Capanna Sociale "Baitone di Legnone" all'Alpe Legnone(Orobie valtellinesi - Lombardia)
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SCHEDA TECNICA DISLIVELLO: 1240 metri DURATA: 3/3,20h la salita, 2,20/2,30h la discesa DIFFICOLTA': E AGGIORNAMENTO RELAZIONE: settembre 2010
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La Capanna Sociale Baitone di Legnone sorge in splendida posizione tra le baite dell’Alpe Legnone (1690 m), posta su un dosso della lunghissima cresta Nord-Est del Legnone che, dal fondo della Valtellina (a Delebio), raggiunge la cima con un dislivello di circa 2400 metri. Dall’alpe si gode un gran panorama, dominato a Sud-Ovest dalla vicinissima mole del Legnone. Da Sud verso Est, la vista si allarga poi ai monti della Val Lesina e alle Alpi Orobie. A Nord si ammira una gran carrellata di cime famose, dal Monte Disgrazia al Pizzo Cengalo, dal Pizzo Badile al Sasso Manduino. Infine, verso Ovest, appaiono le cime della Val Chiavenna e quindi i monti della Mesolcina, con gli arditi profili della catena dei Muncech.
Il rifugio è di proprietà dell’ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste) della Lombardia, ma è gestito dalla Pro Loco di Delebio. Nei mesi di luglio e agosto è aperto tutti i giorni, a giugno e a settembre solo nei fine settimana. Per informazioni rivolgersi alla Pro Loco (334.5736108) oppure direttamente al rifugio (348.8660424). Oltre che costituire la meta di una gita a sé stante, la capanna è un’ottima base per salire al Legnone. Può essere raggiunta in diversi modi: partendo a piedi da Delebio e sfruttando la vecchia strada acciottolata, salendo in macchina (sempre da Delebio) fino ad Osiccio, oppure partendo da Colico, località Robustello, e passando per l’Alpe Scoggione, dove si trova l’omonimo rifugio del Cai di Colico (1590 m, altra buona base d’appoggio per la salita al Legnone).
Qui descrivo quest’ultimo itinerario. E’ un’escursione molto bella, che presenta alcune possibili varianti. Dall’Alpe Scoggione, ad esempio, è possibile limitarsi a salire al soprastante Monte Scoggione (1703 m), dominato alle spalle dall’incombente parete settentrionale del Legnone. E’ un bel punto panoramico sul sottostante Lago di Como, sui monti della Mesolcina, della Val Chiavenna e della Valtellina. In discesa poi, una piccola deviazione permette di visitare la medievale Torre di Fontanedo con il piccolo borgo fortificato che la circonda.
Il Rifugio Alpe Scoggione è una bella struttura di proprietà del CAI di Colico. E’ aperto nei fine settimana da metà giugno a metà settembre. Negli altri periodi occorre fare richiesta. Telefono: 0343.63034 oppure 0341.941277.
ACCESSO STRADALE. Raggiunto il comune di Colico, all’inizio della Valtellina, si seguono le indicazioni stradali per Villatico e Fontanedo, raggiungendo l’incrocio di Robustello (m 450 circa), presso cui, sulla sinistra, si trova un’area di sosta alberata e attrezzata con tavoli e panche. Qui è possibile lasciare la macchina. Si può anche proseguire lungo la strada per Fontanedo (vedi l’itinerario) incontrando altri piccoli parcheggi a 480 m e a 525 m, prima del ponte sul torrente Inganna.
ITINERARIO. Dall’incrocio di Robustello, prendere la strada (asfaltata all’inizio, poi col fondo in cemento) che, verso Est, sale a Fontanedo (cartelli indicatori per il Rifugio Scoggione e per l’itinerario 1b del Monte Legnone). Raggiunto il piccolo nucleo abitato (614 m), ignorare la strada col fondo in cemento che sale a sinistra diretta ai Monti di Rusico e proseguire diritti fino a un bivio. A destra la stradina raggiunge alcune case (indicazione per l’itinerario n. 3 “Sentiero Bregamin”); il nostro itinerario prosegue diritto lungo un largo sentiero col fondo sassoso (cartello indicatore per Monti Rusico, Alpe Scoggione e Monte Legnone). Proseguendo lungo il sentiero si raggiungono i Monti di Rusico (743 m secondo il cartello; 766 m al mio altimetro), dove si incrocia la stradina col fondo in cemento che sale da Fontanedo: la si segue verso destra fino alle case più alte dell’alpeggio. Qui si prende a sinistra (cartello indicatore) un sentiero pianeggiante che entra nel bosco e presto ricomincia a salire. Ignorare una deviazione che scende a sinistra e raggiungere un punto panoramico (m 866 al mio altimetro), dove si trova un altro bivio: salire a destra nel bosco di castagni e raggiungere la radura dove si trova la baita dell’Alpe Prato (m 958 m – fontana). Proseguire la salita a sinistra (cartello) nel bosco di faggi. Dopo poche decine di metri il sentiero svolta a destra e continua la salita nel bosco fino ad una nuova radura: si è arrivati al Pian di Formica (m 1218 – fontana). Si rientra a sinistra (cartello) nel bosco (dove cominciano a comparire le aghifoglie sempreverdi e larici) e si prosegue la salita fino alla località Bancol (m 1507 al cartello, m 1463 al mio altimetro; gran panorama su Colico, Piona, Lago di Como e catena dei Muncech): da qui si stacca sulla destra il sentiero Bregamin (n. 3) che scende a Fontanedo (su terreno molto ripido: in discesa richiede attenzione). Il nostro itinerario prosegue a sinistra nel bosco. Si incontra subito (m 1490 al mio altimetro) un bivio non segnalato: salire a destra (si trovano subito i segnavia) e raggiungere, poco più in alto, un altro bivio (m 1515 al mio altimetro). Anche qui si sale a destra (i due bivi sono collegati: se al primo si prosegue in piano a sinistra si raggiunge, con percorso più lungo e meno ripido, il bivio successivo) raggiungendo in breve l’inizio dell’ampia radura dell’Alpe Scoggione, al culmine della quale si trova il Rifugio Scoggione (m 1575 sul cartello; m 1590 al mio altimetro; ore 2,15/2,30 dall’incrocio di Robustello).
