Anello di Valmadrera

Variante: salita al Corno Centrale di Canzo

 

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Questa variante porta il dislivello complessivo dell’escursione a 1710 m e la allunga di 45/55 minuti (in totale ore 7,25/8,00). La rende anche più impegnativa, perché pur rimanendo per escursionisti esperti (EE), presenta qualche tratto di facile arrampicata (II) e qualche punto più esposto.

 

Dalla Colma di Val Ravella, invece di girare a destra verso l’Acqua del Fo, si prosegue diritti verso Nord seguendo un bel sentiero segnalato che sale nel bosco e raggiunge la Forcella dei Corni (1300 m; ore 0,40/0,50 dalla Colma), tra il Corno Occidentale, a sinistra, e il Corno Centrale a destra. Da qui si segue la traccia che percorre la cresta verso Est, destreggiandosi tra gli alberi e qualche masso (un breve passo su facili roccette). Alla fine la cresta piega a Sud e raggiunge la base della breve paretina settentrionale del Corno Centrale. Stando più in basso del filo di cresta, lungo un’evidente traccia, si arriva alla base della parete e si sale un canalino roccioso di pochi metri (II) e poi si prosegue su roccette più facili; poco rima di affacciarsi sul versante meridionale, si piega a sinistra e, badando ai segnavia rossi (un po’ vecchi e sbiaditi), si traversa la parete in leggera salita lungo cengette rocciose (I) leggermente esposte.  Al termine del traverso, si sale a destra su facili roccette (esposto), raggiungendo la cresta sommitale e, dopo pochi metri, la piccola croce di vetta (1368 m; ore 0,20 dalla Forcella dei Corni; ore 1,00/1,10 dalla Colma di Val Ravella).

 

Dalla cima si prosegue verso Est lungo la cresta sommitale, aerea e con alcuni tratti esposti, superando qualche facile passaggio roccioso. Oltrepassato un canalino che scende a destra, si incontra il primo tratto attrezzato con una catena che permette di scendere, verso destra (Sud), un ripido salto di roccia. Poi si segue il sentierino stando qualche metro a destra del filo di cresta, che è molto esposto sulla strapiombante parete orientale; dopo aver superato un breve saltino di bella roccia (I), si scende ancora nei pressi del filo e infine ci si sposta a destra (traccia e cengette), fino all’inizio del secondo tratto attrezzato con una catena che permette di scendere la ripida paretina alla base del versante meridionale del Corno. Si segue quindi un buon sentierino che scende verso sinistra tra gli alberi e raggiunge la Bocchetta di Luera (1209 m; ore 0,25 dalla cima; ore 1,25/1,35 dalla Colma di Val Ravella). Da qui si può salire al Corno Orientale o scendere direttamente alla Bocchetta di Moregge, come descritto nella relazione.

 

NOTA 1. Per superare la paretina settentrionale del Corno Centrale si può seguire un percorso leggermente diverso. Invece di stare più in basso del filo di cresta, si può salire sul filo e raggiungere la paretina più a sinistra e un poco più in alto di quanto descritto sopra. Si supera quindi un canalino (II+) di qualche metro e poi si prosegue per roccette più facili, raggiungendo le cengette del traverso; seguendole verso sinistra si raggiunge la cima come già descritto.

 

NOTA 2. La salita al Corno Centrale di Canzo da Valmadrera è una bella escursione anche a sé stante. In questo caso la macchina si può lasciare più in alto rispetto a via Leopardi. Si può parcheggiare in via San Carlo Borromeo (260 m c.a) oppure poco sotto le case della frazione Belvedere (290 m c.a). In questo caso si segue via San Carlo fino al primo tornante: si imbocca a destra via Martiri della Libertà e la si segue fino al suo termine, dove si trova un bel parcheggio.

Raggiunte le case della frazione Belvedere si sale lungo la larga strada col fondo di pietre e cemento fino alla Cappelletta VARS (380 m c.a). Da qui si prosegue a sinistra lungo la stradina (acciottolata) che sale a bel terrazzo erboso di San Tomaso, da cui si imbocca a destra il sentiero degli itinerari 4 (per Fo e Pianezzo) e 8 (per Pianezzo e Corno Rat). A quota 780 m i due percorsi si dividono: si segue a sinistra il n. 4 che, salendo lungo il lato destro idrografico della Val Luera, porta alla sorgente dell’Acqua del Fo (995 m c.a). Da qui, verso sinistra, si raggiunge in pochi minuti la Colma di Val Ravella (1000 m; ore 1,40/1,50 dal parcheggio presso la frazione Belvedere). Da qui si prosegue fino in cima al Corno Centrale di Canzo (ore 1,00-1,10 dalla Colma di Val Ravella, ore 2,40/3,00 dalla partenza).

Scesi alla Bocchetta di Luera si può rientrare a Valmadrera sia scendendo a destra fino all’Acqua del Fo, dove si riprende l’itinerario dell’andata, sia abbassandosi alla Bocchetta di Moregge. In questo caso, pochi metri a monte del secondo cartello indicatore, si prende verso Nord-Est un sentiero non segnalato che si abbassa nella faggeta. Alcuni ometti in pietra e qualche vecchio bollo rosso aiutano a seguire la traccia che presto (verso sinistra/Nord) si immette sul sentiero che proviene dal Rifugio SEV; seguendolo verso destra ci si abbassa alla Bocchetta di Moregge (1110 m; ore 0,35 dal Corno Orientale di Canzo). Da qui si scende a destra (Sud) lungo il sentiero n. 7. A quota 780 m c.a si trova un bivio: a destra si va a San Tomaso (sentiero n. 5), a sinistra si scende al Fontanino di Sambrosera (716 m; sentiero n. 7). Proseguendo in discesa lungo l’itinerario n. 7 si incontrano due bivi non segnalati: al primo (600 m c.a) si scende a sinistra; al secondo (400 m c.a) non bisogna proseguire diritti in discesa, ma prendere a destra il bel sentiero (pianeggiante all’inizio) che in breve porta alla Cappelletta VARS (380 m c.a), da cui si rientra a Valmadrera seguendo il percorso dell’andata (ore 1,15 dalla Bocchetta di Moregge; ore 1,50 dal Corno di Canzo Centrale).

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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