Rongio e la casa-torre dei Lanfranconi

 

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Arrivando a Rongio da Maggiana si noterà sicuramente questa particolare casa-torre posta poco a monte dell'abitato, in posizione dominante sulle altre case (ma ora circondata da recenti costruzioni). Si tratta di una struttura rintracciabile anche in altre zone (come in Valbrona o nel comune di Perledo). Questa di Rongio risale forse al XIII secolo e viene assegnata alla locale famiglia dei Lanfranconi. Le case-torri avevano probabilmente una funzione difensiva e di avvistamento.

 

Il sentiero che proviene da Maggiana entra a Rongio sulla piccola piazza San Giacomo, dominata dall'omonima chiesa. E' un edificio seicentesco che presenta un interno classicheggiante con altare barocco in marmo. A sinistra della chiesa si osserva il lavatoio con una bella fonte in pietra del 1798, caratterizzata da una protome leonina di recupero.

 

Attraversata la piazza con la chiesa di San Giacomo si segue una stretta viuzza verso la piazzola dove si affaccia l'oratorio di Sant'Antonio (foto sotto). Ad un centro punto, sulla sinistra, si noterà il piccolo androne di un edificio cinquecentesco. Vale la pena di raggiungerlo per osservare una rara raffigurazione popolare di Sant'Abbondio a cavallo (la foto a sinistra ne rappresenta un particolare).

 

IL piccolo oratorio di Sant'Antonio da Padova si affaccia sull'omonima piazzola; la costruzione è stata dedicata al santo nel 1654 e rappresenta un esempio ammirevole di architettura religiosa minore. La decorazione dell'interno (statue, tele e stucchi) è stata voluta dalla locale famiglia Lanfranconi.

 

Nota. Le notizie contenute in questa pagina sono state tutte ricavate dalla guida del Sentiero del Viandante edita nel 1994 dall'Azienda di Promozione Turistica del Lecchese.

 

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