Cima di Scaravini, cresta sud - salita invernale
|
|
Indietro (torna alla relazione) Escursionismo
|
|
Le case, ristrutturate, dell'Alpe Pero di Sotto (m 1398), che si raggiunge durante la salita prima di arrivare a Piano del Pozzo. Sono poste in posizione panoramica e invitano ad una breve sosta ristoratrice prima di proseguire verso la cima. | |
La cresta sud della Cima di Scaravini vista dai pressi di Piano del Pozzo. L'immagine mette abbastanza in evidenza le sue caratteristiche: larga e poco ripida all'inizio, più affilata e più ripida nella seconda parte. Si riesce anche a notare, a metà circa dello sviluppo, il modesto saltino roccioso che pone l'unico problema di scelta di tutto il percorso. | |
Una bella immagine scattata nel punto più affilato della cresta, ormai alla base dell'impennata finale. Sullo sfondo sfilano le montagne del versante destro orografico della Valle Strona. La foto mette anche in risalto le eccezionali condizioni di innevamento dell'inverno 2003-2004: la neve è abbondante fino in basso (a destra si intravede il fondovalle, tra gli 800 e i 1000 metri di quota) | |
Man mano che si sale, il panorama si fa più ampio in ogni direzione. Nella foto si vede, al centro, il Monte Capio (m 2172); alla sua sinistra si distinguono il Cengio dell'Olmo (m 2134) e la Cima di Rimeo (m 2017). | |
Ancora la cresta sud della Cima di Scaravini, vista però dai pressi della vetta. Il percorso è tutto visibile fino al Piano del Pozzo, proprio al termine del filo innevato. Si nota soprattutto il carattere aereo e aperto del percorso, per cui lo sguardo può vagare dal fondovalle (a destra) alle cime del versante destro orografico della Valle Strona, alla pianura piemontese in lontananza. | |
|
|