Dietro il rifugio si prende (cartello) la strada militare che sale tra i larici (possibili scorciatoie, evidenti ma non segnalate). Al tornante 1675 m (secondo il mio altimetro), si stacca sulla destra il sentiero che sale alla Baita del Lago (visibile) e raggiunge il Legnone per l’itinerario della Direttissima. Ignorare questa deviazione e proseguire lungo la stradina militare verso Est. Ignorare anche la successiva deviazione verso destra, che traversa pressoché in piano alla Baita del Lago, e continuare sulla strada militare. La si abbandona al tornante 1740 m (la strada prosegue per il Passo di Colombano e la Bocchetta alta del Legnone): si prende (cartello) il sentiero che si stacca a sinistra e inizia un lungo traverso (molto panoramico) verso Est lungo il ripido versante settentrionale del Monte Colombano. Il sentiero, in alcuni punti un po’ stretto, si abbassa fino a 1685 m, poi riprende a salire e raggiunge la cresta a 1700 m; da qui ci si abbassa alla vicinissima Alpe Legnone, dove si trova la Capanna Sociale Baitone di Legnone (m 1690: 45/50 minuti dall’Alpe Scoggione; ore 3/3,20 da Robustello). Lungo il percorso si incontrano numerosi segnavia di vernice rosso-bianco-rosso o bianco-rosso.
DISCESA. Avviene lungo il medesimo itinerario in ore 2,20/2,30.
VARIANTE 1. Salita al Monte Scoggione. Dal Rifugio Alpe Scoggione si prosegue lungo l’itinerario descritto fino al tornante quota 1675 m, dove si prende la deviazione che, verso Sud, sale alla Baita del Lago (di recente costruzione), nei pressi del piccolo Lago Scoggione (attualmente molto ridotto). Dalla baita si prosegue verso Ovest e poi verso Nord-Ovest giungendo in breve alla poco rilevata cima del Monte Scoggione (1703 m – 20 minuti dall’Alpe Scoggione), dove si trovano una piccola croce e i resti di vecchie trincee..
VARIANTE 2. Visita alla Torre di Fontanedo. In discesa, poco dopo essere usciti da Fontanedo, si trova sulla destra il sentiero (cartello indicatore) per la Torre di Fontanedo. Con andamento pressoché pianeggiante, il sentiero raggiunge un bivio presso un rudere: girare a sinistra (cartello indicatore) e in pochi minuti raggiungere la Torre di Fontanedo (20 minuti da Fontanedo). Per tornare all’incrocio di Robustello sono possibili due diversi percorsi. Il primo è un po’ più lungo: si torna all’incrocio presso il rudere e si gira a sinistra, scendendo lungo una mulattiera che porta all’inizio di una stradina col fondo in cemento. Continuare a scendere lungo questa stradina; dopo un tornante verso sinistra si incontra un bivio, prendere a sinistra e, sempre lungo una stradina col fondo in cemento, raggiungere l’Osteria di Robustello. Subito dopo si è sulla strada asfaltata: si gira a sinistra in leggera salita, si oltrepassa il torrente Inganna e si arriva all’incrocio di Robustello (15 minuti). Il secondo itinerario di discesa è un più veloce, ma più ripido. Ci si porta all’estremo occidentale del piccolo borgo e, al termine della radura, proprio sul filo dello sperone su cui sorge la Torre, si prende un sentiero che scende nel bosco tenendo sempre il filo dello stesso sperone (proprio all’inizio di questo sentiero se ne trova un altro che scende a sinistra: arriva anch’esso a Robustello, ma con percorso più complicato). Il sentiero arriva direttamente all’Osteria di Robustello, da cui si torna all’incrocio di Robustello (10 minuti).
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