Quarta tappa: da Dervio al Santuario di Valpozzo (Piantedo)

(Sentiero del Viandante - Lario orientale/Lombardia)

 

Indietro (torna alla pagina introduttiva)

 

SCHEDA TECNICA

DISLIVELLO: 595 m

SVILUPPO: 15,6 km

DURATA: ore 5,20

DIFFICOLTA': T/E

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: luglio 2010

 

Dalla stazione ferroviaria di Dervio (230 m circa), si traversa il piazzale antistante, si sale una scalinata e si raggiunge una'area verde alberata, oltre la quale si entra in via XX settembre; proseguendo nella stessa direzione, si segue via XX settembre fino a incrociare via Diaz; si svolta a destra e, subito, a sinistra in via Valvarrone (Strada Provinciale n. 67 per la Valvarrone) oppure, poco più avanti, in via al Castello (pedonale) che ritorna su via Valvarrone presso una fonte freschissima (Fonte delle Lavine). Proseguire  lungo via Valvarrone ancora per un breve tratto (100 metri circa), fino a incontrare una mulattiera acciottolata che si stacca sulla destra. La mulattiera si biforca immediatamente: salire a destra (cartello) e, per una ripida gradinata, raggiungere un arco sotto la torre del Castello di Dervio. Salendo a destra (cartello) si raggiunge il piccolo spazio erboso e alberato (area di sosta) ai piedi della torre (m 280 circa). Si gira a sinistra e, tornati nei pressi dell’arco (in pratica si gira intorno alla torre), si scende a destra in un ampio slargo asfaltato dove si trovano un parcheggio e un lavatoio. Dal lavatoio, verso sinistra, si passa sotto la strada della Valvarrone e si raggiunge uno stop; si va avanti a destra in leggera discesa sempre su strada asfaltata e si raggiunge la rotonda davanti alle gallerie dello svincolo della superstrada. Oltrepassata la rotonda si imbocca la strada per Chiari (via al Monastero) e la si segue in leggera discesa. Ad un bivio si tiene la destra e, in leggera salita (sulla destra si ha la superstrada), si raggiunge la zona del vecchio Monastero degli Umiliati (ora ristrutturato e trasformato in una casa privata – m 270 circa). Poco più avanti termina l’asfalto e si prosegue lungo una stradina sterrata (cartello all’inizio). Oltrepassata una condotta forzata si prosegue su mulattiera acciottolata tra due muretti e si giunge in vista di Corenno Plinio (tratto di nuovo molto bello dopo l’asfalto e il cemento che hanno caratterizzato la traversata di Dervio). Si raggiunge Corenno Plinio sulla strada provinciale del lungolago proprio alle spalle del Castello e della chiesa di San Tommaso di Canterbury (m 230), che meritano una breve sosta per la visita (sulla facciata della chiesa sono degne di nota le Arche Andriani). Si prosegue verso Nord lungo la provinciale per circa 150 metri, quindi si imbocca (cartello) una larga mulattiera acciottolata (via Maronasso) che passa davanti al cimitero di Corenno e quindi prosegue  stando un poco più alta della provinciale del lago (tratto panoramico) fino ad un bivio; si sale a destra (cartello) e si raggiunge una strada in parte sterrata all’altezza di un tornante (siamo a Torchiedo, nel  comune di Dorio). Si prosegue a sinistra (cartello) e si raggiunge una strada asfaltata (via Sandro Pertini) all’altezza di un altro tornante. Si sale a destra (cartello) e si raggiunge uno slargo in località Panico. Traversato lo slargo verso Nord, si prende (cartello) una bella stradina sterrata che entra nel bosco, oltrepassa un torrentello presso un rudere e raggiunge la chiesetta di San Giorgio (m 299 – ore 1,20 dalla stazione di Dervio)

 

