Anello del Bitto - Prima tappa Da Morbegno al Rifugio Bar Bianco |
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Al Rifugio Bar Bianco si può arrivare sia direttamente da Morbegno, sia da Rasura (raggiunta con il pullman della linea A15 STPS).
1. DA MORBEGNO. La prima parte della salita si svolge lungo l’Antica strada della Val Gerola che si imbocca a Morbegno dalla curva con cui inizia la strada provinciale che sale nella stessa valle. Proprio sulla curva (264 m) si trova una bacheca che illustra e descrive l’antico itinerario: da qui si imbocca sulla sinistra una stradina asfaltata che sale nel bosco con diversi tornanti e, poco dopo aver superato le case diroccate della località San Carlo (400 m c.a), si trasforma in una bella mulattiera. Proseguendo lungo la mulattiera che diviene piuttosto ampia, si raggiunge una fontana cui segue subito un bivio segnalato (530 m c.a; da qui in poi il percorso è indicato dai segnavia bianco-rossi) Si prosegue a sinistra (a destra si scende a Regoledo) e si raggiunge l’ampio terrazzo di prati e castagni della località Campione; oltrepassata una seconda fontana, si passa accanto alla Cappella della Bona Lombarda (560 m c.a) dietro la quale, su un bel dosso erboso, si trova il nucleo di case di Campione. Dopo la cappella il tracciato diviene una stradina sterrata che, con tre tornanti, raggiunge la strada provinciale della Val Gerola a quota 633 m. Si traversa la strada e si prosegue lungo una stradina sterrata che sale verso sinistra fino a una casa; da qui si prosegue lungo una bella mulattiera che raggiunge il cimitero di Sacco. Da qui, lungo una stradina asfaltata si arriva a un bivio alle spalle della chiesa parrocchiale del paesino. Si sale a destra e, prima di affacciarsi sulla piazza della chiesa, si prende a destra la breve e strettissima via Calvario (720 m c.a; cartello indicatore per la Chiesa di San Bernardo e l’Oratorio del Calvario) che porta su una strada asfaltata. Si segue la strada verso sinistra e, dopo essere passati tra alcune case, si arriva a un bivio; si prosegue a destra, si transita accanto al campetto di calcio a cinque e si raggiunge in breve la piccola Chiesa di San Bernardo, posta in bella posizione panoramica (765 m c.a; ore 1,30/1,40 da Morbegno).
A sinistra della chiesetta (cartello indicatore per l’Oratorio del Calvario a 5 minuti) si imbocca un buon sentiero che, dopo essere passato a sinistra dell’Oratorio del Calvario (un po’ nascosto dagli alberi), raggiunge un prato con alcune case; traversato il prato e passando a destra di un rustico, si raggiunge una stradina sterrata (795 m c.a) e la si segue verso sinistra. Si passa accanto a una fontana e, ignorata una pista che sale a destra, si prosegue sulla stradina che ora ha il fondo in cemento. Dopo poco più di duecento metri, ad uno slargo appena sotto un grande traliccio, si lascia sulla destra il sentiero che sale al Rifugio della Corte (piccolo cartello indicatore fissato a una roccia) e si prosegue lungo la stradina, che ora diventa una sterrata non molto larga. Si segue questa stradina sterrata (qualche segnavia bianco e rosso) che sale verso Sud-Sud-Ovest, ora nel bosco ora su terreno aperto (bei panorami sulla Valtellina e sulla Val Gerola). Ignorando tutte le deviazioni, si raggiungono le belle case di Ronchi di Sotto, poste tra i 980 e i 1000 metri di quota. Qui termina la stradina sterrata e si prosegue tra le case lungo un bel sentiero che, in breve, raggiunge la località Fontane, le cui case sono poste tra i 1000 e i 1030 m di quota. Da qui si prosegue lungo un’ampia strada in parte sterrata e in parte in cemento; si passa un torrente su un ponte in cemento e si raggiunge la strada asfaltata che sale da Rasura verso il Rifugio Bar Bianco (1110 m c.a; ore 1,10 da San Bernardo; ore 2,40/2,50 da Morbegno).
