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Questa variante non ha nulla a che fare con il tracciato originale del Sentiero del Viandante, ma potrebbe essere interessante per chi vuol concludere la tappa evitando la parte finale, che si svolge all’inizio piuttosto vicino alla superstrada (sotto la quale bisogna comunque passare) e poi lungo le vie asfaltate di Lierna (che si raggiungono solo nell’ultimissimo tratto). La descrizione è un po' complessa perché il percorso è costruito collegando sentieri diversi che, a loro volta, incrociano gli itinerari che da Lierna salgono verso l’Alpe di Lierna e Ortanella. La variante è caratterizzata da numerosi saliscendi e ha un dislivello complessivo di 200 metri (da aggiungere ai 360 della tappa originale) e allunga il tempo di percorrenza di circa un’ora (per cui la durata della tappa salirà a 4,30 ore). Difficoltà: E
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La bella casa nella radura dopo il bivio a quota 470 m c.a.
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Dalla cappelletta della Vittoria a Galdano (405 m), invece di andare diritti lungo il Sentiero del Viandante, prendere la mulattiera col fondo in cemento e ciottoli che sale a destra (cartello indicatore dell’itinerario 17c per Acqua del Gesso e Bocchetta di Verdascia). Raggiunto un bivio (470 m c.a), si lascia a destra il sentiero dell’itinerario 17c e si prosegue diritti sulla mulattiera che traversa una bella radura panoramica con (a sinistra) una bella casa. Rientrati nel bosco, la mulattiera riprende a salire e raggiunge una nuova radura con alcune case ristrutturate. Si ignorano due mulattiere che, a breve distanza l’una dall’altra, salgono a destra verso le case e, subito dopo la seconda mulattiera, si rientra nel bosco (540 m c.a), procedendo sul sentiero dell’itinerario 73b (la mulattiera finisce al termine della radura). Appena entrati nel bosco prestare attenzione: occorre andare diritti (segnavia sui sassi) in leggera discesa, ignorando il sentiero che va a destra e la traccia che scende ripidamente a sinistra. Il nostro sentiero si abbassa, traversa una valletta, risale a una casa con bella vista panoramica, scende di nuovo in una valletta dove si trovano le case di Grino (485 m) e sale brevemente per raggiungere un sentiero che si segue verso sinistra e che porta alla bella casa di Pradanè (480 m c.a). Qui (cartello indicatore) si incrocia l’itinerario 73 che da Lierna sale all’Alpe di Lierna attraverso l’omonima bocchetta. Si prende a destra ma, dopo 10 metri (cartello indicatore), si gira a sinistra imboccando il sentiero per la Sorgente Val Onedo (itinerario 73a; cartello indicatore). Il sentiero, stretto ma evidente (segnavia), si alza fino a 520 m c.a e quindi, con alcuni sali-scendi, entra i Val Onedo e raggiunge la sorgente presso cui si trova una piccola area di sosta (m 515 c.a). Da qui si prosegue lungo il sentiero dell’itinerario 72a che, uscito dalla valle, inizia ad abbassarsi decisamente; dopo essere passato a destra di una baita, il sentiero piega a destra, sempre in discesa. Ad un incrocio non segnalato (410 m c.a) proseguire diritto e continuare a scendere fino ad incontrare, poco dopo, l’itinerario 72 che, a destra, sale all’Alpe di Lierna passando per la Calanca. Seguendo in discesa questo itinerario, si oltrepassa un altro incrocio e si raggiungono le case di Somaca, dove si trova l’incrocio (360 m c.a) con l’itinerario 71b che, verso destra, sale a Ortanella (cartello indicatore). Andare diritti in discesa lungo la larga mulattiera con il fondo in cemento e ciottoli che, dopo essere passata sotto la superstrada, arriva alla strada asfaltata per Genico (frazione di Lierna) in vista del grande edificio del Seminario Clarettiano. Scendere lungo questa strada (via Plinio il Giovane) e raggiungere un bivio (275 m) con diversi cartelli indicatori (tra cui quelli del Sentiero del Viandante, che va a destra). Proseguire diritti in discesa e, poco dopo, incontrare sulla destra una scalinata che scende a una viuzza (via Genico) lungo la quale si raggiunge via della Libertà poco prima dell’incrocio con via Manzoni. Da qui si segue l’itinerario descritto nella relazione fino alla stazione di Lierna (ore 1,30 da Galdano).
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Alberi in fiore nella radura dopo il bivio a quota 470 m c.a
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