Dalla chiesetta si sale a destra (cartello) e in breve si raggiunge il bellissimo nucleo di Mandonico (m 313). Il sentiero passa tra le case e subito dopo raggiunge un quadrivio segnalato: si va diritti (cartello) e, dopo un tratto pianeggiante, si inizia a salire raggiungendo la chiesetta di San Rocco (m 487; 30 minuti da San Giorgio), posta in bellissima posizione panoramica sul lago e sulle montagne che lo circondano (vicino alla chiesa si trova anche un’ampia area di sosta con numerosi tavoli e panche). Una ventina di metri dopo la chiesetta, presso la fontana dell’area di sosta, si prende a destra il sentiero acciottolato che raggiunge un bel punto panoramico (m 550 circa – cartello) da cui si possono ammirare il Pian di Spagna, il Lago di Novate Mezzola e le prime montagne della Valtellina, tra cui spicca la bella mole granitica del Sasso Manduino. Il sentiero si abbassa perdendo una quarantina di metri di dislivello e poi, dopo un breve tratto in piano, ricomincia a salire raggiungendo la baita di Rossecco (m 572). Poco dopo, nel solco della Valle Rossello, supera un salto roccioso con uno scalone di pietra e, divenuto meno ripido, raggiunge Monte Perdonasco (m 602), una magnifica radura costellata di castagni e di case. Passando a monte della case, il sentiero raggiunge un bivio segnalato: a destra si sale a Rinelda, a sinistra si prosegue lungo il Sentiero del Viandante fino a Monte Sparesèe, un altro gruppo di case con una radura costellata di castagni (m 604; ore 1 da San Rocco). Poco dopo si incontra (sulla sinistra) la piccola chiesa della Madonna dei Monti che precede di poco lo slargo dove arriva la stradina che sale da Posallo. Fin qui il percorso ha seguito un sentiero molto bello (acciottolato, gradoni, muretti a secco) ben conservato e ben tenuto, forse uno dei tratti più belli dell’intero percorso. Si segue la stradina, prima sterrata e poi in cemento, fino ad incontrare (m 615 circa) un’altra stradina col fondo in cemento. La si segue a sinistra in discesa (cartello) per un paio di chilometri raggiungendo Posallo, dove si trova un bar-trattoria (m 430 circa; 40 minuti da Monte Sparesèe; ore 3,30 dalla stazione di Dorio).

 

