Prima tappa: da Abbadia Lariana a Lierna

(Sentiero del Viandante - Lario orientale/Lombardia)

 

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SCHEDA TECNICA

DISLIVELLO: 360 metri

SVILUPPO: 10,6 km

DURATA: ore 3,30

DIFFICOLTA': T/E

AGGIORNAMENTO RELAZIONE: aprile 2010 (aprile 2011 la variante da Galdano)

 

Dalla stazione ferroviaria di Abbadia Lariana si raggiunge in breve la provinciale del lungolago (S.P.72) e la si segue a sinistra (verso Lecco) per circa 650 metri; poco prima di arrivare alle gallerie che immettono sulla superstrada, si noterà sulla sinistra una scala di cemento: qui inizia il Sentiero del Viandante (cartello). Salita la scala ci si trova nello spiazzo erboso dove sorge la chiesetta di San Martino (m 220 circa); se ne esce in fondo a destra e ci si trova su un largo sentiero che poco dopo supera su un ponte la ferrovia. Più avanti, ignorata una deviazione a destra,  ci si immette su una strada asfaltata (siamo nella frazione Borbino): la si segue per un brevissimo tratto, fino a una scaletta sulla destra che porta a una piazzetta asfaltata. In alto, a sinistra di una cabina elettrica (cartello), si riprende il sentiero acciottolato, stretto tra le case (a sinistra) e la montagna (a destra). Il sentiero prosegue quindi tra i prati stretto tra muretti a secco e poi si abbassa per oltrepassare su un ponte (m 253) il torrente Zerbo, che percorre la stretta forra della Val Monastero. Si prosegue lungo una stradina tra le case di Molini, poi ancora tra i prati (a destra in alto si ha una bella visione della Grignetta) fino a un incrocio con cappella: si va diritto lungo una stradina acciottolata e più avanti si arriva in Largo San Bartolomeo, dominato dalla squadrata mole dell’omonima chiesa (parcheggio e piccolo parco giochi sulla sinistra). Si prosegue diritto lungo una strada acciottolata. Più avanti si ha sulla sinistra la superstrada. Si raggiunge una strada asfaltata proprio su una curva, tra le case di Novegolo: si scende a sinistra (cartello) lungo questa strada, si passa sotto la superstrada (cartello) e subito dopo si svolta a destra (cartello) in una stradina sterrata che presto diventa sentiero. Seguendolo si raggiunge di nuovo una strada asfaltata: si va diritto (cartello) lungo questa strada ma la si lascia subito per imboccare una stradina sterrata che si stacca a sinistra (cartello) e presto diventa un sentiero: si percorre quindi un bel tratto panoramico in mezzo ai prati e si sbuca di nuovo su una strada asfaltata (case). Si va diritto (cartello) e più avanti, lasciando la strada asfaltata che scende a sinistra tra le case, si prende una stretta stradina acciottolata che sale all’antica e bella chiesetta di San Giorgio (m 250 circa; ancora nel comune di Abbadia), posta su un risalto roccioso in bella posizione panoramica. (ore 1, o poco meno, dalla stazione di Abbadia Lariana).

 

