Sasso Canale, per il costone SSE della Corvegia
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Salendo lungo il costone Sud-Sud-Est della Corvegia, nell'ultimo tratto interamente detritico. Sullo sfondo, a sinistra, si distingue il profilo del Monte Legnone; al centro della foto, sempre contro il cielo, dal mare di foschia emerge anche la cima del Grignone. Purtroppo quel giorno le nuvole hanno cominciato ben presto a risalire da Sud i fianchi delle montagne, coprendo il magnifico panorama del Lago di Como. Lo si può ammirare nelle foto che accompagnano un'altra relazione che ho dedicato alla salita della Corvegia (clicca qui per vederle) |
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Dalla cima della Corveggia, guardando verso Nord, si vedono bene il Sasso Canale e i due candidi ripetitori. Si nota anche il percorso da seguire per raggiungee la cima: in primo piano a sinistra si vede la detritica quota 2280 m seguita dalla crestina rocciosa orizzontale che termina sul pianoro erboso sotto la verticale dell'anticima. Contro il cielo si delinea la cresta che collega l'anticima (a destra) alla cima (sulla sinistra). La cresta è evitabile seguendo il tracciato dell'Alta Via del Lario, che si tiene sui pendii detritici appena sotto la cresta terminale (ben visibili nella foto) |
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Sulla crestina rocciosa, poco prima dei dentini finali che oppongono il passaggio più impegnativo. Si vedono bene anche le facili placchette (la vista frontale le fa sembrare più inclinate di quanto siano in realtà) che precedono il piccolo pianoro erboso sul quale termina la cresta (non tragga in inganno la posizione del mio compagno: appare frontalmente perché l'avevo invitato a girarsi per non riprenderlo di spalle). |
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Uno degli ultimi passaggi di facile arrampicata: siamo sulla prima delle placchette con cui termina la crestina rocciosa che unisce la Corveggia al Sasso Canale. Alle spalle del mio compagno si vede bene uno dei saltini leggermente strapiombanti che bisogna scendere nella traversata degli ultimi dentini. Si vede anche molta erba, ma le lame di roccia sono salde e sicure. |
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Il panorama che si gode dal sasso Canale è molto vasto in ogni direzione. Qui vediamo un particolare di ciò che si osserva ad Est: sulla destra spicca la mole del Monte Disgrazia, con l'innevata Sella di Pioda. Sulla sinistra, le ultime due elevazioni, sono quelle del Pizzo Cengalo ( a destra) e del Pizzo Badile (a sinistra). |
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Un particolare fotografato con il teleobiettivo in direzione del Pizzo Badile e del Pizzo Cengalo ( a destra della foto). La massiccia montagna sulla sinistra della foto dovrebbe essere il Pizzo di Prata. |
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Dalla cima del Sasso Canale, verso Sud-Est, lo sguardo si imbatte innanzitutto nei due grandi ripetitori collocati sulla sua cresta terminale. Al centro della foto spicca anche l'anticima della montagna, la cui salita non è obbligata. Si possono anche percorrere, seguendo i segnavia dell'Alta Via del Lario, i pendii detritici che scendono versoi Sud (verso destra nella foto). Sullo sfondo si nota il solco della Valtellina, con le Alpi Retiche a sinistra e le Alpi Orobie sulla destra. |
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Dalla cima verso Ovest lo spettacolo dovrebbe essere decisamente migliore di quello che appare nella foto. In primo piano si stagliano gli spuntoni rocciosi di un crestone roccioso che scende a Sud-Ovest nella Val di Bàres. In secondo piano, sulla destra, dal mare di nubi emerge la bella cima del Pizzo Ledü (m 2503), una delle montagne più belle e interessanti (ma lontana dal fondovalle e quindi abbastanza trascurata) della Catena dei Muncech. |
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