Da Posallo si prende (cartello) la strada asfaltata che scende a sinistra verso Colico; dopo circa 200 metri si svolta a destra (cartello) su una strada in leggera salita che si segue per un brevissima tratto; si piega a sinistra (cartello) e si guada il torrente Perlino (425 m) e, subito dopo, si prende (cartello) un evidente sentiero che sale sulla destra e si inoltra nel bosco raggiungendo la chiesa di San Rocco (492 m). Oltre la chiesa si prosegue lungo una stradina sterrata; a un bivio si tiene la destra in leggera salita fino a incontrare una strada asfaltata: si scende a sinistra (cartello) e, ignorando tre stradine che si staccano verso destra, si raggiunge l’incrocio di Robustello (m 450 circa; 35 minuti da Posallo). Prendere la strada asfaltata che scende sulla destra, guadare il torrente Inganna, lasciare sulla destra la Vecchia Osteria Robustello (presso cui parte il percorso ad anello per la Torre di Fontanedo) e continuare a scendere (cartello) lungo la strada asfaltata. Ignorando due stradine che si staccano verso destra e una che si stacca verso sinistra, raggiungere, tra le case di Chiaro (frazione di Colico), un incrocio caratterizzato da un grosso palo della luce (320 m – c’è un cartello del Sentiero del Viandante, ma dei vandali l’hanno spezzato). Lasciare la strada che si stava seguendo e prendere la via a destra; dopo un breve tratto, questa via compie una curva a sinistra da dove parte un’invitante (dopo tanto asfalto) stradina sterrata; ignorare la stradina e seguire (cartello) la curva a sinistra; poco dopo si incontra un altro bivio: si va a destra (cartello) sempre su strada asfaltata (cartello) e quindi si prosegue lungo un tratto sterrato fino a incontrare di nuovo l’asfaltato in corrispondenza di un bivio (263 m –  a destra si trova una fontana di acqua freschissima): ignorare la stradina che va a sinistra e proseguire diritti in discesa sulla strada asfaltata. Si passa sotto la superstrada, la si costeggia per breve tratto verso destra e quindi le si va di nuovo sotto, tra le case di Curcio (frazione di Colico). Proseguendo sotto il viadotto della superstrada (cartello), si ignora una strada che esce a destra (via Bizzanelli) e si raggiunge un bivio: a sinistra parte via della Fontana vecchia, a destra via Strada granda. Si imbocca questa via (asfaltata) e la si segue fino ad un incrocio (217 m): si gira a destra in via Biasett (cartello) e si procede in leggera salita, ignorando una deviazione a destra che si incontra quasi subito. Dopo una casa (B&B “Casa del Viandante”), la via Biasett svolta a destra e scavalca la superstrada. Subito dopo si incontra un bivio: si va a sinistra (cartello) ancora su asfalto e di nuovo, al bivio successivo, si va a sinistra (cartello) in leggera discesa, passando per l’ultima volta accanto alla superstrada. Superate alcune case e divenuta sterrata, la stradina riprende a salire nel bosco (cartello); presto la stradina diviene un sentiero e raggiunge un pulpito panoramico (273 m) che domina la zona industriale tra Colico e Piantedo. Dopo il pulpito il sentiero torna ad allargarsi a stradina e perde quota: qui occorre prestare attenzione ad una deviazione a sinistra segnalata con un cartello che offre un’indicazione poco chiara. Imboccato il sentiero che scende a sinistra si arriva in breve alla radura dove si trova il Santuario della Madonna di Valpozzo (m 222 – area di sosta). A destra del santuario si abbassa (cartello) una stradina lastricata che dopo 200 metri termina sulla strada provinciale che collega Colico a Piantedo: qui, presso una cappellina dedicata alla Madonna (204 m - cartello), termina il Sentiero del Viandante (ore 1,15 dall’incrocio di Robustello; ore 5,20 dalla stazione di Dervio).

 

La stazione ferroviaria più vicina è quella di Colico, che però dista 3,7 chilometri. Ci sono tre possibilità. Prima possibilità: andare a sinistra lungo la strada che porta a Colico e seguirla a piedi fino alla stazione (ci vuole circa 1 ora). Seconda possibilità: andare a destra verso Piantedo, raggiungendo, dopo circa 500 metri, la località Veronesa dove si trova una fermata della linea di autobus Morbegno-Colico. Purtroppo ci sono pochissime corse (altrimenti non ci sarebbero problemi): informarsi presso la STPS di Sondrio (consultando il sito “stps.it” oppure telefonando alla sede di Morbegno: 0342.613132). Terza possibilità: fare l’autostop e raggiungere la stazione di Colico grazie alla generosità di qualche automobilista di passaggio.

 

 

INIZIO DELLA TAPPA DA DORIO

Dalla stazione ferroviaria di Dorio (m 210), mediante una bella scalinata, si sale alla provinciale del lago (Via Piave) e la si segue a destra per circa 150 metri; dalla parte opposta della strada si prende la via allo Stradone o via Dante Alighieri (partono nello stesso punto, ma la via Alighieri è una stretta scalinata pedonale) e, districandosi tra gli stretti vicoli del paese, si raggiunge la chiesa parrocchiale (m 245) dietro la quale, sulla sinistra, si imbocca la via San Giorgio, un bel percorso a gradoni che esce dal paese e sale tra i prati raggiungendo la chiesetta di San Giorgio (m 299; 20 minuti dalla stazione di Dorio). Dietro la chiesetta si incontra il Sentiero del Viandante: sia sale a sinistra (cartello) e in breve si raggiunge il bellissimo nucleo di Mandonico (m 313). Da qui si prosegue come descritto sopra. In questo caso la tappa ha una durata di 4 ore e uno sviluppo di 10,5 km. Il dislivello è di 565 metri.

 

     

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Indietro (torna alla pagina introduttiva)