Da San Giorgio salire a destra (cartello) tra alcuni cipressi lungo una bella stradina per un buon tratto acciottolata. Salendo con alcune svolte, la stradina raggiunge la superstrada; qui si gira a destra e si arriva ad un ponte (m 300 circa) che permette di superarla. Oltrepassato il ponte si gira a sinistra lungo una strada sterrata. Fatti 20 metri, si incontra un sentiero che sale a destra tra muretti a secco, raggiungendo il cimitero di Zana e poi la strada asfaltata che sale da Mandello. Ci si immette su questa strada e la si segue verso sinistra fino ad un bivio; si va a destra (via Sant’Antonio) e si entra in Maggiana (frazione di Mandello). Si giunge quindi ad un altro bivio, da cui partono due stradine acciottolate: si prende quella a sinistra e si arriva nella piccola piazza San Rocco, delimitata a sinistra dall’omonima chiesa (m 345 circa). Si va diritti per una stretta e corta viuzza; raggiunta via Vittorio Veneto (acciottolata) la si segue verso destra tra le vecchie case (suggestivo), passando sotto la Torre di Maggiana (detta anche Torre del Barbarossa) che si lascia alla propria destra. Si prosegue lungo via Vittorio Veneto uscendo dall’abitato (a sinistra si ha la contrada Castello). Si incontra subito un bivio: si va a destra per una stradina all’inizio acciottolata e poi sterrata. Poco più avanti la stradina svolta a destra: si incontra quasi subito un sentiero (cartello) che lascia la stradina e sale verso sinistra nel poggio boscoso tra Maggiana e Rongio. Ad un bivio del sentiero si sale a destra e, subito dopo, sotto una casa, si va a sinistra; con bel percorso in piano o in leggera discesa si raggiunge Rongio in Piazza San Giacomo (m 409), dove si trovano l’omonima chiesa e un lavatoio. Dal lato Nord della piazzetta partono due strette vie tra le case: prendere quella di sinistra in leggera discesa. Al bivio tenere la destra e uscire in Piazza Sant’Antonio (dove si trova l’omonima chiesetta). Per una corta viuzza a sinistra del negozio di alimentari che ci si trova di fronte, si raggiunge la strada asfaltata che scende al Ristorante Al Verde (indicazioni), a breve distanza da un cavalcavia della superstrada. Sulla destra si apre la Val Meria, che culmina con le grandi pareti dolomitiche del Sasso Cavallo e del Sasso dei Carbonari. Poco prima del ristorante si prende una stradina sterrata che scende a destra (cartello del Sentiero del Viandante, dell’Itinerario della Memoria e dell’Itinerario didattico naturalistico). Quasi subito si lascia questa stradina per imboccare un sentiero sulla sinistra (cartelli) verso il fondo della Val Meria. Si passa il l’omonimo torrente su una sorta di suggestivo ponte naturale (m 330 circa) e si sale ripidamente lungo l’opposto versante della valle. Ad un bivio si va a sinistra e si raggiunge una stradina all’inizio sterrata. La si segue verso sinistra fino a raggiungere, su un tornante, la strada che sale da Mandello. Siamo a Sonvico (ore 1,30 da San Giorgio; ore 2,30 dalla stazione di Abbadia Lariana).

 

