racconti e poesie

1. 

Più in alto l'azzurro

profondo del cielo

non mi dice la gioia.

Vorrei somigliarvi

superbe montagne che amo.

Vorrei come voi

alzare i miei fianchi

poderosi al cielo,

stendere sopra le valli

eterni ghiacciai

immobili. Vorrei

come voi RIMANERE,

imitando l'eterno.

Ma il mio destino

è lo stelo di un fiore

e una foglia d'autunno

nell'aria che vibra.

2. SOLO

Quando raggiunsi

solo

un punto più alto

mi prese l'antica

voce del vento

sussurrar tra le foglie.

Allora fui foglia

anch'io. Fragile.

3. SERA

Oltre i profili di granito

in alto, sopra i ghiacciai

eterni, s'è levata la luna.

L'aria non è più cristallo

e più non ferisce lo sguardo

il bagliore del ghiaccio lontano.

Sola mi rimane la tristezza

nella sera che il mondo assopisce.

4.

Vorrei

essere questa foglia d'autunno

e cadere

a confondermi con la terra.

5. DESIDERI

Volevo la lenta

saggezza del fiume

e sono il fuscello

che l'onda travolge.

Volevo l'immobile

quiete del monte

e sono lo stelo

leggero che freme.

Volevo l'eterno

silenzio del cielo

e sono il palpito

inquieto del cuore.

6. SERA

Leggera la brezza

mi sfiora. La luce

lunare mi avvolge.

Tra poco

nel cielo di nuovo

splenderanno le stelle.

S'assopirà la natura

e la montagna intorno

alla musica dolce

dell'acqua tra i sassi.

Solo il mio cuore

in attesa

palpiterà nel silenzio.

7. NOTTE

Tace la selva

e il prato intorno.

Dalle case di pietra

occhieggiano incerte

le luci dell'uomo.

Solo, in disparte,

cammino nel bosco.

Il dolce racconto

della luna tra i rami

dei pini, tra le foglie

tremanti di pallida luce

mi piace ascoltare.

8.

Sono salito sul monte

e il monte era azzurro

come l'infinito del cielo.

Sentivo che aveva un lento

solenne respiro. Intera

ho trovato la mia debolezza

e ho disceso il suo cuore

palpitante di forte granito.

Sono tornato nel piano

e il piano era verde

come il profondo del mare.

Ho abbandonato il mio corpo

alle onde di erba fluente.

Cercavo le fibre del mondo

per fondere con la sua vita

la fragile mia debolezza.

Ma lontano era il monte

azzurro e alto nel cielo

impassibile e dolce

come una notte di stelle.

9. 

Talvolta ho afferrato la gioia

giocando perduto nel vento

su creste di rosso granito.

Talvolta ha vibrato leggera

l'anima mia tra le foglie

chine sull'acqua del fiume.

Spesso mi ha colto il dolore

sorpreso nell'attimo scuro

in cui l'illusione si spezza.

10.

Conosci quei giorni

ch'io dico assoluti,

quando è luce metallica

il sole e il cielo

ha nubi scolpite

come bianche di marmo

limpide e ferme?

Riluce di verde

l'erba e la terra

nereggia al confine

di monti lontani.

Allora, tu dici,

è la festa del cuore.

Eppure io sento

scuotersi forte

l'anima e lacrime

all'orlo degli occhi.

Troppo è distante

quella perfezione solare

e solo umana

è la mia vita terrena.

11.

Oltre quel monte

il mare.

Chinato sulla cima

dalla mia fatica

infiniti ho bevuto

sorsi di cielo.

12.

Nasconde la terra

un folto di nubi

mare infinito.

Si librano azzurre

nell'azzurro lontano

le cime dei monti.

Solo a me stesso

sotto quel cielo

ho pianto di gioia.

13.

Sotto le stelle

lontane nel cielo

passi solitari.

Umana presenza

nella notte, sola.

Oltre quei monti

altri orizzonti

guarda la luna.

14.

C'è solo silenzio

se ascolto

o un'ala di vento.

Tra nuvole folte

librate sul monte

si alza lo sguardo

tremulo e libero

il volo del falco

passa più in alto.

Ah, la terra

mia piccola patria

e breve.

15.

Dopo la nebbia

tornano in cielo

le tremule stelle.

S'allarga nel cuore

passato quel pianto

di sospesa rugiada

la gioia serena.

Incostante vagare

è tutta la vita

e l'universo lontano

infinito respira

e piano si espande.

Passano lente

aria nell’aria

sotto la volta

ampia del cielo.

Nuvole

forme di nulla

il segreto del mondo

perché ci rapite?