Si percorre la strada verso destra per poche decine di metri e, poco prima della deviazione per il Rifugio della Corte, si prende a sinistra un sentiero (due frecce bianche e cartello del Rosetta Skyrace sul muraglione di cemento a monte della strada) che passa sotto una bella casa e, proseguendo dolcemente nel bosco, raggiunge altre case (località Lua) poste in bellissima posizione panoramica tra i 1140 e i 1150 m di quota. Dopo l’ultima casa si incontra un bivio: si scende a sinistra perdendo qualche metro di quota e passando accanto a una fontanella. Il sentiero piega quindi a destra e prosegue in dolce salita nel bosco fino a immettersi sulla bella mulattiera che proviene da Rasura. Si segue questa mulattiera (segnavia: frecce bianche e pali di legno rossi) verso Sud fino alla prima bella baita della località Larice di Sotto. Si sale a destra e si raggiungono le altre baite di Larice di Sotto (1190 m c.a); girando a sinistra, si passa tra le baite (fontanella subito dopo) e si raggiunge una stradina sterrata. Si gira a sinistra e subito si prende un sentierino che si stacca sulla destra e ne raggiunge uno più largo: si va a destra e, prima delle case di Larice di Sopra (fontanella; 1230 m c.a; piccolo cartello con la scritta Bar Bianco), si sale a sinistra lungo un sentierino che raggiunge una baita isolata e, poco sopra, arriva ad un bivio: si sale a destra lungo la traccia principale e si raggiunge una bella radura pianeggiante (1325 m c.a) dove si trovano alcuni tavoli, una fontanella, una cappelletta e due baite (siamo poco sopra la località Ciani). Il sentiero riprende sul lato occidentale della radura, dietro una delle baite, e in breve raggiunge un bivio segnalato (cartelli indicatori). Si lascia a sinistra il sentiero 139 diretto alle Alpi Combanina, Combana e Stavello e al Lago di Trona, e si prosegue diritti nel bosco (sentiero 124 per la Cima della Rosetta). Si prosegue diritti anche dove le frecce bianche invitano ad andare a destra e si raggiunge il bel poggio dove sorge il Rifugio Bar Bianco (1506 m secondo i cartelli in loco; 1522 m secondo la cartina dell’editrice SeTeMap; ore 1,10/1,20 dalla strada asfaltata; ore 4,00/4,10 da Morbegno).
2. DA RASURA. Con il pullman di linea si sale a Rasura, scendendo alla seconda fermata, davanti al caratteristico edificio con portico a colonne al pian terreno (800 m c.a). Proprio dalla fermata (sul lato a monte della strada) si imbocca una lunga scalinata (via Prato) e si raggiunge una stradina: la si segue verso sinistra per pochi metri e si prende a destra uno stretto passaggio tra due case (scalini), raggiungendo una stretta via asfaltata (via Centrale). La si segue verso destra per pochi metri e, dalla parte opposta della strada, si imbocca una viuzza pedonale (via Roma) che sale verso sinistra. La si segue fin quasi al suo termine e, poco prima che sbocchi in una piazzetta con parcheggio, si prende a destra una scalinata lungo la quale si raggiunge una strada asfaltata (via Pezzini). Si segue questa strada in leggera salita verso destra fino a raggiungere un incrocio a T: si lascia a destra la strada che porta al Centro Polifunzionale (cartello indicatore) e si segue quella che sale a sinistra. Dopo poche decine di metri, sulla destra, si imbocca una stradina di cemento che finisce subito davanti a un garage ricavato nel terrapieno che sostiene un vecchio campo da tennis: si segue il sentiero che costeggia a sinistra il terrapieno e, raggiunte alcune case, piega a destra in salita, poi gira a sinistra tra le ultime due case e arriva proprio sotto il Ristorante Baita al Ronco (930 m c.a). Si piega decisamente a destra, si sale accanto al ristorante e si imbocca un sentiero che sale nel bosco e alla fine, con un tornante verso sinistra, raggiunge la strada asfaltata che da Rasura sale al Rifugio Bar Bianco, poco prima di un tornante sinistrorso. Si segue la strada verso destra e, subito dopo il tornante, si imbocca sulla destra (980 m c.a) un sentiero che riporta sulla strada asfaltata cento metri più in alto. Si segue la strada verso destra e, dopo poco decine di metri, sulla sinistra, si ritrova il sentiero (qualche indicazione sbiadita: segnavia rosso-bianco-rosso col n. 124; indicazione per il Rifugio Bar Bianco). Si sale lungo il sentiero che diviene presto un’ampia mulattiera e procede verso Sud fino alla prima bella baita della località Larice di Sotto (in questo tratto si incontrano due sentieri che si staccano dalla mulattiera verso destra: io li ho ignorati entrambi, attenendomi al percorso segnato con frecce bianche, che sono il segnavia prevalente lungo questo sentiero). Si sale a destra e si raggiungono le altre baite di Larice di Sotto (1190 m c.a); girando a sinistra, si passa tra le baite (fontanella subito dopo) e si raggiunge una stradina sterrata. Si gira a sinistra e subito si prende un sentierino che si stacca sulla destra e ne raggiunge uno più largo: si va a destra e, prima delle case di Larice di Sopra (fontanella; 1230 m c.a; piccolo cartello con la scritta Bar Bianco), si sale a sinistra lungo un sentierino che raggiunge una baita isolata e, poco sopra, arriva ad un bivio: si sale a destra lungo la traccia principale e si raggiunge una bella radura pianeggiante (1325 m c.a) dove si trovano alcuni tavoli, una fontanella, una cappelletta e due baite (siamo poco sopra la località Ciani). Il sentiero riprende sul lato occidentale della radura, dietro una delle baite, e in breve raggiunge un bivio segnalato (cartelli indicatori). Si lascia a sinistra il sentiero 139 diretto alle Alpi Combanina, Combana e Stavello e al Lago di Trona, e si prosegue diritti nel bosco (sentiero 124 per la Cima della Rosetta). Si prosegue diritti anche dove le frecce bianche invitano ad andare a destra e si raggiunge il bel poggio dove sorge il Rifugio Bar Bianco (1506 m secondo i cartelli in loco; 1522 m secondo la cartina dell’editrice SeTeMap; ore 2,00 da Rasura).
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