Al tornante (m 377) si trovano un parcheggio e una cappelletta con Madonna e Santi. Ci sono numerosi cartelli, ma non quelli del Sentiero del Viandante. Comunque si deve salire a destra lungo la via Contrada di Sonvico, che diventa strettissima e si infila tra le case della frazione. Terminato il tratto più stretto, si arriva ad un bivio: si tiene la destra e si segue la Strada per San Bernardo che, divenuta un sentiero, passa alle spalle del piccolo cimitero di Somana (collocato su un bel colle verdeggiante, caratterizzato da un alto traliccio elettrico) e raggiunge una stradina asfaltata. Si gira a destra (cartello) e si raggiunge in pochi minuti un incrocio dove si trova una cappella (m 390). A sinistra si stacca la mulattiera che scende a Olcio, a destra sale l’itinerario verso Era e il Rifugio Bietti: il sentiero del Viandante prosegue diritto e coincide per un buon tratto con l’itinerario 17c per Lierna e Saioli. Il sentiero è sostituito, purtroppo, da una stradina asfaltata che si segue per un buon tratto. Essa termina davanti a un cancello che immette nel cortile di un’azienda. Poco prima, sulla sinistra (m 440 circa), si stacca un sentiero (cartello dell’itinerario 17 c per Lierna e Saioli) che si abbassa leggermente, raggiunge alcune case e passa a monte (destra) di esse allargandosi a stradina; ritorna sentiero e raggiunge un bivio presso altre case: si tiene la sinistra e si raggiunge la località Galdano, dove si trova un altro incrocio (m 405) con una bella cappella dedicata alla Vittoria nella prima guerra mondiale (vi è comunque rappresentata l’Annunciazione). Il sentiero del Viandante prosegue diritto (cartello) lungo una mulattiera che si abbassa e si trasforma presto in stradina sterrata. Si raggiunge un’altra sterrata, incrociandola su un’ampia curva; si prende questa strada sterrata e si scende verso sinistra (cartello). Si oltrepassa la superstrada e poi si prende a costeggiarla  con alcuni saliscendi fino all’altezza di un sottopasso della superstrada; qui si piega a sinistra e si continua a scendere lungo la stradina; ad un bivio si tiene la destra e ci si abbassa ancora fino a una valletta con alcune vasche. Si passa il torrente su un ponte e si sale (cartello) lungo la stradina ora acciottolata fino alla chiesetta di San Michele e a una successiva cappella. Proseguendo lungo l’acciottolato si raggiunge una casa ad arco sopra la strada (Punt de la Nini); oltrepassato l’arco ci si trova su una strada asfaltata tra le case di Sornico, frazione di Lierna. Lungo la strada asfaltata ci si abbassa a sinistra, quindi si va subito a destra (cartello) in via Sornico, raggiungendo una piazzetta (piazza Tommaso Grossi): da qui si imbocca, a destra di una cappelletta, la stretta via Chignola; quando questa, al suo termine, svolta a destra, si prosegue diritti per un sentiero che sbocca in via al Seminario (ombreggiata da due filari di cipressi), proprio sotto il grande edificio del Seminario Clarettiano. Si scende lungo questa via fino a incontrarne un'altra (cartello) che si segue in salita verso destra per un breve tratto (il Sentiero del Viandante - seconda tappa - prosegue lungo questa via in direzione di Genico). Si individua sulla sinistra una corta scalinata che scende in una viuzza (via Genico), percorrendo la quale, in discesa, si arriva in via della Libertà. Si svolta a destra e, subito dopo una curva a sinistra (stop), si incrocia via Manzoni, che proviene da destra: si imbocca questa via e la si segue per breve tratto, fino a incontrare un passaggio pedonale che scende a sinistra. Si segue questo largo sentiero che si trasforma in breve in una stradina asfaltata che svolta a sinistra. Poco dopo la curva, sulla destra, si trova l’ingresso pedonale alla stazione ferroviaria di Lierna (m 225 – ore 1 da Sonvico; ore 3,30 dalla stazione di Abbadia Lariana).

 

NOTA 1. All'inizio della tappa, gli ultimi 250 metri sulla provinciale prima della scala di cemento sono senza marciapiede. Se si vuole evitare questo tratto, una volta raggiunta la provinciale la si segue verso sinistra per 200 metri, poi si prende a sinistra via Onedo e la si segue in salita (ignorando ogni deviazione laterale) fino alla corta scala dove, sulla sinistra, si ritrovano i segnavia del Sentiero del Viandante (235 m c.a). L'unico limite di questa "variante" è che non si passa dalla chiesetta di San Martino.

 

NOTA 2. Da piazza Tommaso Grossi (a Lierna) è possibile un percorso un po' più sbrigativo (ma diverso dall'itinerario originale). A destra di una cabina elettrica, si imbocca via della Libertà, che si segue per circa 600 metri, fino a incontrare, sulla destra, la via che sale al Seminario Clarettiano (via al Seminario) e, poco dopo, la più piccola via Genico, lungo la quale passa il Sentiero del Viandante (vedi seconda tappa). Oltrepassata via Genico si prosegue come indicato nella relazione.

 

NOTA 3. Da Galdano è possibile una variante che, pur non rispettando il tracciato originale del Sentiero del Viandante, raggiunge Lierna con un percorso più lungo ma più "immerso nella natura". Vai alla relazione.

 

NOTA 4. Giunti a Lierna, sarà senz'altro interessante allungare un poco la camminata per visitare il piccolo ma caratteristico borgo di Castello. Usciti dalla stazione ferroviaria, si scende verso la provinciale del lago, ma, fatti pochi passi, si prende a destra via Ducale (asfaltata ma via via più stretta), che corre parallela alla provinciale passando tra giardini e ville (alcune di origine ottocentesca). Raggiunto un incrocio, si gira a sinistra (cartello turistico per la Riva Bianca), si traversa la provinciale, si imbocca via San Francesco (acciottolata) e si raggiunge il lago: girando a destra si arriva a Castello (10 minuti dalla stazione).

 

 
 
 
 
 
 
 
 

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