Torre di Fontanedo

 

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La Torre di Fontanedo (m 550 c.a) si trova nei pressi dell'abitato di Fontanedo (frazione di Colico) e sorge su un punto dominante dello sperone che scende dal versante Nord del Monte Legnone. Fu costruita per proteggere il territorio dalle incursioni e salvaguardare l'importante via di comunicazione della Scalottola cha passava alla base dello sperone e che, da Lecco, portava in Valtellina (e che in parte coincide con il percorso del Sentiero del Viandante). Oggi, a causa dello sviluppo della vegetazione, la torre ha scarsa visibilità ed è difficile percepire l'importanza strategica della sua posizione. Sembra che la Torre sia stata edificata per volontà di Barnabò Visconti, signore di Milano, nel 1357, ma forse fu realizzata potenziando un edificio già esistente.

La torre ha la tipica struttura degli edifici difensivi medievali. Costruita in grossi conci di pietra, è priva di apertura al piano terreno, per impedire l'ingresso agli eventuali assalitori. La porta vera e propria (ben visibile nella prima foto in alto) si trova al primo piano ed era raggiungibile solo grazie a una scala di legno che poteva essere ritirata all'occorrenza. Anche la struttura interne era in legno: è ancora visibile lungo il perimetro interno dei muri la mensola su cui poggiava l'impiantito (si veda la seconda foto dall'alto, nella quale si nota anche una delle feritoie aperte nei muri).

Attorno alla torre si sviluppò un piccolo borgo fortificato con forni, scuderie, fienili, pozzo e cappella. Alcune mulattiere garantivano il collegamento con Fontanedo e Colico. Le costruzioni sono ancora oggi discretamente conservate (alcune sono ristrutturate, altre sono ridotte a ruderi) e, insieme alla torre vera e propria, costituiscono un insieme di grande suggestione che merita senz'altro la fatica di una breve deviazione dal Sentiero del Viandante.

Nel piccolo borgo si trovava anche una cappella con un affresco (del Trecento secondo alcuni, del Quattrocento secondo altri), una copia del quale (l'originale si trova al sicuro nella chiesa di Curcio) è ancora ammirabile in loco (vedi la quinta foto dall'alto).

Per raggiungere la Torre di Fontanedo sono possibili diversi percorsi. Quelli più comodi per chi percorre il Sentiero del Viandante partono dall'Osteria di Robustello, poche decine di metri dopo il guado del torrente Inganna. Il primo è più ripido, il secondo un po' più lungo (ovviamente sono combinabili in un breve percorso ad anello).

PERCORSO I. Giunti all'Osteria di Robustello (447 m), prendere a destra una stradina con il fondo in cemento (indicazioni per l'Anello di Fontanedo). Pochi metri dopo aver superato l'ingresso del ristorante, abbandonare la stradina e seguire a destra un sentiero nel bosco (non ci sono né indicazioni né segnavia) che percorre il crinale dello sperone sotto la torre. Ignorare alcune deviazioni a destra e a sinistra e, proseguendo sempre verso l'alto, raggiungere in breve il piccolo borgo dominato dalla torre (10/15 minuti).

PERCORSO II. All'Osteria di Robustello prendere a destra la stradina dell'itinerario precedente e seguirla a lungo, all'inizio con percorso pressoché pianeggiante. Raggiunto un bivio, salire a destra sempre su stradina con il fondo in cemento; poco più avanti (ignorare una deviazione sterrata sulla destra) la stradina compie un tornante verso destra e continua a salire per terminare all'inizio di una radura erbosa. Proseguire lungo un'ampia mulattiera fino ad un bivio segnalato presso un rudere. Girare a destra (se si prosegue diritti si arriva a Fontanedo) e, in piano, raggiungere la torre e il piccolo borgo che la circonda (20/25 minuti). Lungo questo itinerario ci sono alcuni segnavia bianco-rossi.

 

 

 
 
 
 
 
   

 

NOTA. Le notizie relative alla Torre di Fontanedo sono state per lo più ricavate dal pannello esplicatore collocato presso la Torre stessa; le ho integrate con altre informazioni desunte dalle guide del Sentiero del Viandante di Albano Marcarini (Lyasis edizioni, 2005) e dell'Azienda di Promozione Turistica del Lecchese (1994).

 

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