Fletschhorn - via normale
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SCHEDA TECNICA DISLIVELLO: 330 m fino al rifugio + 1270 (ma c'è una breve perdita di quota che aumenta di poco il dislivello) DURATA: 50 minuti fino al rifugio; 4,30/5,00h la salita; 2,30/2,45 la discesa fino al rifugio DIFFICOLTA': PD AGGIORNAMENTO RELAZIONE: luglio 2018
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Montagna massiccia e maestosa (specialmente vista dal Passo del Sempione), il Fletschhorn (3993 m) è la più settentrionale delle cime che costituiscono il cosiddetto Trittico del Sempione. A differenza delle altre due (la Weissmies, 4023 m, e il Lagginhorn, 4010 m), il Fletschhorn non rientra nel novero dei “quattromila”, tuttavia ne ha tutto il fascino ed è abbastanza frequentato, in particolare lungo la via normale dalla Weissmieshütte (talvolta abbinata alla bella ma lunga traversata per cresta al Lagginhorn; difficoltà: AD).
La via normale, che descrivo in questa pagina del sito, si svolge su terreno un tempo in prevalenza glaciale ma oggi, a causa del continuo regresso del manto nevoso, è caratterizzata da lunghi tratti su pietraia, specialmente a stagione inoltrata (prima ampi nevai coprono le pietraie, rendendo più agevole la progressione e più bella la salita). Nella parte alta si sale invece lungo la parte superiore del Grüebugletscher (crepacci) e poi su una bella cresta di neve o ghiaccio. Difficoltà: PD.
Molti alpinisti affrontano questa salita in giornata (la stessa cosa vale per le vie normali del Lagginhorn e della Weissmies), prendendo la prima corsa della cabinovia che porta a Kreuzboden (o addirittura a Hohsaas). In questo modo si risparmiano tempo e denaro (il pernottamento con mezza pensione alla Weissmieshütte non è proprio economico), ma si finisce per trovarsi impegnati sulla via nelle ore calde della giornata, il che, a mio modesto parere, non è il massimo. Nel caso di questa salita aumenta il pericolo di caduta sassi nel canale sopra la quota 3263 m e di ghiaccio o pietre dalla seraccata del Fletschhorngletscher.
PUNTO D’APPOGGIO. Weissmieshütte (2726 m): si trova in splendida posizione panoramica su uno spiazzo erboso ai piedi delle morene dell’Hohlaubgletscher. Il rifugio appartiene al Club Alpino Svizzero (CAS), sezione di Olten. Tel. 0041.27.9572554. Per il pernottamento i soci del CAI godono dello stesso trattamento di quelli del CAS (cena e colazione hanno lo stesso prezzo per tutti). E' possibile pagare in euro.
ACCESSO STRADALE. Scesi dal Sempione si raggiunge Briga e si imbocca l’autostrada (per ora non a pagamento), uscendo all’altezza di Visp (indicazioni per Zermatt e Saas Fee). Si sale lungo la Vispertal e, giunti a Stalden, si prosegue lungo la Saastal (a destra si sale a Zermatt, nella Mattertal) fino a Saas Grund (1559 m) da dove parte la cabinovia per Kreuzboden. Il parcheggio è a pagamento (cassa automatica; solo Franchi svizzeri; non sono accettate le carte di credito, che però si possono usare per pagare il parcheggio alla cassa della cabinovia). Il biglietto della cabinovia è pagabile in euro.
ITINERARIO. Dalla stazione di arrivo della cabinovia a Kreuzboden (2397 m) un comodo sentiero segnalato sale verso Nord-Est e raggiunge la Weissmieshütte (2726 m; 50 minuti), dove è comodo pernottare. Naturalmente si può partire a piedi da Sass Grund, raggiungendo in 2 ore Kreuzboden (mulattiera e sentiero segnalati).
Dalla Weissmieshütte si prende il sentiero che sale verso Nord-Est e incrocia due volte la stradina sterrata che sale a Hohsaas (stazione di arrivo del secondo tronco della cabinovia); alla seconda volta si segue questa stradina verso sinistra e, subito dopo aver attraversato il torrente che scende dall’Hohlaubgletscher, si raggiunge verso sinistra il filo della morena sinistra idrografica del Tälligletscher. Alla fine della morena (2953 m), si scende a sinistra per una trentina di metri e si attraversa verso N la superficie quasi pianeggiante e coperta di detriti (o neve) del ghiacciaio (attenzione a eventuali cadute di ghiaccio o pietre dalla seraccata del Fletschhorngletscher che incombe sulla destra). Giunti sotto i pendii detritici sotto lo Jegigrat, li si costeggia verso NE fino a delle rocce, poco prima delle quali si comincia a salire lungo questi stessi pendii. Prima un po’ verso sinistra, poi verso destra, si arriva alla base delle rocce della quota 3263 m, che le tracce aggirano a sinistra. Raggiunta tale quota, si sale per neve fino al canale (detritico o nevoso secondo le stagioni) che permette di superare sulla sinistra la barriera rocciosa che sbarra l’accesso al nevaio superiore (attenzione alla caduta di sassi nelle ore più calde). Usciti dal canale, si sale il ripido nevaio superiore, raggiungendo la cresta spartiacque Gruben-Trift nei pressi della cosiddetta place du déjeuner (3540 m c.a a NE della quota 3527 m; ore 3,00 dalla Weissmieshütte).
Seguire per breve tratto il crinale nevoso, quindi attraversare obliquamente a sinistra (NE) i pendii superiori del Grüebugletscher. Superati alcuni crepacci e un pendio ripido, si raggiunge la cresta Nord-Ovest del Fletschhorn poco a monte della quota 3810 m. Seguendo questa cresta (attenzione alle cornici e ad eventuali tratti ghiacciati), si raggiunge la quota 3985 m (dove si trovano la croce e il libro di vetta). Volgendo a Sud-Ovest, in pochi minuti si raggiunge anche la vetta vera e propria, interamente nevosa (3993 m; ore 1,30/2,00 dalla place du déjeuner; ore 4,30/5,00 dalla Weissmieshütte).
DISCESA. Si segue lo stesso percorso della salita (ore 2,30/2,45 dalla cima alla Weissmieshütte).
NOTA. Lungo i pendii detritici che portano alla quota 3263 m è presente una traccia di passaggio, che però non è facile individuare alle primissime luci del giorno (anche se si usa la pila frontale). Dopo la quota 3263 m l'orientamento risulta molto più facile, anche perché, giunti a quel punto, la luce è diventata più forte.
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Nella foto ho tracciato l'itinerario che, dopo essere discesi sulla superficie coperta di detriti del Tälligletscher, conduce alla quota 3263 m e poi alla cresta spartiacque Gruben-Trift nei pressi della place du déjeuner (l'immagine è stampabile). | |