Giro del Marguareis - Seconda tappa Dal Rifugio Garelli al Rifugio Mondovì-Havis De Giorgio (Passando per le Cime di Serpentera) |
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Dal Rifugio Garelli (1966 m) si imbocca il sentiero che, verso Est, risale il Vallone di Sestrera (cartello indicatore per Porta Sestrera e Rifugio Mondovì-Havis De Giorgio davanti alla terrazza del rifugio). Il tracciato (evidente ma con pochi segnavia bianco-rossi un po’ vecchi) si tiene dapprima sulla sinistra idrografica del vallone, poi si sposta sul versante opposto e, infine, rientra verso il centro per raggiungere una stretta valletta sotto uno piccolo sperone roccioso. Subito dopo, in pochi minuti, si raggiunge l’ampia sella erbosa della Porta Sestrera (2228 m; ore 0,45 dal Rifugio Garelli).
L’itinerario normale della tappa affronta ora la discesa in Valle Ellero per raggiungere il Rifugio Mondovì-Havis De Giorgio in ore 1,15 dalla Porta Sestrera (ore 2,00 dal Rifugio Garelli). La relazione del percorso si può trovare su internet: https://www.alpicuneesi.it/percorsi/girodelmarguareis/gm02.htm).
Qui descrivo invece la variante da noi percorsa passando dalle Cime di Serpentera e dal Lago delle Moie. Tranne che nell’ultima parte, questa variante si svolge su terreno privo di tracce e di segnavia, per cui va percorsa solo con buona visibilità e muniti possibilmente di una cartina escursionistica.
Dalla Porta Sestrera si sale verso Nord-Est l’ampio pendio erboso che porta sulla Cima Sud di Serpentera (2343 m; ore 0,20 dalla Porta Sestrera): non ci sono né tracce né segnavia, ma si sale abbastanza agevolmente anche se il terreno è a tratti ripido. Da questa prima sommità, si prosegue lungo l’ampia dorsale erbosa che, verso Nord-Ovest, si abbassa leggermente ad un’ampia sella (2304 m) e poi risale fino alla Cima Centrale di Serpentera (2356 m; Rocche Gaudioline sulla carta Fraternali). Da qui, su cresta più stretta ma sempre facile, si prosegue verso Nord-Est, prima abbassandosi di una ventina di metri, poi risalendo tra erba ed elementari roccette fino alla Cima Nord di Serpentera (2361 m; ore 0,45 dalla Cima Sud di Serpentera; ore 1,50 dal Rifugio Garelli).
Dalla Cima Nord ci si abbassa verso Nord tra elementari roccette fino alla sottostante sella erbosa, quindi si scende il pendio erboso sulla destra (Est) in direzione del Colletto delle Rocche di Serpentera (2206 m). Il pendio non è ripido, ma ci si muove sempre su terreno privo di tracce e di segnavia. Giunti all’altezza del colle, si piega verso Sud-Est, ritrovando tracce di sentiero con qualche segnavia bianco-rosso. Poiché si tratta di una zona pascoliva, le tracce degli animali confondono quella del sentiero, che quindi non è facilmente individuabile. Si arriva così sul pianoro erboso dove si trova il Lago delle Moie e che è caratterizzato da un modesto dosso erboso. Seguendo le tracce con i segnavia, si aggira questo dosso sulla sinistra (Est) e, subito dopo, si gira a destra (Ovest) raggiungendo in pochi minuti il Lago delle Moie (2113 m; ore 0,20 dalla Cima Nord di Serpentera; ore 2,10 dal Rifugio Garelli; vedi nota 1).
Dal Lago delle Moie si torna indietro e si riprendono le tracce che provengono dal Colle delle Rocche di Serpentera; si segue in leggera discesa questo sentiero ora più definito (segnavia bianco-rossi), prima verso Sud-Est poi verso Sud-Ovest e, dopo una leggera risalita, si entra in un incassato valloncello; si scende nel valloncello e, verso Est-Sud-Est, ci si abbassa più ripidamente fino ad incrociare (2013 m) il sentiero che scende da Porta Sestrera, ritrovando così l’itinerario normale della tappa. Da questo bivio segnalato si procede a sinistra (Est), si passa accanto ad alcuni ruderi e, stando un po’ in alto rispetto al pianoro dove si trova il Lago Biecai, si raggiunge lo stretto passaggio della Porta Biecai (2004 m; ore 0,30 dal Lago delle Moie; ore 2,40 dal Rifugio Garelli).
Il sentiero, ben tracciato e con qualche tratto a gradini, si abbassa lungo la bastionata di rocce ed erba che sostiene la conca del Lago Biecai; quindi inizia un lungo traverso in direzione Nord-Est fino a doppiare un crestone erboso sotto la Punta Havis De Giorgio; infine, una breve discesa verso Sud-Est conduce al Rifugio Mondovì-Havis De Giorgio (1755 m; ore 0,30 da Porta Biecai; ore 3,10 dal Rifugio Garelli).
NOTA 1. Il modesto dosso erboso è aggirabile su tracce anche a destra (Ovest). In questo caso però bisogna passare proprio a ridosso del recinto dove stabulano le mandrie che frequentano l'alpeggio (la piccola baita è visibile sul lato settentrionale dell'area di stabulazione). Arrivati al Lago delle Moie, si segue verso Est un sentierino e si raggiungono le tracce che provengono dal Colle delle Rocche di Serpentera. Da qui si continua seguendo l'itinerario descritto nella relazione.
NOTA 2. Il Lago Biecai è un lago “effimero” in quanto appare e scompare a seconda della stagione (in primavera c’è in estate non c’è più). La spiegazione del fenomeno «è molto semplice e risiede nella morfologia carsica del luogo. Nella parte occidentale della conca, che si trova leggermente rialzata, vi sono rocce impermeabili, mentre la porzione orientale è caratterizzata da rocce calcaree. Qui l'acqua tende a filtrare lentamente nel sottosuolo, dando vita a complesse reti idrografiche sotterranee. In primavera, con lo scioglimento dei nevai, o in presenza di particolari periodi piovosi, l'acqua in eccesso riesce a riempire la conca prima di venire lentamente assorbita dal terreno». [Informazioni tratte da un articolo apparso il 18 settembre 2017 sulla versione on-line del quotidiano La Stampa di Torino]
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