersi su quei pendii toccando il fondo del vallone solo all'inizio del pendio finale o se raggiungerlo subito perdendo un poco di quota. |
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La cresta Nord-Nord-Est del Pizzo
Suretta fotografata dal Surettajoch. Si vede molto bene la traccia
che aggira a sinistra il salto iniziale della cresta. Il punto
culminante del Pizzo Suretta, chiamato Punta Nera (3027 m), è la
punta nevosa visibile sulla verticale del colle. A sinistra invece
si vede la Punta Rossa (3020 o 3015 m), un'elevazione secondaria,
unita alla cima da un'esile cresta.
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Risalendo in cresta dopo aver aggirato il primo salto. Ho scattato la foto in un tratto poco ripido: alle spalle del mio compagno l'inclinazione del pendio nevoso è decisamente più accentuata. Nella foto si vede bene anche la distesa glaciale del Surettagletscher (sul versante svizzero del Pizzo Suretta), sulla quale si nota anche, vicino al margine destro della foto, il segno di un crepaccio. |
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Sulla cima del Pizzo Suretta. Alle spalle del mio compagno si vede il castello roccioso delle Cime Cadenti (chiamate Inner-Schwarzhorn dagli svizzeri), sopra le quali, contro il cielo, si delinea la piccola piramide del Pizzo Ferré (3103 m). Alla sua destra si vede il profilo quasi pianeggiante delle Cime di Val Loga (3004 m). La vetta più alta è il Pizzo Tambò, che con i suoi 3279 m è la cima più alta della Valle Spluga (meta di un bellissimo e frequentato itinerario scialpinistico abbastanza impegnativo - BSA). |